ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
19-11-2007, 10.47.59 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
|
Riferimento: Nel cuore, semplicemente
Citazione:
Il mio viaggio e' cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello, un colibri' che conoscemmo insieme io e te, tanto tempo fa'. Lo trovai cordiale come sempre, anche stavolta. E tuttavia---quando gli dissi che la piccola Rae stava crescendo e che io stavo andando alla festa per il suo compleanno con un regalo--- lui rimase perplesso. Per un pezzo badammo a volare in silenzio, e alla fine lui mi disse: Ci capisco ben poco, in quel che dici, ma men che mai capisco come mai tu ci vada a questa festa. ..........Puo' forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se tu desideri essere da Rae, non ci sei forse gia'? Rae, questo e' l'ultimo anniversario che festeggio con te in modo speciale. Dai nostri uccelli ho imparato quanto segue: Non posso venire da te, perche' gia' ti sono accanto. [RICHARD BACH ---"NESSUN LUOGO E' LONTANO"] |
|
19-11-2007, 11.32.12 | #16 |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
|
Riferimento: Lontano dagli occhi, vicino al cuore...e
Nelle reazioni di chi ci ha lasciato, tendiamo a leggere sempre dei segnali importanti, che dovrebbero alimentare o negare le speranze di rivalutazione della nostra autostima, minata, e non può essere altrimenti, dall'abbandono.
Leggendo il post di Marco ed essendo stato nelle sue stesse condizioni, mi sono ritrovato molto d'accordo con lui. Anche la mia ex, pur avendomi lasciato, ha una paura estrema di vedermi e di stringere un rapporto diverso dal messaggio di cortesia per il compleanno o un "ciao, come stai?" telefonico, con cadenza mensile o bimestrale. A dire il vero nemmeno io so bene se ho tanta voglia di stabilire un rapporto che sia diverso da questo.In fondo, dopo una storia, soprattutto se molto lunga e tribolata come la mia, è praticamente impossibile stabilire un rapporto amichevole. Non c'è verso. E ritengo sia una cosa sana per entrambi evitarlo. Anch'io, come Marco, ho sempre pensato che questo comportamento, questo pretendere una lontananza dagli occhi, stabilita la sua lontananza dal cuore, fosse segno di debolezza e di paura per le possibili reazioni, incontrollate, che lei potrebbe avere nel rivedermi. Leggo Donella e, come spesso capita, mi illumina su quali potrebbero essere le altre ragioni per cui lei non voglia più vedermi e faccia di tutto per evitarlo. E mi trovo d'accordo con i due punti di vista alternativi che ha espressso. Allora cosa può essere? Un giusto mix degli elementi citati: paura di provare delle cose ingovernabili (la metto per prima ma potrebbe essere anche secondaria come ragione), voglia di non vedere-ammettere i propri errori del passato nelle relazioni o nella scelta del partner, paura di compromettere la relazione attuale e, aggiungerei, nel caso di storie particolarmente tribolate, la ferma volontà di rompere lo schema del "tira e molla". Per quanto riguarda proprio la lontananza legata ai luoghi: la grande città rappresenta un nascondiglio niente male per due amanti che si sono persi e non vogliono ritrovarsi, il paesino invece è pressapoco una trappola. Marco, mettiamo che le nostre ex abbiano paura di rivederci perchè temono quello che possono provare davanti a noi. Cosa risolvono evitandoci? Non lo so, secondo me provano a mettere quanto più tempo è possibile tra noi e loro. Col tempo tutto passa...Ma, come dice Donella, è solo una delle possibili spiegazioni... |
19-11-2007, 13.38.55 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
|
Riferimento: Lontano dagli occhi, vicino al cuore...e
Per Marco e Vagabondo..
Ritorna la paura ..la paura che riafiorino i sentimenti..quelli veri o falsi,non si sa! Penso che anche se gli occhi vedono gli occhi dell'altra persona.. Qualche parola muta fuoriesce Qualcosa entra nel cuore E lo muove..non significa che debba succedere qualcosa!Il cuore è vivo e percepisce. L'Amore è già dentro di noi Noi nasciamo con l'Amore dentro Gli occhi si ricordono le imagini insieme..e il nostro corpo è consapevole di quello che succede e il Cuore nel suo silenzio dice di andare piano,piano e di ascoltare la voce interna Proviamo a chiudere gli occhi ed ascoltare cosa ci dice il Cuore Il Corpo segue quello che gli Occhi trasmettono.. e il C U O R E e l'arbitro.. "Siamo essere umani, non siamo fatti di ferro diceva mia nonno..Biagio" |
19-11-2007, 19.33.38 | #18 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
|
Le due possibili letture che avanza Donella sono verosimili.
