Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 26-11-2007, 17.19.47   #21
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar
katerpillar pallina
katerpillar

Infatti pallina, la mia valutazione riguarda più la gente di citta che non il paese, dove (ma sono quasi scomparse anche la), vi sono ancora quelle usanze ancestrali che permettono all'uomo e alla donna di sentirsi ancora uomo e donna a dimensione umana, quindi mi sembra che tù, con la descrizione fatta guardando fuori dalla finestra, hai inquadrato quel mondo che, invece, da una finestra di una qualsiasi città non riusciresti più a vedere.

Da qui all'alienazione e all'infelicità, poiché il peso della vita deve essere portato da soli ed è più grande di qualsiasi nostra forza di volontà e di coraggio, anche quello dettato dall'incoscienza, in quanto abbiamo abbandonato il focolare, la confidenza detta in una sera dove si mangiavano le castagne calde, dove si raccontavano le favole, o dove l'anziano rammentava certi suoi ricordi paragonandoli con i tempi "moderni" di allora.

Credimi pallina, non è retorica spicciola, ma l'aver lasciato completamente quel famoso patrimonio di vita, a dimensione umana, e tu ne sai qualcosa, sta alla base dell'infelicità di cui parliamo tutti, anche in questo forum.

A proposito, cosa ne dici di noi zombi che frequentiamo questo forum e che vogliamo mantenere in modo ferreo la nostra identità, riparandoci dietro quello straccio di parola chiamata Privacy.

Ma dove lo mettiamo il piacere di chiamarci per nome: quello di battesimo?
L'altro giorno emmecì, burlescamente, mi ha chimato: katerpillar: detto Giancarlo e non Giancarlo: detto katerpillar....pensa te dove è arrivata la nostra alienazione? Un caro saluto.

Io abito in una città che anche se non ha ancora perso del tutto la "dimensione umana", a poco a poco sta comunque cambiando pur rimanendo ancora una vivibilissima e godibile città....
Non sapendo quanto posso effettivamente fare per modificare questa società, questo macrocosmo nel quale non mi ritrovo più e devo dire hanno qualche difficoltà a riconoscersi anche i miei figli, penso che ormai l'unica cosa che devo e posso fare è cercare di mantenere la vera "dimensione umana" nel mio microcosmo: dentro di me, all'interno della mia famiglia, con i miei amici. Io posso solo, nel mio piccolo, dare un esempio...

Piccola digressione OT.
Per quanto riguarda le nostre identità all'interno del Forum, io non sarei così categorica nel definirci degli zombie. L'anonimato (mio e degli altri) almeno ufficialmente a me non da fastidio, penso che sia naturale poi, se c'è interesse a "conoscersi", fare un ulteriore passo avanti usando la comunicazione privata comparendo con il nostro vero nome. Personalmente non è una questione di privacy ma forse più di sciocca timidezza, magari anche con un pizzico di insicurezza...non so.... ...
pallina is offline  
Vecchio 26-11-2007, 20.14.08   #22
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
L'avatar di katerpillar
 
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

pallina
Citazione:
Personalmente non è una questione di privacy ma forse più di sciocca timidezza, magari anche con un pizzico di insicurezza...non so...
katerpillar

Chiedo perdono pallina e quello che affermi ha una sua verità; la mia era soltanto
un esempio per far comprendere come ai nostri tempi ci siamo rinchiusi in noi stessi senza nessuna ragione, anche stando dietro un monitor e lontani chissà quante miglia. E' vero che è la società che ci porta a questo, ed è vero che i giovani si sono adeguati a questo tipo di società, guai se solo loro non lo facessero.

Stando nel forum ho creduto bene parlare di noi portando quell'esempio, un po provocatorio, ma credo che nessuno si senta zombi, anche se in tal senso non devi essere tranquilla poiché stiamo tutti sulla buona strada, sopratutto i giovani che abbiamo influenzato volendogli concedere tutto quello che noi non abbiamo avuto alla loro età.

