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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
18-10-2006, 19.41.00 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: ateismo e bene - religione e bene.
Citazione:
vedo che te lo ha già scritto anche Patri15 ma pensavo proprio la stessa cosa, prima di collegarmi. Pensavo ad un proverbio che avevo letto da ragazzo e che diceva più o meno così: - se fai il bene e ti aspetti la gratitudine non sei un benefattore ma un commerciante – Ecco…la tua idea che l’ateo non ha incentivo a fare il bene perché se compie il bene nessun buono ci sarà ad accoglierlo nel suo mondo, se compie il male, nessuna giustizia mai lo punirà mi sembra un po’ su questa linea. L’amore, che dovrebbe rappresentare la massima spinta al bene, dovrebbe nascere “dall’eccedenza di pienezza”, (la definizione non è mia…… è presa in prestito). Una pienezza, che per sua stessa definizione, chiede di profondersi e di irradiarsi sugli altri. Ed io credo che quella pienezza sia una conquista del nostro spirito accessibile a tutti, indipendentemente da Dio. |
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18-10-2006, 20.52.32 | #13 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 176
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Riferimento: ateismo e bene - religione e bene.
Citazione:
me l'aspettavo una critica del genere anche perchè cerco sempre di essere il più conciso possibile nelle mie risposte per non appesantire il dialogo, ma evidententemente ciò lascia spazio a facili crepe...comunque : -) no, il bene non può essere oggetto di salario con la gratifica : la gratifica è una conseguenza della ns buona volontà, non può e non deve esserne il fine ! Permetti che se ho condotto una vita onesta, alla fine dei miei giorni terreni mi ritrovi con i miei simili, oppure devo rivivere dolore, ingiustizia, malattia...insomma tutto ciò che non è vita ? Chi lavora bene, lavora per amore dell'opera che produce, ma poi ha diritto anche ad un salario per "vivere" o meglio "che gli permetta di sentirsi vivo", o no ? -) Chi evita il male per paura della punizione ha ancora molta strada da fare nella vita : in questo sono d'accordo con te : è un'opportunista ! Citazione:
Sono d'accordissimo con te, ma a questo punto, implicitamente, credi nell'esistenza di Dio, perchè hai seguito una manifestazione interna che non proviene dalla tua ragione o da un tuo calcolo, ma da qualche cosa di inspiegabile ! E allora, come disse giustamente Socrate : "Si può credere nell'equitazione, senza credere nell'esistenza dei cavalli ? Si può credere nelle manifestazioni divine, senza credere implicitamente negli Dei ?" (Apologia) E non venirmi a dire che l'amore è ragione ! Citazione:
Suvvia Patri, neanche tu credi in quello che hai scritto : a te proprio non interessa vivere una vera vita ? Che sia anche eterna perchè non ha senso la perfezione in un contesto temporale ? Non ci credo ! x VanLag : Credo di aver indirettamente risposto anche a te. Confermo che nemmeno a me piacciono i commerci, ma se faccio del bene a qualcuno è giusto aspettarmi un po' di bene come ritorno ? O conosci qualcuno a cui il bene piaccia solo donarlo e non riceverlo ? Attenzione : ho detto "aspettarmi" non "pretendere" o "esigere" ! Per quanto concerne : Citazione:
Non mi mettere in bocca parole che non ho detto : io detto che "L'ateo non è cattivo, ma se compie il bene è incoerente" perchè seguendo il cuore, che non è ragione, implicitamente crede in Dio, e ti dirò di più: ben venga ! E' meglio un ateo buono e incoerente col suo ateismo, che un malvagio fedele al male ! Ti saluto calorosamente, ciao ! |
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18-10-2006, 21.01.38 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 176
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Riferimento: ateismo e bene - religione e bene.
Citazione:
Ad ognuno il suo mondo ! Non posso ragionevolemente convincerti perchè non ho le prove di ciò che dico, è ovvio ! Ma anche tu non hai le prove per dimostrarmi il contrario ! Quindi entrambi dobbiamo vivere nel dubbio ! Per quanto riguarda il discorso del dolore, è un discorso a parte : è meglio postare un suo thread, non credi ? Ciao. |
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19-10-2006, 16.31.35 | #15 | ||||
Ospite
Data registrazione: 17-10-2006
Messaggi: 6
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Riferimento: ateismo e bene - religione e bene.
Citazione:
Secondo quella cattolica, che è in fin dei conti l'unica con cui mi debbo confrontare nel quotidiano. Ma non solo. Dio non rappresenta solo una soluzione teoretica al mistero del mondo, ma insieme ed inseparabilmente a ciò un metro prescrittivo da un punto di vista etico. O almeno, lo è il dio cristiano, giudice trascendente della condotta umana. Lo è per i cristiani(sembra che tu attribuisca a me un pensiero che nego in ogni mio post...). Citazione:
Non mi risulta che DIO SI/DIO NO sia l'unico tema etico di rilevante interesse nel mondo contemporaneo. Questioni cruciali che partono dall'uomo, dall'eutanasia all'aborto, vanno ben oltre la polarizzazione tra atei e credenti. Ma poco spazio rimane se il dubbio scettico del pensiero contemporaneo viene bollato come: Citazione:
Citazione:
Un pensiero presuntuoso da cui l'uomo, consapevole della propria fnitezza, cerca di liberarsi senza uscire da questo suo status ontologico. In fondo si tratta di dare un senso al dialogo interculturale che, altrimenti, sembrerebbe per ogni fede un "gesto di tolleranza" più che una reale protensione verso una verità condivisa. |
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20-10-2006, 16.26.09 | #16 | |
Ospite
Data registrazione: 17-10-2006
Messaggi: 6
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Riferimento: ateismo e bene - religione e bene.
Citazione:
No, non credo. Il dolore rientra nel discorso del bene, che è il tema della discussione parallelamente alla religione. La pretesa di liberarsi dal male del mondo è un tema strettamente connesso alla religione, e per un ateo non basta dire "non credo in dio", ma evidentemente "ho una visione strutturalmente differente" della vita. La concezione del dolore rientra in modo molto pregnante in questa differenza valoriale, ed è uno dei motivi per cui ho ritenuto insufficiente distinguere il pensiero fra ateo e fideistico. Per quanto riguarda la pari dignità delle nostre posizioni, non c'è dubbio, hai ragione! Ma mettendole a confronto mi sembra che la mia sia aperta ad essere integrata e non pretenda di rappresentare da sola la verità, la tua si ponga in un confronto con la sola pretesa di persuasione e con una impermeabilità di fondo che è tipica di tutti i ragionamenti ortodossi. |
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