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20-06-2007, 16.03.09 | #3 |
Ospite
Data registrazione: 06-02-2006
Messaggi: 38
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Riferimento: Lasciarsi andare
Ciao Querelle...
io vedo la questione molto semplice. Per prima cosa non c'è niente che non va in te... niente, ripeto niente! Se per te "lasciarsi andare" significa "lasciarsi andare fin là, fino ad un certo punto"... è fino a quel punto che tu ti puoi permettere di lasciarti andare, per un'infinità di ragioni, tue ragioni!! Direi, inoltre che colui o colei che, anche se amorevolmente, ti rimprovera su questo, non è così poi sensibile nei tuoi confronti o rispettoso per il tuo modo di essere e per il tuo particolare modo di lasciarti andare. Poi se tu guardi bene... cercare di lascarsi andare un po' di più di quello che ti puoi permettere risulterebbe una forzatura, che corrisponderebbe con un ancor minore "lasciarsi andare"... non so se capisci... Ma se realmente hai interesse a lasciarti andare a questa persona e vuoi scendere a dei compromessi con lei, allora non ti resta altro che allenarti, sforzare davvero un po' alla volta, fare sacrificio così da imparare a come fare. Ciao, buon allenamento. |
26-06-2007, 22.26.07 | #4 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Lasciarsi andare
Caro Querelle
personalmente mi trovo nella tua situazione. Mi si dice che sono anaffettivo, e che metto in soggezione (pure). Una menata. Col passare degli anni (non subito) ne sono sortiti effetti sorprendentemente positivi; il non lasciarsi andare: - sul lavoro spesso aiuta, conferisce autorità in un ambiente che non necessariamente deve essere popolato da bramieroni (omaggio al compianto Gino Bramieri, assai spiritoso); - aiuta talvolta anche nella vita di coppia, una volta che si è superata la prima fase senza fare danni, e una volta che si sta giusto attenti un minimo a controllare gli eccessi; il partner sarà l'unico fruitore dei rari momenti di "lasciarsi andare", e potrebbe esserne lusingato; - nell'approccio al sesso femminile (nell'approccio al sesso maschile non so), talvolta una certa tendenza al non lasciarsi andare piace. Talvolta, non sempre. Credo che chi come me (o come noi) soffre di questo limite, se proprio non riesce a superarlo (okkio perchè, come sai, gli atteggiamenti sforzati al contrario dell'anaffettivo cronico diventano pittoreschi) deve solo imparare a non farlo percepire come "rigidità", quanto piuttosto come rassicurante, stabile affidabilità nel misurare le manifestazioni esteriori. Una volta mi dicevano: chi sa tace, chi non sa parla. |
27-06-2007, 11.03.10 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Lasciarsi andare
Citazione:
Direi che se il non lasciarsi andare non va ad intaccare e a compromettere le normali funzioni imposte dalla situazione, non ne nasce alcun problema per il nostro "interlocutore". In tal caso però, l'incertezza derivante dal frangente, rimane sempre un grossissimo peso per l'incerto che non sapendo lasciarsi andare, non può gustarsi appieno, in maniera serena e rilassata, tutte le piacevoli sfumature del momento. |
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