Tu affermi di avere mantenuto quella dimensione dentro di te, ed è quello che cerco di fare anche io, ma quanto è difficile stare in questa società consumistica e continuare a girare con un pandino yong per non inquinare più del dovuto (il sottoscritto), oppure andare con un paio di scarponi per tutto l'inverno ed un paio di zoccoli per tutta l'estate, come fa un mio amico, Geologo, Professore di matematica e rettore di scuola superiore.

Ti garantisco che, tuttalpiù, chi ci conosce, ci prende per tipi "estrosi" e le battute sulla tirchieria non ce le risparmiano nemmeno i migliori amici. Quello che è importante, in ogni modo, è che portare il minimo inquinamento possibile a questa terra bistrattata, mi lascia un senso di serenità e, oserei affermare, di felicità, ma non mi sembra che ci siano molti seguaci, a parte te che agisci in tutta autonomia. Ciao. Giancarlo.
katerpillar is offline  
Vecchio 27-11-2007, 14.01.36   #23
vero
Ospite abituale
 
L'avatar di vero
 
Data registrazione: 29-08-2007
Messaggi: 89
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

ognuno di voi,a modo suo,ha contribuito a spiegare "perché siamo infelici",ora metto anch'io la mia pietra all'edificio..
Indubbiamente si puo' riflettere all'essere solo una volta consentiti i bisogni primari,quelli di base,che tanti non hanno nemmeno;percui solo una volta che si ha l'indispensabile per vivere,o sopravivere,si puo' essere infelici,sentendosi parte della corsa sfrenata all'avere..di più..talvolta anche inconsapevolmente,inconsciamen te,seguendo solo cio' che pensiamo essere la vita "comune",quella della massa(che non critico qui e ora),paragonadosi ai altri..
io penso che la cosa che più manca,o la primordiale,sia la presenza a se stesso..
lo dico perché a me è capitato,ero estranea a me stessa,mi sentivo infelice,ma non da fuori,dalla vita,dagli altri..bensi solo infelice di non riconoscermi..allora ho sentito la mia voce interiore,soffocata dalla vita che mi ero imposta,ero come anestesiata,inconsistente..
da allora mi sono trovata,sono centrata quanto posso in me stessa,ho capito tante cose che fanno il condizionamento dell'infelicità della nostra societa,non pretendo di averli scaricati tutti,ma la consapevolezza è già molto importante secondo me..
la vita è simile a un mazzo di carte,ognuno di noi ha il potere di partecipare..a patto di....volerlo..
cosi ho buttato il vecchio mazzo,che era obsoleto,deleterio,e sto imparando ad usare quello nuovo,quello della gioia di essere se stessi comunque,anche se frainteso da tanti,non m'importa..so che questo è il mio cammino...quello della felicità..
abbiamo un disegno di nascita,ognuno ce l'ha,ma troppo spesso ce lo siamo scordati,e non possiamo essere felici,perché c'è una dissonanza enorme tra il dentro e il fuori di noi stessi,quando la vita felice è solo armonia..
vogliamo o vorremmo controllare e dirigere tutto e tutti,ma la vita fluisce da sé,tale il fiume che scorre,dobbiamo essere umili,fiduciosi,e lasciar accadere cio' che deve..senza forzature..
Ognuno deve prima di tutto essere in pace con se stesso,aver scaricato il fardello di società o di eredità,che non è suo..
siamo simili a un'attaccapanno,al quale abbiamo appeso talmente credenze,presupposti e altri concetti etichetta...che noi siamo invisibili sotto di esso...basta impegnarsi a togliere il superfluo..cosi che ci possiamo vedere,incontare noi stessi..ed essere veramente cio' che siamo,in fondo all'anima..con noi,e con chi incontriamo,e chi amiamo..perché secondo me,solo allora potremo sentire e capire in modo pieno cosa sia l'Amore..la pienezza...e non un concetto etichetta....
poi certamente viene tutto cio' che avete scritto voi....concordo..
ma PRIMA bisogna essere...se stessi...
vero is offline  
Vecchio 27-11-2007, 15.54.17   #24
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Perchè ci interroghiamo sulla felicità e su cosa essa significhi.

