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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
03-04-2007, 14.47.31 | #5 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Genitori
Citazione:
Non amo criticare, e sicuramente non sono all'altezza di giudicare nessuno. Se pure ne fossi all'altezza, non mi permetterei di esprimere un parere sulla scorta degli elementi che ci racconti. Ma così, "a pelle" come si dice ora, credo che se fossi uno dei tuoi genitori, avrei le loro stesse preoccupazioni, identiche ansie, pari convincimenti. Scusa se lo dico (la brutalità nella franchezza è una delle mie caratteristiche più aspre) ma ti vedo proprio come una bambina indifesa, che vuole si, la libertà che le compete, ma è lontanissima da essere matura abbastanza per poterla gestire fuori delle "mura del clan". Un'affettuoso abbraccio di solidarietà da parte mia a mamma e papà, mi sento di mandarti, anche perché forse sei più vicina all'età dei miei nipoti che a quella dei miei figli, ed a te una sola parola: non li sottovalutare quei vecchiacci obsoleti; tu sei tutto il significato della loro vita!. Se fallisci tu non muoiono solo d'infarto... che in fondo è una bella morte, ma falliscono prima loro, ed in modo definitivo! |
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04-04-2007, 15.22.03 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 03-04-2007
Messaggi: 5
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Riferimento: Genitori
beh...penso che di situazioni come le tue ce ne siano tante tante!!in un certo senso è normale che siano preoccupati, e anche noi vogliamo che lo siano!! ma a volte diventano troppo oppressivi...e questo non è giusto
il consiglio che posso darti è quello di parlargli...spiegare quello che pensi...fargli capire le tue intenzioni...inoltre chiedigli perchè non si fidano di te. Non possono impedirti di fare errori, sbagliare è una cosa normale, poi molte volte si impara dagli errori, ma bisognerebbe cercare di capire da soli dov'è lo sbaglio e non lasciarselo dire da qualcun'altro. La testa te l'hanno fatta e devono anche lasciartela usare...sei te che devi scelgliere la tua vita e non loro... inoltre se sei così è perchè loro ti hanno "tirata sù" in questo modo,e dovrebbero andarne fieri. ti ripeto la cosa migliore è discuterne con loro. Ognono di noi vuole la propria libertà ma allo stesso tempo non vuole sentirsi escuso, quindi anche per loro è difficile scegliere che strada prendere, ...a questo punto te dirai che c'è una via di mezzo...ma anche quella non è così semplice. spiegagli che vuoi prendere delle scelte da sola...e che sai riconoscere una cosa giusta da una sbagliata perchè loro te l'hanno insegnato in questi anni. la verità è che la vita va avanti e te sei cresciuta ma loro non vogliono ammetterlo... |
04-09-2007, 11.54.21 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
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Genitori: schemi ereditari
Mia madre dice spesso che ha cercato di impostare la sua genitorialità basandosi soprattutto sull'antitesi rispetto all'educazione ricevuta da sua madre, dice di essersi sentita fortemente limitata in ogni sua scelta, molto condizionata in ogni suo agire, crede di aver ricevuto un' educazione castrante, unica femmina dopo 4 maschi. Ho conosciuto mia nonna imprenditrice di inizio secolo, in età ormai avanzata, ne ho apprezzato il coraggio, la forza e l'intraprendenza, non mi ha mai accarezzata, nonostante abbia passato tanti anni della mia infanzia con lei. Negli attimi di incoscienza prima che morisse, sussurrava: la bambina, la bambina, non fate cadere la bambina. Si riferiva a me, erano timori che aveva tenuto da qualche parte nella sua mente per venti anni e che fuoriuscirono in quel momento così particolare.
