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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
09-10-2006, 23.30.54 | #13 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-05-2005
Messaggi: 329
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Riferimento: Dopo il canto del gallo
certo vi è da dire che ciò che è avvenuto nasce sempre da quei pochi imam che hanno interesse a smuovere certe popolazioni islamiche contro l'occidente e la Chiesa, il cristianesimo in particolare. E' anche vero che non esiste, mai è esistito un islam moderato proprio perchè non è contemplato in quel libro scritto dal guerriero e guerrafondaio Maometto. Maometto che fra l'altro per avere un egual comunità simile a quella ebraica e cristiana in quel dell'arabia Saudita cambiò la parola greca del Consolatore, lo Spirito promesso da Gesù agli apostoli (chiesa) in "Lodatissimo" cosi da divenire egli stesso la promessa. Certo è inutile far rilevare la contraddizione di questi esaltati e aggiunerei, assassini già delle proprie donne ; ovvero se dici che sono violento, che faccio la guerra...ti ammazzo, perchè non lo sono e se lo sono e so di esserlo, nessuno deve ricordarmelo; comunque è contemplato il sangue! ma non è forse piu ipocrita l'occidente, non tanto per non aver difeso il Papa, ci mancherebbe, sotto la Croce mi sembra ci fossero solo Maria e l'apostolo anche perchè "le fiamme dell' inferno ( islam tra cui) non prevarranno contro di essa) , ma specialmente per quelli che, non potendo vedere la Chiesa la difendono quando non possono vedere ciò che , non essendo "di casa", è un pericolo reale.
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15-10-2006, 11.57.57 | #14 |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
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contro il falso cristianesimo ateizzante e moralizzatore
la viandante scrive:
Ora per la civiltà dobbiamo sicuramente ringraziare l’illuminismo se questo e’ stato possibile, altrimenti, fosse stato per la Chiesa di Roma saremmo agli stessi livelli dell’Islam. -------- La viandante da’ per assodato che valori quali la liberta’ ,l’uguaglianza e la fraternita’ fra gli uomini si siano propagati in occidente grazie alle razionali e illuminate intelligenze di qualche manipolo di borghesi benpensanti;…scordando il vero substrato filosofico e culturale dentro al quale l’illuminismo ed il romanticismo posero le loro radici in Europa… ragione illuminista e sentimento romantico sono frutti maturi ,e ormai marciti e decaduti, della stessa rigogliosa pianta del Cristianesimo. Cio’ che e’ sbagliato fare, e’ tentare di astrarre questi valori al di fuori del Cristianesimo, attribuire alla natura dell’uomo cio’ che in realta’ appartiene solo ad una visione religiosa del mondo (quella Cristiana) e universalizzare questa visione spacciandola per conquista assoluta della ragione umana, e’ un’operazione ancor piu’ integralista e intransigente di quella che ha tentato giustamente ,secondo il proprio punto di vista , di fare il Papa . Cio’ che il resto delle culture rimprovera a quella occidentale non e’ di credere a dei valori religiosi e di proporli ,ma e’ di far passare per laicamente, “ateisticamente” e universalmente vero, a prescindere da qualsiasi credo religioso, cio’ che e’ vero solo per la sensibilita’ cristiana . Ahmadinejad e’ molto piu’ rispettoso verso una figura religiosa e cristallina che difende e propugna senza maschera alcuna la propria fede, piuttosto che verso coloro che ciecamente e falsamente inculcano negli altri il proprio credo spacciandolo per l’unico terreno comune ,possibile e universale della ragione umana. Che uomini e donne siano stati creati come una sola carne e che debbano avere pari dignita’, che tutti debbano essere fratelli, che il prossimo nostro debba essere amato come fosse Dio, che la sofferenza dei poveri e dei derelitti sia di monito alla felicita’ terrena dei ricchi e dei potenti…che salvezza gia’ in questa vita dipenda dal nostro interesse verso i piu’ deboli…etc..sono tutte interpretazioni e visioni cristianizzate della vita umana che non sempre trovano conordi i popoli di altre culture e sensibilita’; queste culture possono certo accettare di ascoltare le parole e le invettive di un Papa credente, ma non quelle di una viandante non credente che pretende di assolutizzare i propri valori religiosi spacciandoli per universalmente veri. Saluti a Tutti |
16-10-2006, 09.11.27 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-08-2006
Messaggi: 48
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Riferimento: Dopo il canto del gallo
Penso che la più alta forma di convincimento che l’uomo abbia in mente (come esso s’è andato evolvendo dall’animale in decine di migliaia d’anni) oltre cui non c’è altro per lui se non darsi la morte, beh sia il suo atto di fede se ne è capace!… La fede è la vetta più alta che può toccare della sua verità o – se si vuole – il fondo del pozzo dove guarda le madri in faccia e aspetta la trascendenza.
