ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
23-03-2003, 20.02.26 | #23 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Io NON ti conosco e NON VOGLIO giudicarti, quindi, per favore, vedi di fare la stessa cosa con me. Sei una donna colta (o almento questo traspare dalle citazioni che fai spesso) e quindi hai gli strumenti per scegliere. Nella mia vita ho incontrato medici incompetenti, questo non significa che tutti i medici lo siano. Quando me ne sono resa conto non ho invocato un rogo sulla categoria dei medici, ne ho cercato uno che fosse in grado di risolvere i miei problemi. Se avessi un figlio in età scolare e avessi bisogno di qualcuno che gli dia supporto psicologico per prima cosa NON andrei da uno psicologo. Cercherei uno psicoterapeuta specializzato in psicoterapia infantile che si sia formato in una scuola di cui ho fiducia. Farei dei colloqui e se poi non lo ritenessi la persona adatta ne cercherei un altro. Fino a trovare quello che ha le competenze giuste e che umanamente mi ispiri fiducia. |
|
23-03-2003, 20.52.34 | #24 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
|
Citazione:
Ciao Ivo, sicuramente tu hai ragione, solo che nel momento in cui ti trovi di fronte a persone incompetenti in questo modo e con un "potere" particolare... è chiaro che poi, il giudizio personale si estende a tutta la categoria.... Si perde la fiducia... tra l'altro ho deciso di sentire uno psicologo privato, perchè...come si è visto..ciò che ti offre il pubblico... è scadente... Mi dispiace d'esser stata cosi aggressiva, e capisco il motivo della tua reazione, ma cerca di capire anche me... ho passato dei giorni d'inferno per colpa di una incompetente.... ciao |
|
23-03-2003, 20.56.24 | #25 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
|
Citazione:
mmmmmmm ..scusa dove TI ho giudicata? ho solo detto, avrei voluto vedere te in quella situazione. punto... dove sta il dilemma???? mia cara..ti faccio presente che la signora in oggetto.... è una psicologa per bambini consigliatami dall'assistente sociale... non parlo a caso anche se a volte può sembrare... ciao fragola..su calma..non t'agitare..e non vedere giudizi su di te dove non ci sono... Ultima modifica di deirdre : 23-03-2003 alle ore 21.01.31. |
|
23-03-2003, 22.28.47 | #26 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Ok, me la sono presa per niente. Ho i miei motivi per difendere la categoria scusa |
|
22-05-2003, 08.07.17 | #27 |
Ospite
Data registrazione: 19-05-2003
Messaggi: 19
|
La Psicosofia
Ciao a tutti,
ho esposto la mia posizione di psicoterapeuta dissenziente nella sezione PSICOLOGIA di questo forum, ed ho intitolato il mio intervento : LA PSICOSOFIA. Sarei lieto di potermi confrontare con voi tutti che, dalle cose che leggo, non avete ricevuto un aiuto concreto dalle psicoterapie sperimentate. A presto! Gaetano. |
22-05-2003, 19.04.50 | #28 |
Ospite
Data registrazione: 19-05-2003
Messaggi: 19
|
Le psicoterapie
Ciao a tutti,
mi permetto di intervenire, in quanto vivo, da psicoterapeuta, lo stesso problema che voi vivete da persone che sono state, che stanno o che hanno intenzione di entrare in psicoterapia. Credo che il problema sia di ordine relazionale e non teorico o metodologico. Detto ciò, è opportuno fare una fondamentale distinzione. Non essendo possibile instaurare una relazione con una psicoterapia, in quanto la stessa non potrebbe per ovvi motivi relazionarsi a noi, la questione si sposta su coloro che praticano le psicoterapie, vale a dire su esseri umani come tutti noi, con i quali avremmo necessità di instaurare un rapporto che abbia alcuni requisiti importanti. Lo psicoterapeuta, che sia degno di questo nome, dovrebbe innanzitutto avere capacità e disponibilità di comprendere la propria e l'altrui interiorità. Tali facoltà, è bene esplicitarlo una volta per tutte, non è in grado di fornirle nessuna laurea, nessun dottorato, né una o più teorie psicologiche o psichiatriche che siano. Non è un volgarissimo titolo accademico ad autorizzarci (a darci cioè l'autorità) ad intervenire nella vita di una persona ed a condizionarne il suo esprimersi, il suo sacrosanto diritto a manifestarsi, anche