Perchè abbiamo questa mania di guardarci sempre nel futuro e appena le prospettive, largamente condizionate da eventi esterni a noi, ci appaiono un po' meno luminose ci diciamo (proprio così: c'è una vocina dentro che ti dice che le cose non stanno bene, quasi sempre paragonandoti a qualcos'altro) che siamo infelici.

Lo so che la mente umana funziona così e che non ce n'è. Ma se invece di gettare la rete sul futuro e fare un continuo bilancio del dare-avere e del prendere-lasciare, ci abbandonassimo a quello che è. Nel senso che se evitiamo di esprimere la nostra opinione su tutto quello che ci capita in un preciso momento, evitiamo di tirare le somme, evitiamo di proiettarlo nel futuro, l'infelicità non esiste. Può esistere l'infelicità di un momento, dovuta ad una cosa presente, ma prima o poi andrà via proprio come una sensazione positiva.

E allora basta finirla con i giudizi su noi stessi, sentenze decretate da leggi per lo più stabilite da altri, e l'infelicità non esiste.

La PNL non si è inventata proprio nulla. Ecco cosa scriveva chi, la PNL, l'aveva concepita duemila anni fa circa:

"Su questo punto è possibile non formarsi alcuna opinione e, quindi, non turbare la propria anima - di per sé, infatti, le cose non hanno natura atta a produrre i nostri giudizi".

"Cancella l'opinione: è cancellato il «sono stato danneggiato». Cancella il «sono stato danneggiato»: è cancellato il danno".

"Come è facile respingere e cancellare ogni rappresentazione molesta o impropria, e trovarsi sùbito in una calma assoluta".

Altro che Richard Bandler, parola di Marco Aurelio!
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 27-11-2007, 16.55.34   #25
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Stavo per andare a ninna, poi sono entrata qui e leggendo quel che hai scritto mi hai fatto ricordare una poesia (un'altra eh eh! ) che avevo tra le mani ieri sera, il libro che la contiene si intitola: "Aggiungi un pizzico di amore"... mi ha fatto pensare a te in questo momento, per cui te la scrivo.

E' il mio modo di essere

Porto con me il mio modo di essere dovunque vada,
nel caso io possa aver bisogno di proteggermi,
affinché il vero ME STESSO non si veda.
Ho tanta paura di mostrarti ME STESSO,
paura di quello che farai.
Potresti ridere di ME, o dire cose cattive...
O magari potrei perderti.
Vorrei riporre il mio modo di essere,
lasciare che tu guardi ME.
Voglio che tu cerchi di capirMI, ti prego,
che tu ami quello che vedi.
Quindi, se sarai paziente e chiuderai gli occhi,
me lo toglierò di dosso molto lentamente.
Per favore, cerca di capire quanto è doloroso
mostrarti il mio vero ME STESSO.
Ora il mio modo di essere non c'è più.
Mi sento nudo! Spoglio! Ho tanto freddo!
Se tu ami ancora tutto quello che vedi,
tu sei mio amico, puro come l'oro.
Io voglio salvare il mio modo di essere,
tenerlo in mano.
Ho bisogno di tenerlo a portata di mano
nel caso qualcuno non capisca.
Ti prego proteggiMI, mio nuovo amico.
Grazie di amarMi sinceramente.
Ma per favore,
lasciami tenere il mio modo di essere
fin quando anch'io non amerò ME STESSO.

Cara Unanessunacentomila, giacché tu sei un'essere umano sei anche una creatura meravigliosa... per me è sicuro che si può essere autentici... autenticità è sinonimo di "forza"... gli altri quando ti vogliono bene ti accettano per quel che sei, non ti preoccupare quindi e amati.


