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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
15-09-2006, 08.59.27 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
Citazione:
Non credo di essere in grado di giudicare il papa...come non credo di essere in grado di giudicare nessun'altra persona. Ho espresso un mio punto di vista su una persona che si arroga il diritto di essere testimonianza di dio in terra...e questo mi fa solo un pò sorridere...nulla di più. Quando poi mi si dice che dio vuole che usiamo la ragione credo che il miglior modo per combattere una affermazione come questa sia usare la massima indifferenza nei confronti di chi la pronuncia. Arrivare a denigrare il messaggio evangelico sarebbe un pò troppo...non penso meriti tanto. |
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15-09-2006, 09.02.22 | #13 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
La laicità in un paese e’ necessaria alla sopravvivenza stessa della religione.
Permette infatti la pacifica convivenza evitando che la religione o l’ateismo prevarichino l’uno o l’altro. La realta’ trascendentale e’ per sua definizione trascendente, e’ altro dall’uomo, mentre le regole che devono stare alla base della societa’ devono occuparsi dell’uomo. Se prendiamo come reale un dogma, ad esempio che la volonta’ di dio esista davvero, nella rappresentazione in terra nella figura del papa allora anche la transustanziazione deve sottostare alle regole civili. Se crediamo ad esempio che l’ostia sia carne umana nel momento in cui si mangia allora bisognerebbe razionalmente abolire questo uso, perche’ la legge italiana vieta il cannibalismo, ma credo anche quella di dio. (oh mamma ma nella bibbia c‘e‘ scritto il divieto di mangiare carne umana?) Ecco perche’ certe cose devono restare nell’ambito della fede, mentre quelle reali devono occuparsi della realta’ umana. Ratzinger sembra non rendersi conto che nelle sue esternazioni rivendica cose fuori dalla realtà. In questi ultimi giorni ha ricevuto le critiche dalle parti piu’ disparate. Ha esordito con “l‘occidente senza dio col suo dileggio del sacro spaventa l‘islam”, dimenticando che e’ stato proprio un giornale dell’opus dei a pubblicare certe vignette satiriche. Poi e’ stata invece la volta delle guerre in nome di dio, e giustamente certe comunita’ islamiche hanno ritenuto di fargli sapere che col passato che ha la chiesa non puo’ dare lezioni a nessuno. Quando parlo’ ad Auschwitz dimentico’ di chiedere perdono tanto per conto della chiesa imputando alle ideologie religiose pagane il tutto, tanto per conto del partito nazista di cui lui stesso ha fatto parte in gioventù. Naturalmente questo ha irritato tanto le comunita’ ebraiche, ma anche le associazioni omosessuali, visto che i gay sterminati nessuno si e’ preso la briga di menzionarli. Ma quello che e’ veramente irritante e’ il suo ritenere che l’occidente debba ritornare ad avere il “timore di dio”. Che se si razionalizza meglio, essendo la chiesa vicaria di dio in terra, essendo l’espressione della sua volonta’, significa timore della chiesa. Obbedienza cieca e ossequiosa. Insomma in questi giorni davvero il papa ha superato se stesso, se a questo uniamo anche che tempo fa ha espressamente dichiarato che e’ Roma che deve mettersi a capo del mondo, …. Ehm ehm … |
17-09-2006, 15.54.25 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 13-09-2006
Messaggi: 13
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Schiarisco le idee.
Per Vanlag.
