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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
27-01-2006, 12.09.53 | #4 |
Ospite
Data registrazione: 12-01-2006
Messaggi: 5
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Il sole si muove rispetto alla Terra
Grazie Epicurus.
In effetti tutto questo discorso mi è saltato alla mente dalla mia ultima lezione di fisica. Mi è stato spiegato il forse semplicissimo concetto di moto e sono cominciate a crollare le mie certezze. Esiste il moto solo rispetto ad un sistema di riferimento, quindi se noi prendiamo come sitema di riferimento la Terra e vediamo il Sole muoversi allora ciò significa che esso si muove rispetto alla Terra. Per me attaccatto al Sole come centro immobile del sistema solare è stata una cosa sconvolgente scoprire ciò. Comunque tralasciando scienze basate sull'empirismo e prendendo solo le scienze che Schopenhauer direbbe basate sul principio di ragione, ovvero la matematica e la geometria; può esistere anche un relativismo di esse? A pensare tutto ciò mi torna in mente Godel che diceva : 1. Qualsiasi sistema logico abbastanza complesso che contenga come minimo della semplice aritmetica può esprimere asserzioni vere che non possono essere dedotte dai suoi assiomi. 2. Gli assiomi di tale sistema , con o senza ulteriori asserzioni di supporto non possono essere dimostrati in anticipo come alieni da contraddizioni. Nonstante ciò io so e sono convinto che 2+2=4 (visto che non vivo nel mondo del Grande Fratello). Per me la matematica è sempre stato qualcosa di assoluto, è possibile che anche essa sia relativa? |
27-01-2006, 12.24.52 | #5 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
L'intero edificio inizia a crollare tirando giù in primis la Fisica. Consiglio questo indirizzo (non a carattere divulgativo): http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_...egli_insie mi ed in particolare questo assioma: http://it.wikipedia.org/wiki/Assioma_della_scelta o l'equivalente http://it.wikipedia.org/wiki/Lemma_di_Zorn fondamentale per la presunta completezza della meccanica quantistica. Sembra che bisogni accettare una sorta di realismo anche in matematica. |
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27-01-2006, 15.21.20 | #6 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: Il sole si muove rispetto alla Terra
Citazione:
di niente drago, noi dobbiamo capire che l'oggettività non è sinonimo di descrizione senza punto di vista. la fisica contemporanea ha mostrato come le descrizioni dipendano dai sistemi di riferimento e dagli osservatori, ma ciò non significa che non ci sia più posto per l'oggettività. di certo, quello che ci dice la fisica contemporanea (ma anche la logica, non con goedel, ma con tarski) è che non può esistere un punto di vista assoluto dal quale descrivere il mondo. Citazione:
Il teorema di goedel non implica che ogni proposizione matematica sia potenzialmente falsa (o contraddittoria), bensì che vi sono delle proposizioni sulle quali non riusciremo mai a dire (con un dato linguaggio formale) se siano vere o false. quindi goedel non centra con quanto dici, esso pone semplicemente dei limiti alla decisione formalizzata, ma non la distrugge. la matematica, come la fisica, non dice cose relative (nel senso filosofico del termine, cioè che esclude l'oggettività). naturalmene i teoremi matematici dipendono dagli assiomi, come giustamente osserva nexus, ma è possibile concepire la matematica come una gigantesca impresa portata avanti da una moltitudine di persone, i quali non hanno tanto il compito di decidere quali assiomi prendere, ma di vedere cosa succede se si prendono questi e quest'altri assiomi. si forma così un albero (nel senso matematico del termine) che prevede le diverse matematiche che escono accettando diversi assiomi e rifiutando altri. (d'altro canto per la geometri questo è palese: in matematica non diciamo che è vera la geometria euclidea, bensì ci interessa vedere le proprietà dello spazio euclideo e di quelli non euclidei.) quindi la matematica, intesa come quest'intero albero, non è relativa agli assiomi. eventualmente c'è la quetione (indipendente dal relativismo) se la fisica o la matematica siano fallibili, se cioè in futuro potremo scoprire che un qualche nostro risultato fisico o matematico (ritenuto vero) sia sbagliato. per la fisica è banalmente evvidente, per la matematica la cosa è meno palese, però dopo quine (coi i suoi 2 dogmi dell'empirismo e l'attacco dalla dicotomia analitico-sintetico) è difficile pesare che vi siano verità inconfutabili. vi sono solamente verità più o meno facilmente confutabili, ciò dipende dalla centralità di queste nella nostra conoscenza. epicurus |
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28-01-2006, 00.14.22 | #7 |
Ospite
Data registrazione: 12-01-2006
Messaggi: 5
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Ok ok tentiamo di trarre un po' di conclusioni di quello che ho capito e di come l'ho interpretato.