E' molto bello cio' che scrivi Vera-Luce, ma quante sono le persone che sconfiggendo inibizioni e paure sono pronte ad accettare se stessi e mostrarsi agli altri in tutta la nudita'?
E quanti sono quelli che ci amerebbero spogli dalle maschere che ci proteggono da noi stessi e dagli altri?
E pensando a te Vera-Luce persona eccezionale, mi chiedo se sei molto felice o molto idealista.
[personalmente il leggerti mi fa bene].
hava is offline  
Vecchio 27-11-2007, 17.46.26   #26
iulbrinner
Utente bannato
 
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Citazione:
Originalmente inviato da unanessunacentomila
...si può essere autentici fino in fondo? L'autenticità ti espone completamente, e allo stesso tempo spaventa gli altri... che fare????

L'autenticità è un valore che la socializzazione e la cultura, necessarie ed imprescindibili per la convivenza umana, hanno compresso e stemperato all'interno di un reticolo di norme di comportamento, codificate e non codificate.
La buona educazione ne è un esempio banale; formalistica ma necessaria (ed anche gradevole) perché agevola i rapporti umani, evitando conflittualità inutili e dannose.
La cultura dell'apparenza ne è un altro esempio, a sua volta apparentemente positiva e piacevole ma, a ben vedere, sostanzialmente costrittiva e - conseguentemente - inautentica nel senso peggiore del termine.
Parto da questo esempi per sostenere che l'autenticità raggiungibile non potrà mai essere assoluta ma solo relativa; dobbiamo far convivere istintualità e socialità nello stesso essere e nello stesso tempo.
Credo esista un solo luogo nel quale l'autenticità dovrebbe essere libera di esprimersi, senza freni e convenzioni formalistiche: quello dell'interazione amorosa ed erotica.
Anche per questo, credo, questo luogo dovrebbe essere posto al riparo dagli sguardi esterni, tutelato dalle intromissioni sociali e coltivato come un segreto esclusivo tra un uomo ed una donna.
iulbrinner is offline  
Vecchio 27-11-2007, 20.56.34   #27
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
L'avatar di katerpillar
 
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

vero
Citazione:
abbiamo un disegno di nascita,ognuno ce l'ha,ma troppo spesso ce lo siamo scordati,e non possiamo essere felici,perché c'è una dissonanza enorme tra il dentro e il fuori di noi stessi,quando la vita felice è solo armonia..
vogliamo o vorremmo controllare e dirigere tutto e tutti,ma la vita fluisce da sé,tale il fiume che scorre,dobbiamo essere umili,fiduciosi,e lasciar accadere cio' che deve..senza forzature..
Ognuno deve prima di tutto essere in pace con se stesso,aver scaricato il fardello di società o di eredità,che non è suo..
siamo simili a un'attaccapanno,al quale abbiamo appeso talmente credenze,presupposti e altri concetti etichetta...che noi siamo invisibili sotto di esso...basta impegnarsi a togliere il superfluo..cosi che ci possiamo vedere,incontare noi stessi..ed essere veramente cio' che siamo,in fondo all'anima..con noi,e con chi incontriamo,e chi amiamo..perché secondo me,solo allora potremo sentire e capire in modo pieno cosa sia l'Amore..la pienezza...e non un concetto etichetta....
poi certamente viene tutto cio' che avete scritto voi....concordo..
ma PRIMA bisogna essere...se stessi...
katerpillar

Carissima vero, non mi sembra che il tuo parere sulla felicità si discosti molto da quello di: veraluce, iulbrinner, klee, pallina, il mio ecc. infatti mi sembra che siamo tutti concordi di tornare alla nostra autenticità, quella autenticità che tu hai rappresentato molto bene col la metafora dell'attacca panni, da dove bisogna togliere tutto quello che vi è sopra per scoprire la nostra vera identità, che iulbrinner ha esposto altrettanto bene parlando di naturalezza modificata dalle convenzioni sociali o culturali; quella semplicità che veraluce ha intravisto in quel sorriso dei bambini dell'africa.