Il percorso verso la fede non è di tutti. E quelli che avvertono di non esserne capaci soffrono d’un dolore sottile, persistente… Il quale, ignorato da chi non crede in nessun atto di fede, è capito/non più condiviso, ovvero capito da una distanza ragionevole di sicurezza da chi ha fede, l’ha trovata, è riuscito a venir fuori dal suo grigiore insopportabile. Penso che l’uomo comune parta (come ho già detto rispondendo – mi sembra – ad epicurus in questo Forum) dalle sue esperienze sensoriali, strada facendo le elabori razionalizzandole, e finisca con l’abbracciare o adirarsi in atti sentimentali di varia sfumatura verso quello cui è riuscito a dare un significato di ragionevolezza o di irragionevolezza. Questa è la strada più semplice, battuta dai più, che fa penare e gioire quotidianamente (terrenamente per così dire) per la quale masse di gente seguitano a costruire con sufficienza la propria società. Ma si affianca da sempre all’uomo comune l’uomo eccezionale. E la sua strada è sicuramente più difficile. Egli parte come ogni altro da esperienze sensoriali, filtrandole però attraverso una sensibilità che le acuisce: quest’uomo non ascolta|non vede|non tocca come gli altri, ma le sue percezioni sono più acute, più vivide, più assordanti. Così che anche il suo pensiero razionale si arroventa/s’intriga, può diventare frenetico o indurirsi come un sasso. Finché sfonda e travolge il vivere quieto/relativamente quieto che i potenti del mondo, in genere, ci omologano e ci somministrano. Tra il sentimentale comune finanche passionale e il Fedele d’Amore per dirla con Dante (colui che ha sicura fede è fedele con la morte/oltre la morte) c’è poca differenza esteriore trattandosi di uomini, ma molta interiore. Ora potremmo convenire tutti che l’uomo sentimentale è preferibile al fideista, è credibile/ci si può fidare, costituisce in effetti il grande corpo della società. Ma dell’uomo fideista no: temibile/imprevedibile, radicalizza, esaspera, stravolge, forsennato negli abbracci come nel disprezzo, quasi perennemente in orgasmo/quasi perennemente in guerra… (A me sembra di capire che voglia quasi difendersi a ogni istante dalla pazzia.) Certo!… Anche chi ha sentimenti s’infuria e combatte, e colpisce/sa colpire ma prevalentemente da posizioni di difesa. Mentre colui che ha fede uccide/è pronto ad uccidere, sa uccidersi perfino in nome della sua fede. Se prendo in questo Forum un mazzo di buoni ‘credenti’ abituali, racimolo espressioni del tipo: “per i pochi liberi cervelli non consegnati all'ammasso delle giuste opportunità e del migliore dei mondi possibili… dal sentimento ancora forte di pretesa a difendere la persona del Santo Padre” (Weyl); “non sopporto questo modo ignobile di tutto il mondo occidentale nel nascondere la testa di fronte a una posizione legittima del Papa” (Sorel); “nessuna violenza può trovare giustificazione nel nome di Dio” (dana); ”per conoscere davvero com'è un popolo o una religione è necessario con fede e coraggio usare toni duri” (nevelsole); “sono inorridito per ciò che sta accadendo nel mondo mussulmano moderato e sempre che esista” (Aristippo); “poco importa se gli imam ci insultano… se ne facciamo una questione di orgoglio non se ne viene fuori: l'unica strada è quella della comunicazione… una posizione del cristianesimo superiore all'islam impedisce il dialogo” (odissea); “pace, amore, dialogo, fratellanza… la buona volontà di TUTTI!” (Tommy2005); “è anche vero che non è mai esistito un islam moderato perchè non contemplato dal guerriero/guerrafondaio Maometto” (joannes); “ragione illuminista e sentimento romantico sono frutti maturi marciti/decaduti della rigogliosa pianta del Cristianesimo” (and1972rea)… E ne potrei trovare centomila di simili tra le pieghe delle emittenti, dei giornali e di internet. Ma tutti – questo il punto – tiepidi/infervorati, interlocutori/circostanziati, proclamatori tanto per esprimersi e perfino maledettamente irritati nei fatti – ammettiamolo… Ma sentimentali/irriducibilmente sentimentali! Chi più/chi meno, chi nel peggio/chi nel meglio, chi per ora/chi per sempre… Insomma definisco questa modalità del credere – anodina – della normalità, della quotidianità, della mediocrità. Le strade più semplici – come ho detto sopra –sono le più battute e mai smentiscono l’uomo comune e tiepidamente costruttivo. Una fede (non mi riferisco a chi gestisce/manovra una fede, ché notoriamente gli uomini di potere non hanno fede o hanno finito col perderla) o si lascia vivere indisturbata o si argina/si combatte se diviene aggressiva. Altrimenti se ne è soverchiati, assimilati fatalmente, prima o poi. E questo penso (e temo - tutto considerato) che sia il destino del cristianesimo di fronte all’Islam in questo Terzo Millennio. TRIS |