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05-12-2006, 11.56.50 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Il paradosso della conferma
Citazione:
Anch'io, rubin, avevo preso in considerazione la tua proposta per uscire dal paradosso, ma subito dopo l'ho dovuta abbandonare. Questi, secondo me, sono le difficoltà che la tua proposta incontra. 1) Devi considere che l'induzione è un tipo di ragionamento, e come tale deve essere usabile dall'uomo/umanoide in modo proficuo. Se tu dovessi costruire un sistema di intelligenza artificiale, per controllare la validità induttiva delle generalizzazioni su x, lo istruesti a reagire agli x, oppure a tutto ciò che non è x? Cioè, per confermare/disconfermare la generalizzazione sui corvi, lo faresti reagiere ad ogni oggetto che non è un corvo e che non è nero? E' una strada praticabile? 2) E se gli oggetti sono infiniti? Il tuo ragionamento non funziona molto. D'altro canto gli oggetti non neri che non sono corvi ce ne sono a bizzeffe, diciamo un numero inimmaginabile, quindi quando vedo qualcosa che non è un corvo e non è nero, la conferma che do alla generalizzazione sui corvi è tendente a zero. 3) Consideriamo il caso in cui io abbia di fronte a me un'automobile rossa. Il mio ipotetico sistema di AI come considera la faccenda? Questo fatto lo conta come un unico caso di conferma, cioè lui fa il seguente ragionamento "l'auto è rossa, quindi ho confermato che i corvi sono neri"? Oppure "l'auto è rossa, la porta dell'auto è rossa, il vetro è trasparente, il volante è marrone, i pulsanti della radio sono viola, le luci sono bianche, quel cm quadrato di telaio è verde, quel graffio è bianco, etc., etc.?". Cioè come suddivide gli oggetti del mondo? 4) Ogni osservazione che facciamo "osservo una sedia marrone", essa sta disconfermando un'infinità di enunciati che non centrano assolutamente nulla con le sedie. Ragioniamo su questo: è desiderabile/usabile un ragionamento che fa questo?! Quest'ultimo problema credo che confutino definitivamente la tua soluzione: 5) Prendiamo "tutti i campioni di ferro fondono a 1535°C". Ora questo enunciato è logicamente equivalente a "tutti i campioni che non fondono a 1535°C, non sono ferro". Quindi se noi osserviamo che il piombo (il non-ferro) fonde a 327,46°C (il non-1535°C), noi stiamo confermando che il piombo fonde a 1535°C Questo è chiaramente una riduzione ad assurdo della tua tesi: né il nostro modo di ragionare comune né la scienza potrà mai accettare questo tipo di inferenze, altrimenti si caderebbe nell'anarchia. epicurus |
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05-12-2006, 11.57.48 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Il paradosso della conferma
Non si potrebbe concludere che il terzo criterio è incompleto?
La legge convertita, diventa un'altra, diventa: "ogni oggetto colorato non è un corvo" Il terzio criterio, riferito a questa legge, è esatto; ma qui P1 è diverso dal P1 della legge di partenza. Prima P1 era x è corvo. Ora è x é oggetto colorato. Anche qui il terzo criterio è valido: infatti se x non è colorato non ci interessa, dal momento che devo confermare che ogni x colorato non è corvo. Credo che nella conversione, la molteplicità logica (quantità di informazione) non cambia, ma il nesso di implicazione sì; infatti adesso si cercano x colorate che siano non corvi. Non si può semplicemente denunciare l'incompletezza del terzo criterio? Infatti, x non è un corvo, è irrilevante; ma se x non è un corvo, e non è nero è rilevante in quanto non falsificazione. |
05-12-2006, 13.21.12 | #9 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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l'induzione per Dewey
senz'altro epicurus, questo tipo di induzione, sia pure in linea di principio logicamente coerente, è impraticabile e indesiderabile.
L'intelligenza di una soluzione si misura anche nella facilità di giungere al risultato, e quel tipo di induzione è esageratamente dispersiva, e anche, come dici tu, concretamente irrealizzabile data l'impossibilità di enumerare tutte le cose del mondo!! Cambiando un attimo discorso, ma restando nell'ambito dell'induzione, riporto la concezione dell'induzione, originale e brillante, di Dewey, che la riqualifica come efficace metodo di conoscenza scientifica, contro le posizioni di quegli autori che la vorrebbero scientificamente inutile, e che la basano sull'enumerazione (ipotesi: tutti i cigni sono bianchi. Verifica: vado a controllare tutti i cigni). No, per Dewey l'induzione non si basa sull'enumerazione, ma sulla tipizzazione: l’induzione generalizza a tutti i casi di una stessa specie quanto osservato riguardo alcuni casi di quella specie: nel momento in cui una proprietà è riconosciuta specifica di una specie, è logico estenderla a tutti i membri di una specie. Le procedure di induzione sono quindi quelle procedure che consentono di determinare che una proprietà è caratteristica di una specie, cioè quelle procedure che sono tese a ‘tipicizzare’ quanto osservato in singoli casi, per poi poter generalizzare a tutte le specie di quella tipologia. L’induzione non ha quindi a che fare con enumerazioni di casi, ma solo con un caso, e con il riconoscimento di quel caso come tipico, come modello, come caso esemplare della specie cui appartiene. |
05-12-2006, 14.06.28 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Il paradosso della conferma
Citazione:
Non hai capito l'esempio in sè o la relazione che ha con il paradosso che hai riportato? Perchè se è per il mio esempio non c'è nulla di più semplice. |
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