Oppure quando io parlo di quel patrimonio che l'uomo ha avuto, rappresentato dalla vita a dimensione d'uomo, con i suoi lenti cicli, le distanze incolmabili e le fatiche per vivere la vita; oppure quelle serate davanti al caminetto, dove la famiglia si raccoglieva per trasmettersi le esperienze insieme alle emozioni.

Come vedi, anche se ognuno con la propria esperienza, ma tutti concordi nell'affermare che la vita a dimensione d'uomo e la consapevolezza di se stessi porta a quella serenità cui tutti aneliamo e, in ogni caso, siamo tutti concordi nell'affermare che l'attuale società ci propone un tipo di vita alienante e che non fa per l'umana speranza.

Inoltre è vero quello che affermi, che bisogna riappropriarsi della vita che ci appartiene. E anche se facciamo degli sbagli durante la nostra vita, sopratutto quando si è giovani, è nostro dovere correggere quegli sbagli per non continuare a sciupare la nostra vita, che ci è stata donata....per volere divino.

Un abbraccio a tutti e...Buona felicità.
katerpillar is offline  
Vecchio 28-11-2007, 07.06.37   #28
klee
Ospite abituale
 
L'avatar di klee
 
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Grazie Giancarlo delle tue autentiche parole..

E' vero abbiamo espresso tutti lo stesso pensiero.

Nella vita non si sbaglia...si vive e vivendo ci rendiamo conto guardando il passato presente e futuro di quanto si cresce e è nella crescita che "vediamo"
i nostri "errori".

Secondo me non sono errori..abbiamo vissuto momenti nel presente..e lentamente ( con consapevolezza) facciamo un riassunto di quello che è successo.

Dobbiamo soltanto acquistare la serenità interna..dobbiamo riuscire a fare un bilancio interno della nostra vita e provvedere a migliorare i nostri attegiamenti.

Seguire l'istinto..?seguire il nostro cammino guardando a destra e sinistra e raccogliendo i fiori selvaggi..


Abbiamo bisogno per essere felici anche di ritornare alle nostre origini..di ritornare a cantare,ballare a pensare e ricordare

che il corpo possiede una Memoria

Seguire la nostra voce..è piccola ma molto potente..
klee is offline  
Vecchio 30-11-2007, 21.10.58   #29
DaFnE
Ospite
 
Data registrazione: 05-08-2007
Messaggi: 13
Riferimento: Perchè siamo infelici nonostante tutto?

Citazione:
Originalmente inviato da unanessunacentomila
spesso mi capita di parlare con amiche o amici e sentirmi dire che non sono felici, che sono insoddisfatti, tristi, frustrati, etc. etc. Anche io provo le stesse sensazioni, indipendentemente dalla "reale realtà" di quello che mi succede, in molti momenti sento che mi manca qualcosa... ma cosa? Cosa ci porta ad essere sempre e comunque insoddisfatti?
Quando abbiamo finito di godere delle cose belle della vita e abbiamo iniziato il nostro infinito lamento?
forse troppe domande?
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensate
L'uomo nn è mai felice..perkè nn sa realmente cosa vuole.
Ho avuto spesso una visione alquanto pessimista della vita, infatti ho sempre pensato che la vita è tristezza e dolore, e i momenti di felicità servono a liberarsi per un po' d tempo da qst grande peso. Ora non la penso così. Qualcuno potrebbe dire MA KE EGOISTI, C'è GENTE KE STA PEGGIO..beh, l'uomo tende a crearsi un pikkolo mondo, e qnd kodesto mondo kade, s rende konto di nn poter far niente per gli altri. Ma cmq, tornando alla felicità, per vivere bene, essere felici, qlkn potrebbe dire " nn aspettarti niente, rimarresti sempre male, mediante la delusione ", e sn d'accordo, ma diciamo, + precisamente, ke l'uomo deve saper accettare ciò ke ha, sì puntare ad un qualcosa, ma saper godere dei pikkoli momenti, delle pikkole kose.
DaFnE is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it