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19-09-2007, 14.39.03 | #15 |
viandante
Data registrazione: 19-11-2006
Messaggi: 199
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
[quote=Indecisive]Ciao a tutti,
seguo il forum da qualche mese e vorrei raccontarvi ciò che mi angoscia da tempo. Ho avuto qualche relazione disastrosa in passato e ora ho una relazione con un coetaneo da 5 anni (ho 38 anni). E’ una persona intelligente, ha molte attenzioni nei mie confronti e credo che non mi abbia mai tradito. Tuttavia è molto insicuro, possessivo e geloso. Abbiamo una visione del futuro molto diversa. Da ragazza sogno di vivere all’estero e mi vedo in una famiglia piena di interessi, in giro per il mondo, mentre per lui il fatto di viaggiare costituisce una minaccia alla tranquillità e alla stabilità della famiglia. Non è stato mai curioso di vedere altri posti e non ama viaggiare........ QUOTE] Il tuo post grida forte una cosa: "così come sono non sto bene" , andare a lavorare fuori, o rimanere o andare dai suoi e dai tuoi è solo un cercare vie di fuga. Penso dovresti chiederti perchè non stai bene e modificare tutto ciò che disturba. I sensi di colpa vengono perchè siamo indecisi e saltelliamo di quà e di là...ciao |
19-09-2007, 23.26.56 | #16 | |
Ospite
Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 30
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
Citazione:
Ciao Cassiopea, me lo sono chiesta anch'io molte volte se lo amo veramente, soprattutto perché in una relazione che ho avuto in passato ciò che volevo era solo stare con il mio lui, non avevo altri sogni. Ma il lui di allora non mi voleva e allora forse non era vero amore quello. Una volta lo psicologo mi disse che, certo, volevo stare con lui, fare una famiglia ecc.. ma il ragazzo non mi voleva e quindi il rapporto era comunque "viziato". Forse se amassi veramente il mio compagno accetteri tutto, compreso il fatto di passare in secondo piano rispetto alla famiglia d'origine, o no? Il mio attuale compagno non era contento del fatto che io stessi per 6 mesi in Inghilterra, ma io sapevo che dovevo farlo perché altrimenti mi sarei mangiata le mani per sempre. I primi tre anni della nostra relazione abitava al nord, dove ci siamo conosciuti, ma due anni fa ha colto un'oppurtunità di lavoro ed è tornato al sud, vicino ai genitori, con la motivazione che secondo lui non lo amavo a sufficienza e quindi voleva tenere un po' le distanze, ma non voleva assolutamente rompere la relazione. Quando, l'anno successivo, io ho avuto l'opportunità di andare in Inghilterra lui si è opposto fermamente, voleva tornare al nord e vivere con me e ha insistito perché io rinunciassi ad andare all'estero. Alla fine io non ho desistito e lui è rimasto al sud perché non voleva stare qui ad aspettarmi. |
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20-09-2007, 00.24.14 | #17 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
Citazione:
Ma visto che non hai risposto così, ti chiedo, sei infelice tu ora? Se sì, perché? Non è forse per il fatto che osservando la tua vita ti rendi conto che potresti viverla meglio (ma sarà poi veramente così?), in uno stato migliore, ecc.? (O meglio, che vorresti...). E dimmi, stai facendo qualcosa per migliorare lo stato in cui ti ritrovi? Stai facendo qualcosa per cambiare? Hai in chiaro cosa vuoi? È poi realistico quanto vuoi? Compatibile con altri tuoi possibili desideri? Se devi decidere tra più opzioni (difficilmente compatibili), sapresti cosa scegliere? |
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21-09-2007, 12.02.51 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
Senza sminuire i sentimenti di nessuno, ma quando si ama una persona, e si ama in maniera matura, non si desidera il bene di quella persona?
