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27-08-2007, 17.44.48 | #24 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
Come potrei se Carmelo non è mai stato? Comunque qui (dove?) si straparlava del folle sentimento dell'ammmore che in quanto sentimento non è mai, ahilui, ahinoi, davvero folle. Ma solo fesso, nel senso di stonato. L'eros ha sempre una componente "guardona", è troppo presente per essere o-sceno, in ogni menage si è sempre in troppi, lui/lei/l'idea che lui ha di lei/l'idea che lei ha di lui/l'idea che ciascuno ha dell'altro o l'idea che ciascuno ha di sè proiettata su un impossibile "altro". Insomma davvero un'orgia. Complicata poi da un corpo che non è mai tale ma sempre e solo appendice dell'historiette dell'io, mai pura carne priva di pensieri, de-pensata e de-pensante direbbe l'amato Bene che qui (dove?) "mi" sparla. Un bel casino in questo inutile affannarsi sulle "cose" d'ammmmore... |
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27-08-2007, 20.23.31 | #25 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,638
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
Si è sempre in troppi perchè in realtà si è sempre in troppo pochi |
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27-08-2007, 21.15.19 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
...mai percepito come potenza capace di ampliare e arricchire la propria fragile vita...? mai donato e ridonato senza aspettarsi niente in cambio ? Questo ammmore ,in fondo è una conquista ( ), ci fa sentire ricchi, vivi. E forse le parole non ce la fanno. |
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27-08-2007, 23.51.58 | #27 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
Una potenza capace di ampliare la propria fragile vita? Mah...forse la vita deve essere invece assolutamente fragile, la propria fragilità non deve essere differita in alcun rifugetto con-solatorio, forse si deve discendere sino in fondo all'assoluta assenza di fondamento di ogni presunto soggetto amante, assolutamente disa(r)mati, disa(r)manti affinchè qualcosa di simile all'amore possa accadere, in nostra assenza, ovvio. Così da poter donare e ridonare senza aspettar"si" in cambio di niente, senza aspettare il niente che siamo in cambio, senza voler cambiare il niente che siamo aspettandoci (in) qualcosa...Ah....l'ammmmore |
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28-08-2007, 08.56.50 | #28 |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Ma questo amore di cui parlate, ditemi, per favore, in effetti sapete dire cos'è?
Se lo svuotiamo di tutti i significati e lo svincoliamo da tutti i legami che la società piano piano gli ha cucito intorno, l'amore cos'è? E' solo un sentimento? E perchè non immaginarlo come "il luogo" dove unicamente ci è concesso di incontrare quell'Altro che, come dice renzananda, altro non è che quella parte di noi stessi a noi stessi sconosciuta? Perchè quando "si ama" si cambia, ci si sente diversi? Forse perchè l'amore é (o dovrebbe essere?) ciò che permette di prendere consapevolezza dei nostri desideri, delle nostre pulsioni, dei nostri bisogni e, nello stesso tempo, il posto dove li rendiamo noti. Dunque conosciamo noi stessi "utilizzando" l'Altro e per non sentirci in colpa in questo "suo sfruttamento" ecco che "lo amiamo"!!!!! Forse, allora, potrebbe esserci "amore" quando non si ha paura di dire: " ti uso, ti sfrutto per potermi conoscere ma desidero da morire che tu faccia lo stesso con me.......". |
28-08-2007, 13.21.54 | #29 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
Interessante. Ma l'Altro che sfioriamo nei presunti rapporti con gli altri non è mai riducibile o riconducibile al me stesso, mai strumento di autoconoscenza, sia pure nel "ricattino" ammmoroso. Quell'Altro che inutilmente sfioriamo negli altri è l'Altro da noi in noi, è la nostra mancanza, il nostro mancarci da per sempre (un po' come il "manque" lacaniano). Non una possibilità ma la nostra impossibilità o l'impossibilità di un "noi", di un soggetto d'ammmore. Non tanto un deserto che parla ad un'altro deserto ma, finalmente, al deserto dell'Altro (da noi, in noi mai noi..) |
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28-08-2007, 16.53.03 | #30 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....
Citazione:
E' quindi, forse, la lacaniana "mancanza" iniziale, quella causata dalla separazione, alla nascita, dal corpo della madre, la causa della nostra continua ricerca dell'amore?..... Ma oltre la domanda questo penso: che nell'Altro che io incontro non c'è nulla di riconducibile a me ma è tramite esso che un me stesso nuovo, sconosciuto, prende forma e si costruisce. Scevro da condizionamenti e vincoli sociali, quello che chiamiamo amore solo questo dovrebbe essere: ciò che ci permette di riconoscere e di manifestare nuove pulsioni e nuovi desideri, nuove necessità e nuovi bisogni. Senza falsi moralismi, senza mirabolanti costruzioni mentali con le quali cammuffare quelle che sono soltanto "spinte" a gettarci tra le braccia di quell'Altro a cui diamo il potere di dare "un senso" alla nostra vita, facendoci dimenticare, anche solo per un attimo, in un attimo di estasi, il "non-senso" della vita........ |
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