So che lei mi crederebbe quando le dicessi che le avevo considerate pure io quelle ipotesi, e poi pure scartate (almeno tentativamente, ipoteticamente, comunque senza certezze assolute sa va san dir..). Questo solo perchè, quando c’è un riavvicinamento degli occhi (dicevamo sopra, trisettimanale...), nella più parte dei casi da parte della mia amata Ibella c’è una certa collaborazione, una certa cooperazione, fin’anche il riutilizzo di un certo slang, di termini ed espressioni in qualche modo complici usati ai bei tempi dell’innamoramento. Di questo, con prudenza, devo dare atto. Sennonchè (sennonchè!), a un certo punto, subentra un certo gelo invalicabile. Che si unisce al fatto che Ella non assume iniziative che evochino un possible riavvicinamento degli occhi meno nervoso e frammentato. Diciamo che – pur per quel poco di trisettimanale che resta – devo sempre fare tutto io. La Ibella al limite collabora come un notaio svizzero, solo un po’. E poi silenzio, che sembra dovuto. Il Vaga, d'altra parte, scrive cose che mi (ci) fanno piacere, pur stando attento ad usare le dovute cautele: Vaga ammette la possibilità che esista una “paura” che porta lontano dagli occhi. E che cela ancora un sentimento di qualche tipo. Non so chi abbia ragione, perchè ce l’hanno tutti un po’ di ragione. E poi vi dicevo che sono confuso... In definitiva, quel che mi accentua la confusione, ed anche una certa amarezza, è che – lontano o vicino dal cuore – quando subentra la lontananza anche dagli occhi (come autodifesa, o come condanna, o per tutte le altre ragioni che potrebbero capitare), l’esperienza di coppia si bagna di solitudine, si trasforma in un universo mentale di un singolo che – di riffa o di raffa – prova a mantenere vivo qualcosa che, anche per via della lontananza dagli occhi, lentamente se ne va. Quando più sopra comentavo i versi di Battisti dicevo: è poetico e doloroso. Anche quello che succede a me, nel mio piccolo, è poetico e doloroso. Da qualche anno tendo a diventare più indulgente rispetto a me stesso. Un tempo, il troppo indugiare rispetto ad una infatuazione o innamoramento non corrisposti (o supposti tali), mi avrebbe portato verso un auto-rimbrotto… un classico e risoluto “che ca…zo stai facendo, pirla?!” rivolto con efficacia a me stesso, nella certezza che avrei virilmente cambiato strada. Oggi, sono più indulgente vi dicevo. La vedo un po’ più buonista… Come ho già scritto una volta, mesi fa: io l’ho amata, e ho fatto la mia parte. Anche lontano dagli occhi, l’ho tenuta vicino al cuore. Qualche volta penso che, se dovesse sospettarlo, potrebbe anche avere il buon cuore di vederla come una cosa bella. Ma probabilmente, comunque vada, non lo saprà mai questo, nè saprà mai (forse) nemmeno delle mie vicende forumiane. Chissà se è più poetico o più doloroso tutto questo. Stasera diciamo: più poetico Ciao e grazie |
19-11-2007, 23.12.24 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
|
La passionalità
Non so se qualcuno l'aveva già ipotizzata, la butto lì, è il mio modo di essere con i suoi punti a favore ed i suoi lati oscuri. La passionalità. Vivo le storie che sento, con forte trasporto, è un sentimento mio, qualche volta condiviso o lasciato percepire, a volte rimane intimo, è fortissimo ed omnicomprensivo. Il canale in cui sfocia esternamente è spesso goliardico, adoro giocare con la testa e divertirmi con l'ingegno maschile esilarante nella sua geniale semplicità, altre volte è solo fisico. Quando provo tutte queste emozioni, voglio tenermele, a volte una roba finisce perchè ti rendi conto che non ce n'è, per quanti sforzi tu abbia fatto, a malincuore chiudi, devi arrestare il flusso di sangue più velocemente possibile e non ne vuoi vedere più scorrere neanche una goccia. Dopo un po' ti rattrista vedere che il sangue è diventato acqua colorata e per quanto mi riguarda preferisco archiviare tutte le emozioni belle senza ritornarci su. Se ho sentito forte non riesco a trasformare questo in null'altro.
