metafora
Vi propongo questo racconto della tradizione Sufi.
"Un onesto vecchietto visse per lunghi anni nella più dura indigenza. Non possedeva nulla se non la sua misera capanna con all'interno una stufa e altre poche cose. Una notte gli fece visita uno strano sogno: una voce da dietro la porta gli suggeriva di compiere un lungo viaggio verso un città straniera. Lì, sotto il ponte del castello del sovrano, avrebbe trovato un tesoro sepolto. L'indomani il pover'uomo fu molto stupito da questo sogno così bizzarro, che pretendeva di farlo partire verso un luogo talmente remoto e per giunta privo di mezzi di spostamento e di sussistenza. Ma durante le notti seguenti il sogno si ripeté per altre due volte. Così, prendendo il coraggio a quattro mani, decise di mettersi in cammino verso la città indicata nel sogno. Dopo tanti giorni di marcia e dopo vari ostacoli lungo il percorso giunse finalmente a destinazione. Ma scoprì subito una cosa che lo scoraggiò molto: il ponte era pattugliato giorno e notte dalle sentinelle reali. Non poteva certo mettersi a scavare nel punto indicato. Così ogni mattina tornava sul posto osservando sino al tramonto la situazione: magari le sentinelle si sarebbero allontanate e lui avrebbe potuto scavare. Dopo qualche giorno, il capitano delle guardie notò il suo andirivieni e incuriosito gli si avvicinò. In tono garbato gli chiese:
«Brav'uomo, da qualche giorno ti vedo andare e venire vicino al ponte reale. Posso aiutarti? Stai forse aspettando qualcuno o hai perso qualcosa?».
Il vecchio, che era un uomo semplice, raccontò all'ufficiale il sogno che lo aveva spinto sin lì.
«Pover'uomo», scoppiò a ridere il capitano, «Hai davvero consumato le tue scarpe per giungere sin qui da così lontano solo per dar retta a un sogno? Sei davvero un credulone! Se io fossi stato come te ora starei perdendo il mio tempo pellegrinando nella direzione opposta. Tempo fa, infatti, ho sognato una voce che mi esortava ad andare nel tuo paese alla ricerca di un enorme tesoro nascosto sotto la stufa di una misera capanna dove abita un onesto vecchietto che ha vissuto per lunghi anni nella più dura indigenza. Figuriamoci!», continuando a ridere di quella storia che a lui pareva tanto buffa, «Ma te l'immagini vedermi arrivare fin laggiù e mettere a soqquadro tutte le capanne di quel povero paese alla ricerca di un fantomatico tesoro? Questa fa veramente sbellicare! Ma fortunatamente non sono certo un tipo che da ascolto ai sogni o alle voci interiori».
Il vecchio, dopo averlo ascoltato con dissimulata trepidazione, salutò l'ufficiale ringraziandolo per quanto gli aveva detto. Se ne ritornò così in tutta fretta alla volta di casa propria.
Giunto, cominciò a scavare sotto la stufa. Scoprì un tesoro inestimabile che giaceva lì da sempre, nel luogo in cui aveva vissuto tutta la vita. Quell'enorme fortuna mise fine alle sue tribolazioni. Ma gli era occorso un lungo viaggio per scoprire quel tesoro."
Voi a che punto siete del viaggio?
|