Una volta ho letto (forse era Esiodo?) che Amore è mantenere la giusta distanza. In un rapporto di dipendenza, o in un rapporto ai suoi inizi, questa giusta distanza non c'è. Piuttosto c'è fusione. Con il passare del tempo, ciascun componente della coppia recupera la sua individualità, o per meglio dire, inizia ad affermarla. A questo punto non tutte le coppie superano insieme la fase. Molto spesso la coppia scoppia, perchè le differenze valoriali risaltano in tutta la loro ampiezza. Il tuo lui ha operato le sue scelte indipendentemente dai tuoi bisogni e desideri, anche se apparentemente (secondo me) le ha operate in funzione tua. La giusta distanza non si misura in Km. O è stato ingenuo, o ti ha detto una grande balla per farti sentire colpevole. Quando tu hai deciso di partire per l'Inghilterra, eccolo di nuovo al contrattacco. Pur di non farti partire sarebbe venuto da te!!! Tu sei partita lo stesso e dunque lui non è venuto al nord perchè non voleva aspettarti in una città con la quale, evidentemente, a parte te, non ha legame alcuno! Questi pochi dati che hai fornito, rivelano da parte sua un atteggiamento manipolatorio. Sei stata bravissima a non cedere, sappi che non è da tutti e che questa affermazione di libertà appartiene a una persona matura e consapevole. Ma adesso stai mettendo in discussione la tua capacità di amare. "Forse se amassi veramente il mio compagno accetteri tutto, compreso il fatto di passare in secondo piano rispetto alla famiglia d'origine, o no?". Sappi che l'amore INCONDIZIONATO lo possiamo offrire soltanto a un bambino. Scrive Alice Miller, ne "Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé" che: "...in quanto adulti non abbiamo bisogno di un amore incondizionato; neppure quello del nostro terapeuta può essere tale. Si tratta di un bisogno infantile, che in seguito non può più essere soddisfatto." No, io non accetterei tutto dal mio compagno, e non pretendo che lui accetti tutto da me. Sfatiamo, per piacere, questo mito. Accettare tutto non è amore, ma è ipocrisia. Non puoi accettare ciò che contrasta con i tuoi valori. Tradiresti te stessa e tradiresti anche l'altro. Quando ho letto il tuo post, la prima cosa che ho pensato è stata: queste due persone hanno dei valori profondamente diversi. Per stare insieme uno dei due deve sacrificare i suoi valori, deve tradire se stesso. Nel tuo caso significa tradire anche una vocazione. A questo punto, se il mio ragionameto è corretto, non resta che porsi un'ultima domanda: esiste qualcosa o qualcuno che valga un simile sacrificio? |
21-09-2007, 17.41.55 | #19 |
Ospite
Data registrazione: 28-01-2004
Messaggi: 27
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
Cara amica.
Non riesci ad essere felice perché in realtà la felicità non ti interessa. La tua storia presenta degli aspetti abbastanza eloquenti della tua personalita': Ad esempio tu dici: "Ho avuto qualche relazione disastrosa in passato e ora ho una relazione con un coetaneo da 5 anni" Non ti sembra strano che una persona definisca col termine generico "qualche" un insieme di esperienze che poi la stessa non esita a definire anche "disastrose"? Poi aggiungi serenamente: "e ora ho una relazione...da cinque anni". Una relazione da cinque anni e' indubbiamente una relazione di rilievo, ma tuo linguaggio "iperbolico" tradisce un profondo senso di incertezza derivato da una scarsa capacita' di relazione. Si notano infatti nel tuo racconto numerosi picchi di emotività. Ad esempio, partendo dall'inizio, tu usi espressioni come: Disastrosa, molte attenzioni, mai tradito, molto insicuro, possessivo, molto diversa, sogno, piena di interessi, molto legato, tanto più tempo, molte sofferenze, molto legato, molto a disagio, mi deprimo, eccessiva preoccupazione, tensione, rifiuto, arrabbia moltissimo, eccetera... Ci sono tanti superlativi, troppi. La