Mia madre dice di essere stata soprattutto una con la quale si poteva parlare, per la quale non si doveva nutrire il timore di confrontarsi, dice che è riuscita a lasciar libere le sue figlie anche di sbagliare. Nella realtà delle cose, sovrapponendo le due figure una sull'altra la sua immagine combacia spesso con quella della nonna, forza, carattere, coraggio si, ma anche un pò di egoismo, che nella nonna da nipote non avevo rinvenuto, ma i cui prodromi è plausibile ci siano stati. Non ricordo carezze, non ricordo un buon dialogo non verbale con mia madre, ricordo invece alcune rigidità che oggi da genitore trovo inspiegabili. Sono un genitore che ha teso ad esercitare una accentuata funzione di controllo, ad avere continuamente il polso della situazione, mio figlio ha solo cinque anni ma riguardando a ritroso questi pochi anni, mi ricordo sempre impegnatissima a che tutto rientrasse negli schemi che ritenevo opportuni. I ritimi della sua vita scanditi da quanto ritenevo andasse fatto, pappe, bagnetti, ninne, giochi, far rientrare tutto in schemi rigidi mi serviva a tenere tutto sotto controllo. Si ha bisogno di esercitare una funzione di controllo quando non si "sente"? Di "possedere" gli strumenti perchè non si sente di riuscire a gestire le cose in maniera più istintiva, più naturale? Io credo di aver avuto una buona qualità di scambi non verbali con mio figlio, viene naturale sia a lui che a me abbracciarci, accarezzarci, giocare con il corpo dell’altro e sentirlo come una prolunga del proprio essere. Mi sono accorta però di essere molto simile, nei difetti allo schema di mia madre, sono stata per certi versi egoista, per certi versi rigida, simile. Secondo me lo schema genitoriale è in gran parte ereditario, ci si riesce ad affrancare solo per alcuni aspetti, ma sostanzialmente si ereditano le dinamiche e le si perpetrano solo con lievi modifiche. Per essere pienamente se stessi, per riuscire ad affrancarsi totalmente, bisogna riconoscere, capire e perdonare le tare a monte e lavorare duramente per cercare di non inserire il “pilota automatico”, ma guidare a vista. C’è qualcuno che crede di aver ereditato schemi che ha perpetrato? Che figli eravate e che genitori siete? E soprattutto, c’è qualcuno che si è accorto della ripetizione di errori ereditati ed ha trovato una dinamica funzionale per evitare di perpetrarli? |
04-09-2007, 18.50.27 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 35
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Riferimento: Genitori
Cara Darkina, capisco alla perfezione il tuo problema: infatti anche io, con 16 anni, lo vivo appieno, nonostante entrambi i miei sappiano che loro figlia è una ragazza "modello", pulita da fumo, alcol e canne.
Sappi però una cosa... quello che tu sei oggi, cioè una ragazza retta, intelligente, diligente e non una depravata bevitrice o fumatrice o drogata che sia, lo devi a quello che loro sono stati fino ad adesso, e a quello che sono ancora. Loro sono sempre stati così ed è così che ti hanno educata e tu sei cresciuta in modo giusto e corretto. Ora naturalmente tu sei maturata, hai le potenzialità e sai benissimo di poter guardare sulla tua vita da sola, e il fatto che loro continuino ad essere i genitori di sempre, posso capirlo, risulta decisamente pesante, ma non lo fanno con cattiveria, cerca di capirli . Piuttosto dovresti parlare loro chiaramente...chiedigli che razza di figlia hanno cresciuto se secondo loro non è in grado di discernere un comportamento morale da un comportamento depravato. Chiedigli se secondo loro il loro compito di educazione nei tuoi confronti è stato svolto correttamente: se così è allora non c'è motivo che essi si preoccupino per te, visto che sei stata cresciuta ed educata più che bene. Spiegagli inoltre che così facendo non fanno il tuo bene, anzi, ti senti soffocata e ti senti un'inetta ai loro occhi, come se non fossi mai abbastanza grande per loro. Devi dire loro tutto, tutto, tutto, anche che continuando così si fanno odiare. E se non lo capiranno tu vai per la tua strada, gliel'hai spiegato con le buone parole, non capiscono? Lo dimostrerai con i fatti. Anche uscendo la sera, anche facendo tutto, sarai sempre la loro figlia provetta. Forse la smetteranno, altrimenti se continuano tu fatti uscire le loro raccomandazioni dalle orecchie e guardali con tenerezza...si preoccupano ancora per te come se fossi una bambina che carrrrini . Comunque, su una cosa sei totalmente in torto, senza transigere: tu odi i tuoi? Complimenti, odi i tuoi e, come hai detto, non te ne frega più niente di loro solamente perchè a loro frega ancora tantissimo di te, perchè loro ancora ti vogliono troppo bene. Perchè come detto, non sono oppressivi per sport, ma perchè ti vogliono un mondo di bene, altrimenti ti avrebbero lasciata magari in mezzo alla strada anni fa. E in questo caso, mi pare giusto fartelo notare, stai rispondendo ad un atto di amore con odio. Giudica tu. Loro non sono gli unici ad essere in torto, ma neanche tu hai tanto ragione se cadi in questo sentimento. Alla prossima =). |