1 Durante il periodo comunista russo l'Europa dell'Est è stata molto influenzata dal governo rosso; segni di intolleranza verso religiosi ve ne furono e sono documentati. 2. Tu scrivevi: Una persona seria come Ratzinger non avrebbe mai indicato nell’eredità del pensiero laico, lasciata dal comunismo, «il cui fallimento viene riconosciuto da tutti, con i vecchi comunisti che senza battere ciglio si sono trasformati in neoliberali» come «La vera catastrofe» che «non è di natura economica, e risiede (invece) nella desertificazione delle anime, nella distruzione della coscienza morale». ---> Ora, io credo che messa così, io comprendo che il Papa si riferiva alla desertificazione delle anime nei paesi di influenza del comunismo; se poi nelle altre parti del libro abbia parlato della dissoluzione dell'essenza europea questo è un altro discorso. (o comunque dovrei consultare il libro, ma su internet non lo trovo). 3. Continuo a credere che il crocefisso non fu imposto, come non fu imposto di andare in chiesa, o di credere a molte persone (forse ad alcune si) in questi 2000 anni: i martiri e i catechisti non usarono la spada. In ogni caso il popolo liberamente accettò il crocefisso, non offendeva; l' Italia si riconosceva di più nel cattolicesimo e i non cattolici riconoscevano comunque che la storia italiana era influenzata da quella croce, da quella persona che è Gesù. 4. La bandiera italiana è appesa fuori a tutti gli edifici pubblici, ma per me è uguale anche metterla in ogni aula. 5. Noi cristiani è vero, riteniamo di possedere la Verità rivelata. Con il passare del tempo, lungo tutta la storia, il cristianesimo ha avuto un Dialogo con molte ideologie che nacquero al suo interno (molte filosofie, idee di persone cattoliche, ex-credenti o mai credenti che comunque si riconoscevano molto influenzati dal messaggio cristiano). Mi dispiace che la gente oramai conosca la Chiesa quasi solo dai giornali, dai media e non conosca i Cristiani. Tu accusi la Chiesa (quindi anche io che parlo) di intolleranza, forse se ci vedessimo a quattrocchi questo giudizio verrebbe meno perchè ci chiariremmo meglio tutti e due. Per adesso cmq confido nel Dialogo (a forza di chiarirci, ci capiremo). Dicevo, a me sinceramente in questa epoca il cristianesimo mi sembra la religione (chiamiamola così, anche se il termine è sbagliato) più tollerante perchè ha avuto più Dialogo aperto con pensatori diversi. 6. (solo a titolo informativo) Quando i toni si accendono ricordiamoci che è il Dialogo c'è quando si ascolta l'altro. Se io ancora non ti do ragione è perchè ritengo che non sia stato compreso quello che intendevo dire: fidati non mi sento chiuso o ostinato nei miei pensieri. Per Maxim. Sono contento che mi abbia risposto; ho ritenuto che tu denigrassi il messaggio evangelico dopo aver letto alcuni tuoi pareri in merito in altri argomenti. Vedendo l'atteggiamento che ha verso il cattolicesimo insisto nell'invitarti a considerareil caso-Gesù (come lo chiama Messori), è assurdo, è affascinante, è strano il suo solo essere successo nella storia, è fonte di poesia e ispirazione come un pozzo senza fondo, possiede significati che l'Uomo (come me e tutta la Chiesa) ancora deve pienamente comprendere e capire. Per la Viandante. Come al solito essendo un po' inesperto nel postaggio dovevo definire cosa intendo per laicismo. Per laicismo intendo l'atteggiamento di chi, servendosi di una ragione assolutizzata, in politica vuole che la Chiesa si zittisca completamente e non esprima pareri di alcun tipo per i suoi fedeli fuori dalle chiese; nel sociale vuole che la fede rimanga una cosa privata per legge dicendo che si sente scandalizzato dalle processioni, dalle croci delle chiese, o dalla persona di Gesù costipando i fedeli in luoghi insonorizzati, distruggendo il messaggio stesso di Gesù (dico del cristianesimo quanto per le altre religioni). A queste persone magari pensano che una manifestazione pubblica del messaggio cristiano offenda la sensibilità di altri, io rispondo: non è vero che siano molte queste persone tanto rovinate dal messaggio evangelico, forse rovinate da cristiani si, ma dal messaggio non credo; se alcuni islamici o ebrei o altro protestano per manifestazioni o sono intolleranti o poco disposti all'ascolto (tutto questo vale per altre religioni). 