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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
17-02-2006, 15.23.25 | #8 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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ecco, determinismo e probabilità, altri due vocaboli interessanti che vale la pena di approfondire per approdare a considerazioni variegate e complementari.
preannuncio che a rigor di logica la determinazione è l'unica cosa osservabile e cionondimeno inesperibile, nel senso ciò che si guarda ma non si vede, per il semplice fatto che appunto l'oggetto della percezione è la differenza e dunque il cambiamento nella sua continuità*(...) Continuità è un altra parola interessantissima su andrebbero sviluppati dei ragionamenti, essa concilia i concetti di costanza e cambiamento spostando l'attenzione su un'altra forma di duale opposizione: quella continuo-discreto. (...)e d'altro canto l'esperienza coincide con la determinazione. Epoi il significato di determinazione coincide con quello di definizione; nondimeno, per giungervi, l'attenzione segue percorsi differenti esplorando sempre nuovi orizzonti. |
17-02-2006, 15.34.23 | #9 | |||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
per 'indeterminismo' non si intende solamente tale impossibilità, infatti l'indeterminismo -- come il determinismo -- sottengono entrambi che vi siano leggi. per il determinismo le leggi operano senza probabilità, per il secondo invece v'è una buona dose di probabilità in esse. come ho già detto non voglio mettere in discussione la posizione scientifica che vi siano eventi deterministici e/o indeterminisitici. non sono pazzo... quello che vorrei discutere qui sono le dottrine filosofiche scondo la quale può (almeno in lenea teorica) esistere il Demone di Laplace, cioè un'entità (divinità, computer, o altro) capace di prevedere gli eventi futuri, una volta immagazzinata la configurazione completa ed istantanea dell'universo. secondo il determinismo esiste in linea di principio, una funzione, la quale, passatagli come argomento la configurazione completa ed istantanea dell'universo (e un tempo t futuro), restituisce senza ambiguità la configurazione istantanea (parziale o completa) dell'universo al tempo t. per l'indeterminismo l'unica differenza è che tale funzione ristituisce non singole configurazioni, bensì insiemi di configurazioni. cioè, per il determinsimo funziona così: f(x,t) = y, dove x è la configurazione completa ed istantanea dell'universo, t è un tempo futuro, e y è la configurazione istantanea (parziale o totale) dell'universo. per l'indeterminismo: f(x,t) = [y,z,w,k,...] cioè ci sono più possibili esisti. ma in entrambi i casi si assume sensata l'esistenza di x. ed è questo che -- forse -- la relatività nega. porto le parole del fisico teorico e astrofisico Igor Novikov: Citazione:
Citazione:
epicurus |
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17-02-2006, 16.21.24 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
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Grazie Epicurus, ora è chiaro.
Il problema è che noi facciamo ossservazioni su piccole porzioni dell'universo e le estendiamo a tutto l'universo in base al postulato dell'isotropia dell'universo. Per cui se una certa legge è determinista o meno in una certa porzione, allora diventa tale in tutto l'universo. E' un approccio che ho sempre respinto, ma è così... |