|
20-11-2007, 00.06.23 | #20 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
|
Markuzzo whimp, alias povera vittima
Citazione:
Alla fine di una giornata da rigurgito post-Ibella, rispondo volentieri alla domanda del caro Vaga. La pienezza di me che mi caratterizza (mia croce e mia delizia..) mi porta a muovere dal presupposto che il desiderio di "evitarmi" sia un desiderio assai strampalato. In modo più nobile rispetto all'ego-pecoreccio che affligge il povero Markuzzo Gallione, magari anche il Vaga - suppongo - certe volte troverà stravagante che una sua ex cerchi di "evitarlo" (lontano dagli occhi si diceva, appunto). Se dovessi prenderla con ironia, direi che chi mi vuole evitare è semplicemente un(-a) pazzo(-a) scellerato(-a). Per usare gli adagi del populismo, direi robe del tipo: ... perle ai porci, chi non mi ama non mi merita, chi non beve con me, peste lo colga. Versi che stasera mi suonano ancor più poetici di quelli di lucio battisti. Se, invece, come è meglio che sia, provassi a prendere il tema sul serio, direi anzitutto che la sensazione di essere "evitato" l'ho avuta - e ci sto attento, credetemi... - solo con la dolce e cara Ibella dei giorni recenti. Solo con lei. Mai successo prima. Si vede che non me ne sarò mai accorto prima... Riuscite ad immaginare che fatica possa essere confrontarsi con una fatua "lontano dagli occhi" per la prima volta, a 40anni? Non vi dico.. terribile! Si tratta di una circostanza ignota. Un alfabeto comportamentale che non conosco. E' come se fossi stato catapultato di colpo dalla mia città in una città del Bangladesh, dove tutti parlano solo il dialetto stretto del Bangladesh (il "Bangladesh"). La Ibella, per quanto io mi sforzi di capire, parla solo il Bangladesh. E io non conosco il Bangladesh (la lingua voglio dire). Per cui non riesco proprio ad immaginare cosa ci stia dietro quelle strane frasi pronunciate in Bangladesh. Il fatto che Ella voglia - presumo, facendo seguito alle sensatissime indicazioni di donella - dare esecuzione alla fatua del "lontano dagli occhi", mi risulta incomprensibile. Posso solo pensare che sia pazza, o che assuma anfetamine per dimagrire. E che io sia una povera vittima dell'estremo, di una che sono stato capace di tirarla fuori dal mazzo come la più sfortunata delle carte di picche, con tanto tanto impegno. Vuole proteggere la sua nuova fiamma (se esiste, e se esiste peste lo colga! ) dagli inutili intrusi, ipotizza (la mitica) Donella?! Può darsi...Ma è un fatto che io le avrò inviato un messaggio ogni 20/25 giorni, in orari di lavoro, in elegante abito da pomeriggio, con la discrezione di un gatto grigio a Londra quando c'è la nebbia, e il bon ton della migliore Lina Sotis. Deve confrontarsi con la propria autostima, e ogni volta che mi vede pensa "ma guarda che str..nzata che ho fatto a tr...mbare con 'sto pupazzo..", ipotizza ancora (la mitica) Donella leggendo nella mente della Ibella-markuzza?! Eeeeh?!!?! Avrà decenni per pentirsi amaramente di non aver preso il treno quando era fermo in stazione.... la pazza mangia-anfetamine della Ibella ( ). D'altra parte, raccolte le idee, si potrebbe formulare un giudizio probabilmente molto meno vittimista, e più ragionato (oltre che educato). Ora mi c metto di impegno In verità, le donne che ho incontrato in precedenza forse erano veramente delle grandi, responsabilmente protese ad essere coerenti con loro stesse, e ad accettare che - se con una persona ci hai fatto l'amore, ci hai dormito insieme, ti sei detto delle cose sincere, ed hai pensato che forse avrebbe potuto essere la persona giusta per te -, con quella persona prima o dopo ci devi avere un rapporto civile, altrimenti quella sarà la misura del tuo fallimento. Lontano dagli occhi, volutamente lontano dagli occhi, stasera mi suona come la misura di un fallimento, se le ragioni fossero quelle che (graziosamente, come al solito) mi ha fatto notare donella. Se fossero invece quelle del Vaga, allora magari ne riparliamo quando mi sono calmato . Se fossero altre ancora, allora mi sa che mi devo prendere un traduttore Bangladesh-Italiano, visto che non ci capisco un'acca. Ciao cari |
|