1. "Laicità" invece è un valore contemplato. Significa tolleranza e rispetto, significa un approcio razionale (= non fanatico) alla realtà, lo si può dire di un credente, di un ateo, di uno gnostico. Un saggio può essere un indagine di qualunque tipo dal punto di vista laico (squisitamente razionale, ma non assolutamente) o teologico(squisitamente "fideistico", ma non fanatico) ecc. 2. "Timore di Dio" in accezione cristiana non significa paura, ma rispetto, fiducia o rapporto di servizio (non intendere schiavitù). Dio non è la Chiesa, essa è sua portavoce ma non è Dio (il fedele, come me spesso sbaglia); il messaggio cristiano non incute (almeno a me) paura, terrore (oddio l'Inferno!). Sostituendo le parole suggerie all'interno frase "timore di Dio" scoprirai veramente che tutto diventa più leggero, pure il "peso" cristiano e della sua eredità. Sul timore di Dio vedi se interessa http://www.taize.fr/it_article1200.html 3. La Chiesa ha riconosciuto i suoi errori durante il nazismo con Giov. Paolo II, non parlò apertamente ma agì di nascosto ospitando ebrei omosessuali e perseguitati in conventi e altri posti tanto che addirittura il rabbino capo di Roma dell'epoca vedendo la risposta cristiana alla sofferenza si convertì e si ribattezzò Emilio Zolli. Il Papa ha sicuramente rinnegato il suo passato come recluta nazista, avrà sicuramente sofferto di questo suo atteggiamento ( poi non tutti erano bene informati dello sterminio segreto dei "diversi" e della "soluzione finale" che prevedeva, pochi lo sanno e meno ancora lo sapevano all'epoca, lo sterminio e la cancellazione dei cristiani dopo gli ebrei). 4. I veri cristiani non sono contro i gay (le persone) ma contro i loro atteggiamenti. Il cristiano non giudica la persona ma il demonio menzoniero (diavolo= menzoniero) che è dentro di essa, per questo è contro la guerra. San Paolo agli efesini disse: "...La nostra lotta non è contro nemici di carne ed ossa, bensì contro gli arconti, i poteri cosmici di quest'èra oscura, le forze spirituali del male!". Se ho scritto tanto è perchè voglio davvero trovare Dialogo con voi e chiarire il più possibile le mie idee. Grazie, ciao. |
17-09-2006, 18.16.05 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Schiarisco le idee.
Citazione:
Comunque le mie posizioni “spigolose” verso il cattolicesimo nascono dall’avere rivisitato con spirito critico, non solo il mio vissuto, ma anche un po’ la storia italiana ed un po’ quella del genere umano. Ad uscirne male dalle mie rivisitazioni e dai miei pensieri, sono le tre religioni monoteiste, quelle cioè che hanno in comune l’antico testamento. Questo non mi impedisce di avere, ancora oggi, la maggior parte di amici cattolici e di riconoscere in loro, presi singolarmente, una discreta dose di buona volontà. Purtroppo, proprio per questa buona volontà, vi state facendo usare da chi, senza nessuna remora, usa anche le parole di Gesù e la sua figura così carismatica, al solo fine di non perdere quel potere che ha acquisito nel corso dei secoli. Le imposizioni che il cattolicesimo ha fatto, in quanto cultura dominante, assieme all'ingerenza nella sfera privata degli individui, le si vedranno chiaramente quando il cattolicesimo non sarà più cultura dominante e noi uomini saremo liberi finalmente di coltivare, nella nostra sfera personale, i valori che più sentiamo intimi e vicini. Non sarà facile ma ci arriveremo. |
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17-09-2006, 20.35.35 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 13-09-2006
Messaggi: 13
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
Sono molto contento per la tua risposta. Ne scaturisce comprensione e tolleranza.