04-09-2007, 20.38.53 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Genitori
Cara Darkina,
con mio figlio che ha sedici anni mi comporto esattamente come i tuoi con te. Primo perchè lo adoro. Secondo perchè lo ritengo così tanto bravo ragazzo... da saperlo AUTOMATICAMENTE non pronto a cogliere mille perfidie, alcune delle quali LETALI (moralmente o materialmente) che il mondo potrebbe somministrargli e lui - oggi - bere... persino ringraziando. L'esperienza ha un suo indiscutibile valore (quella fatta di prima mano), ma ce ne sono alcune senza ritorno. E qualunque Genitore soffre a saperne il figlio anche semplice spettatore. Figurati il terrore di immaginarlo protagonista. C'è un margine di sprovvedutezza in ognuno di noi e a qualunque età, ma non dovremo dimostrare che a dieci anni si è consapevoli di più cose che a due anni, e che a venti lo si è più che a dieci; e siccome vale sempre, chi ha quarant'anni già muore ogni volta che ti immagina protagonista di film horror che lui ha già visto, MA TU NO. E fa semplicemnete di tutto per preservarti, sperando che quei film tu possa vederli seduta in poltrona piuttosto che diventandone malaugurata protagonista. Da figlia, infatti, mi è capitato più volte di chiedermi (con un po' di dispiacere)a cosa pensassero i miei genitori (anzichè pensare a me)... quando erano tranquilli sapendomi in viaggio da neopatentata, oppure "in giro" con amici di cui non sapevano nulla.... Non so e potrei sbagliare... ma mi sento certa che se avessi avuto genitori come i tuoi (e come me) ... per tutto il resto della vita mi sarei sentita più ricca e più forte. Ti auguro sinceramente di riflettere e, come già detto, di non ricambiare l'amore (di cui potrebbero al massimo essere sbagliate le forme), con poverissimo odio (sempre sbagliato e misero nella sostanza). |
04-09-2007, 21.43.11 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 211
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Riferimento: Genitori
Ohibò e i genitori in questa discussione non si fanno sentire?
Qui c'è una e più di una giovane che forse chiede anche di parlare con dei genitori (ovviamente non i suoi) Io sono mamma di un bimbo di ormai 5 anni e ne ho 29. Direi che ho una buona media per vedere entrambi gli aspetti della faccenda. Come dice la mamma del ragazzo di Jade_de_Montaigne capirete quando toccherà fare a voi i genitori.Lo so che è una palla quando lo si dice, anche a me lo hanno stradetto eppure posso arrivare ad affermare che è una delle poche Verità della vita. Semplicemente perchè in quel momento "camminate con i mocassini di un'altro". Ieri mio figlio doveva fare la pipì ed eravamo sotto al mio ufficio. Gli ho dato il permesso di salire da solo al secondo piano usando le scale. I 5 minuti più lunghi della mia vita. e quelli dove mi sono sentita più orgogliosa per me e per mio figlio. Purtroppo i genitori sarebbero apprensivi comunque, figuriamoci in un'epoca in cui i media ci bombardano con omicidi, stupri, sevizie e rapimenti! Io ho fatto cose all' insaputa dei miei genitori che se le sapessero morirebbero adesso di infarto. E oggi li capisco. Così come capisco il desiderio di libertà. A 19 anni me ne sono andata di casa a convivere con un tipo che i miei non avevano mai visto nè conosciuto. Lotatte per la vostra indipendenza è giusto, ma ogni volta ricordatevi che ci sono persone che darebbero letteralmente la vita per salvarvi e prima di mettervi in situazioni potenzialmente di pericolo persateci 2 volte. A un genitore che perde un figlio, specialmente se l'unico, gli si spezza letteralmente i cuore. Provate a immedesimarvi. Avete cresciuto dentro di voi un piccolo alieno bastardo che vi ha fatto passare 9 mesi tra visite mediche, nausea, gonfiori e vi ha fatto assomigliare a una mongolfiera. Dopodichè è diventato un urlatore specializzato che vi ha usato come vacca da latte per 3 mesi. Poi vi ha vomitato addosso. Poi ha avuto la gastrointerite. Poi ha messo i denti. Poi la varicella. Poi "voglio quello". Poi.... Non vi seccherebbe avere fatto tutta quella fatica per vederlo scamazzato il sabato sera? |