"La profondità va nascosta.Dove?In superficie."
(Hugo von Hoffmanstahl)
Penso che tu conosca questo aforisma,che io (che in genere non amo gli aforismi,quasi sempre "parziali" e "parziari",proprio al fine di realizzare quello che aspirano ad essere:un lapidario coup de theatre)amo moltissimo,e che il tuo ultimo post mi ha immediatamente richiamato alla memoria.
Vivere "lievemente"è il massimo grado di saggezza cui si possa aspirare.
Ma non si può giungervi senza aver valicato le colonne d'Ercole della disperazione più assoluta e radicale...l'unica scuola in grado di insegnare che nulla è meno profondo (e,anzi,fortemente irritante nelle sue compiaciute fumisterie)di quello che ordinariamente si intende per "profondità".
Sincerità.
Beh,nessuno può sopportare "troppa" realtà.
"Troppa" realtà uccide,chiunque.
Di conseguenza,un buon margine di ipocrisia è stato imbellettato e promosso al rango di buone maniere,civiltà,educazione.
La tragedia (o la farsa) è che noi abbiamo bisogno più di menzogne,che di sincerità.
Mentre la realtà sta sotto gli occhi,in maniera oggettivamente e brutalmente univoca,a chiunque abbia la forza e l'onestà di guardarla in faccia senza infingimenti,al contrario la Menzogna si sventaglia in tutta una serie di coloratissime,e appunto molteplici,alternative...I seducenti arabeschi del velo di Maya,direi...
Se io comunque avessi la possibilità di conoscere quello che di me pensano le persone a cui tengo davvero...non lo vorrei sapere.
Preferisco tenermi strette quelle che,forse,sono solo mie illusioni...O,meglio,il velo di Maya su misura per me...!
Ciao.