tua difficolta' di relazionarti in modo normale ti obbliga a reagire di fronte ad un problema in due modi netti: Ignorare tutto, Accettare tutto. Infatti dividi gli uomini in due categorie: quelli che ti piacciono ma che non ti filano perche' ti sono superiori (problema di relazione) e quelli ai quali dici di "tenere" ma che ti sono inferiori (altro problema di relazione). Insomma ti sei creata una superfilosofia, all'interno della quale il tuo impegno non e' quello di vivere un sentimento, ma di catalogarlo. Stai seguendo un analista eppure cerchi aiuto nel forum.Vedi dunque che cerchi certezze delle quali pero' non ti fidi. Poi alla fine termini con un "gran finale" di progetti: "Ora continuo a stare con il mio compagno " "anche non ho smesso di sognare di andarmene a vivere all'estero" "Tuttavia non riesco ad agire " "e al tempo stesso mi sento in gabbia" "Il mio compagno è stato, infatti, chiaro" "se sto con lui e voglio un figlio, " "devo scordarmi i viaggi da sola " "e devo stargli sempre accanto" "Mi sento sempre con le spalle al muro" "se ho l'amore di un uomo e mi realizzo come madre" "non posso anche essere felice e realizzare il mio sogno" "se invece voglio realizzare il mio sogno " "devo rassegnarmi a solitudine, mancanza d'amore e di realizzazione come madre" Ti rendi conto dell' enorme conflitto che ti stai ponendo? Tu alterni propositi grandiosi ma sei ostacolata da circostanze avverse! Ma sei proprio sicura che sia cosi? Io non sono uno psicologo al quale comunque ti inviterei a tornare con maggiore fiducia, ma ti posso dire che cosa farei se mi sentissi come te: Termina immediatamente ogni rapporto con le persone con le quali non ti senti sicura; danneggeresti loro e te stessa. Dedicati al tuo lavoro e alle buone opportunità che esso sembra offrirti. Costruisci la tua vita seguendo le linee di quello che tu vuoi veramente (ed e' questo il problema). Non cercare mediatori ai quali consegnare le chiavi del tuo destino. Incontra il mondo con un sorriso senza catalogarlo, giudicarlo, usarlo. Costruisci giorno per giorno te stessa e la tua realtà. E' questa la strada, credimi. Auguri |
23-09-2007, 14.04.11 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: Perché non riesco a essere felice?
[quote=kore]
Il tuo lui ha operato le sue scelte indipendentemente dai tuoi bisogni e desideri, anche se apparentemente (secondo me) le ha operate in funzione tua. La giusta distanza non si misura in Km. O è stato ingenuo, o ti ha detto una grande balla per farti sentire colpevole. Quando tu hai deciso di partire per l'Inghilterra, eccolo di nuovo al contrattacco. Pur di non farti partire sarebbe venuto da te!!! Tu sei partita lo stesso e dunque lui non è venuto al nord perchè non voleva aspettarti in una città con la quale, evidentemente, a parte te, non ha legame alcuno! Questi pochi dati che hai fornito, rivelano da parte sua un atteggiamento manipolatorio. "Forse se amassi veramente il mio compagno accetteri tutto, compreso il fatto di passare in secondo piano rispetto alla famiglia d'origine, o no?". No, io non accetterei tutto dal mio compagno, e non pretendo che lui accetti tutto da me. Sfatiamo, per piacere, questo mito. Accettare tutto non è amore, ma è ipocrisia. Non puoi accettare ciò che contrasta con i tuoi valori. Tradiresti te stessa e tradiresti anche l'altro. QUOTE] Sottoscrivo in pieno; è giusto forse annullare la propria personalità? o magari accettare per esempio, che l'altra persona dilapidi i soldi con le slot machine, o che ti riempa di botte? Assolutamente no, non dobbiamo mai permettere che la nostra dignità venga calpestata, in nessun caso; oltretutto, che amore ci dà uno che non ci rispetta? Secondo me si è allontanato per una sorta di ricatto emotivo; probabilmente vuole forzarti ad andare da lui, accettando tutte le condizioni poste, anzi, imposte. |