nel disagio della nevrosi o della malattia mentale cui fa riferimento la psichiatria tradizionale. Si può essere dottori in psicologia o in psichiatria ed essere assolutamente inadeguati all'esercizio della psicoterapia. Quest'ultima, è essenzialmente, una particolare modalità di rapportarsi all'altro, che prevede, innanzitutto capacità intuitive che vanno al di là ed oltre ogni tecnica psicoterapica o pseudotale acquisita in molti casi con superficialità intellettuale e carenza di sensibilità. L'intuito è, come l'etimo della parola suggerisce, un guardarsi dentro, un visitare la nostra interiorità in una situazione, come ad esempio la psicoterapia, in cui guardarmi dentro significa incontrare l'immagine di chi mi sta di fronte e che io ho accolto dentro di me. Ecco perché, non smetterò mai di insistere sulla possibilità, che lo psicoterapeuta sia in grado di comprendere se stesso e di rendersi complice del disagio altrui, in un movimento che sia un autentico percorso iniziatico, in cui l'iniziando (colui/colei che confidano nel nostro aiuto) si disponga ad intraprendere un cammino pieno di insidie e di sofferenze, ma che lo condurrà ad una visione luminosa della sua esistenza. Questo cammino ha un nome antico: CONOSCI TE STESSO. Questo nome, per quanto antico, saggio ed autentico, presuppone una umiltà, intesa come disprezzo dell'astrazione e come ritorno all'humus della terra che noi siamo e nella quale affondano le nostre radici più tenere e più legnose, una umiltà si diceva che è cosa rara da incontrare negli psicoterapeuti, ma anche nelle persone in genere. Un caro saluto, Gaetano |
22-05-2003, 21.03.48 | #29 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Caro psicoterapeuta:
potrei cortesemente sapere qual'è il tuo iter formativo?
Tanto per riassumere, vorrei spiegare che requisiti deve avere una persona per iscriversi all'albo degli psicoteapeuti e per lavorare senza essere espula da tale albo: 1) la legge prevede che sia obbligatorio aver preso una laurea in psicologia o in medicina. Punto su cui non concordo, ma è la legge e non ci possiamo fare nulla, non da questo forum per lo meno. 2) occorre essere ammessi ad una scuola di psicoterapia riconosciuta. Ce ne sono diverse e con vari indirizzi. Tutte sono piuttosto selettive e l'ammissione prevede requisiti specifici. Fondamentale e comune a tutte il fatto di avere concluso almeno una analisi personale, cioè di essere passati attraverso il difficile percorso che dovranno compiere le persone che da quel terapeuta si faranno accompagnare. Moltissimi terapeuti ne fanno più di una, lavorando con analisti diversi, con approcci differenti. 3) occorre quindi frequentare questa scuola e dare tutti gli esami. Che spesso non sono affatto escluisvamente nozionistici. Moltissime scuole includono ulteriori "percorsi personali". 4) dopo aver preso il diploma, per potersi iscrivere all'albo occorre ancora fare un anno di tirocigno. 5) a questo punto (e ci vuole una bella motivazione per arrivare fino a qui) si può iniziare a lavorare. Ma praticamente per tutta la vita lo psicoterapeuta lavora in collaborazione con un supervisore con il quale, comunque, continua a lavorare su se stesso, oltre che sulle questioni controtrasferali o sui dubbi che ha su qualca caso. Non si tratta quindi di una laurea o di un diploma. Si tratta di un iter formativo lungo e difficile che prevede obbligatoriamente il fatto di aver lavorato a lungo su se stessi. E molto spesso di una scelta di vita. Questo è quanto. Poi, vedete voi. Ciao Ultima modifica di Fragola : 22-05-2003 alle ore 21.06.38. |
22-05-2003, 22.40.19 | #30 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
|
Citazione:
Fragola, anche se parzialmente hai ragione, non vale per tutti le scuole psicoterapeutiche. Per esempio chi lavora con l´epedimia "psicoterapia cognitiva", non fa un vero lavoro su se stesso e non entra in un vero contatto con il cliente, e praticamente non sa neanche che cos'è né trasferimento né controtrasferimento. Si vede soltanto la "superficie" dell´individuo, il comportamento. E spesso i clienti devono prendere psicofarmaci, come parte del "trattamento". Ciao |
|