Comprendo che le motivazione che hai contro la Chiesa non sono per sentito dire, ma sono vissute. Siamo riusciti a chiarirci, siamo tutti e due zelanti per il Dialogo. Uno di noi ha la Verità dalla sua parte, forse si, forse no. Il Dialogo deve continuare. |
18-09-2006, 10.54.28 | #17 | |||||||
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
Citazione:
A meno che tu non faccia riferimento a casi isolati. Infatti la critica laica e’ rivolta non al messaggio della chiesa ai fedeli, ma del messaggio ai non cattolici. Intendo: Se il papa predica ai fedeli di tutelare la famiglia da divorzio e aborto è tutto ok, fammi un solo nome di qualcuno che abbia mai criticato qualcosa del genere. Io credo non esista realmente. Ma se il papa pone il divorzio come disvalore sociale, esteso cioe’ a tutta la società e anche ai non cattolici, allora la laicità si risente. Nessuno obbliga un gay cattolico a non mantenersi casto, e’ una sua scelta rispettabilissima, ma un omosessuale non cattolico non può in nessun modo essere obbligato ad attenersi a questo precetto catechistico. Non esiste obbligo per una donna ad abortire se rischia la vita col parto, esiste invece un movimento di pensiero di matrice cattolica che dice che la vita la da dio (anche ai non credenti), e solo lui può toglierla, quindi anche rischiando la propria vita la donna non può decidere di salvarla. Citazione:
Si sa invece delle manifestazioni di intolleranza ad esempio ai gay pride, dicendo che offendono la sensibilità dei cattolici. E che devono restare lontano dagli occhi cristiani queste manifestazioni definendole ostentazioni. Ho anche saputo di un episodio in cui in piazza si è bruciato Il Codice Da Vinci, e di manifestazioni per boicottare le scene che si giravano nelle chiese, autorizzazioni non date etc.etc. Citazione:
Citazione:
Qui invece mi limito a dire che qualsiasi sia l’accezione deve restare un suggerimento ai fedeli cattolici e non ai non credenti, atei, agnostici, che hanno valori per loro piu’ alti di questo. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Grazie a te per essere stato cosi’ a modo, dovresti convincere tanta gente cristiana a somigliarti di più |
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18-09-2006, 18.11.45 | #18 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 2,959
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
Vorrei plaudere e quotare questa frase di La_via…
Citazione:
ed anche indicare a Adriano Meis i pochi riferimenti che ho letto sul libro di Ratzinger indicato nel suo quote che riporto qui sotto. Citazione:
I riferimenti si trovano nel post di apertura del 3d che puoi trovare al seguente indirizzo..... https://www.riflessioni.it/forum/show...ali#post151366 Non sono un lettore di Ratzinger ma ci sono frasi che si imprimono dentro di noi come un marchio di fuoco. A me succede quando sento intimamente di trovarmi davanti ad un’ingiustizia enorme. Ultima modifica di VanLag : 18-09-2006 alle ore 18.24.19. |
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08-10-2006, 19.45.09 | #19 |
Nuovo ospite
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Riferimento: Dal laicismo all’illuminismo radicale.
spero di esprimermi centrando quello che ho chiaro per me. Ho fatto il sessantotto vengo da una famiglia liberale , ma non nel senso italiano qualcosa di più esprimibile come forse giacobino. ma invece di arrivare al liberismo di oggi personalmente mi sono laureato a Pisa con una tesi su R: Guènon. Il mondo moderno è un mondo profondamente illiberale e le coscienze veramente critiche se ne rendono conto credo che sia più lineare un passaggio dal 68' a Guènon che altro. Pera è stato mio professore, ma cancellare il mondo ghibellino in italia è cancellare la libertà.
. Guènon sia chiaro niente a vedere ha con la deformazione di Evola l'amico italiano di Guènon Arturo Reghini era amico di Giovanni Amendola |