Dunque, sapevo dell'esistenza di geometrie diverse (le ho messe anche nella tesina l'anno scorso tanto per fare il figo ) ma del discorso di questa "pluralità" della matematica (ammetto la mia infinita ignoranza) non ne sapevo niente, credevo che la strada della matematica fosse una e basta. Comunque se le cose stanno così, sempre che stiano realmente così (il dubbio prima di tutto), allora ciò che io ne deduco è : una realtà esiste, io cado se mi butto dal terrazzo e 2+2=4, ma è come se l'uomo non fosse in grado di carpirla nella sua interezza. Cioè posso prendere una strada (in matematica o quant'altro) che mi porti ad alcune risposte ma non a tutte, una strada che arrivati ad un certo punto di complessità comincia a contenere incongruenze, paradossi ecc. Ma in ogni caso una realtà esiste. Io possiedo la capacità di muovermi, che poi io mi muova per proprietà fisiche o lo faccia per raggiungere la mia ragazza è forse questione di punto di vista? Forse la verità sta nell'insieme di tutte e due? Forse se unissimo tutto ciò che otteniamo dalle scienze, anche come filosofia, saremmo più vicini a una verità assoluta? Ma soprattutto perché non esco fuori e vado in discoteca piuttosto che pensare 'ste assurdità? Aspetto con ansia che le mie deduzioni vengano smentite ancora. |
28-01-2006, 00.36.50 | #8 | |||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
come nexus ha detto, in matematica esistono vari assiomi, proposizioni prese per vere senza dimostrazione (e per questo sono assiomi, invece che teoremi). così la cosa più naturale da fare è prendere per veri gli assiomi che sembrano (intuitivamente) essere veri. ma - per 'curiosità' o per necessità - si è anche interessati a vedere le conseguenze che si hanno ritenendo veri alcuni assiomi e falsi altri. Citazione:
no, no, noi capiamo perfettamente quelle cose, non complicare le cose; la situazione è più semplice di quanto sembra (in filosofia è una cosa molto frequente che le cose siano più semplici di quanto sembrano) Citazione:
diciamo che la matematica e la fisica, entrambe, escludono che possano dare una descrizione completa dei loro corrispettivi mondi. Citazione:
beh, e come potrebbe non esistere? ("la realtà non è realte" può forse avere un senso?) comunque questo ci porterebbe lontano dalla discussione che hai iniziato Citazione:
secondo me trai troppe conclusioni da quanto stiamo parlando. quello che dici lo condivido (vedi il mio topic sulla filosofia delle mente e gli stati intenzionali) ma non credo centrino molto con quanto stiamo dicendo Citazione:
una verità assoluta non esiste, no perchè manca qualcosa nel mondo, ma perchè tale concetto è un concetto confuso al quale non si è dato un senso. per di più è un concetto superfluo, io dico "il mio gatto è sul mio letto" è posso dire tranquillamente che è vero, senza assumere verità assolute di sorta. Citazione:
che pessimista dai, comunque in disco ci puoi andare domani (che è ormai oggi)... |
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28-01-2006, 01.07.29 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 12-01-2006
Messaggi: 5
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Precisazioni per Epicurus
Prova a mettere la parola verità al posto di quella di realtà e vediamo come suona il tutto.
Poi nella frase che hai commentato manca un pezzo : Una realtà (verità?) esiste ma è come se l'uomo non fosse in grado di carpirla nella sua interezza. Suona così togliendo quel discorso un po' superfluo del 2+2. Poi comunque il discorso sul muoversi e sul perché posso farlo mi è sempre venuto in mente leggendo Nietzsche, un passo di "Aldilà del bene e del male" nel capitolo de "Lo spirito libero" purtroppo adesso non trovo qual è ma più avanti preciserò, quindi credo che possa centrare. Ora sull'accostamento realtà, verità mi sopraggiungono altre domande. Il fatto che esiste UNA realtà presuppone il fatto che esista anche UNA verità(visto che io credo nell'esistenza di una realtà esterna)? Può esistere la realtà senza verità? Sarebbe ancora reale senza una verità su cui riposi? Credo che le mie domande nascano da un ragionare troppo umano e che se ne sapessi di più mi risponderei da solo, ma visto che sono uomo e sono ignorante attendo ancora risposta anche se probabilmente adesso sto veramente uscendo fuori tema ma mi piace l'idea di lasciare il pensiero a briglia sciolta e di farlo arrivare dove lui vuole. ps. se poi esagero con le domande forse off-topic ditelo pure, intendo comunque rispettare le regole del forum. |
28-01-2006, 15.35.31 | #10 | ||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: Precisazioni per Epicurus
Citazione:
diciamo che tramonta quello che putnam difinirebbe 'realismo metafisico' che crede (tra le altre cose) che vi sia specificabile una totalità di oggetti (con le loro corrispettive proprietà). in teoria ogni parte della realtà è comprensibile, ma con diversi strumenti concettuali. seguiamo goedel: non tutte le verità matematiche sono determinabili in un dato sistema formale, ma se voglio determinare il grado di verità di una proposizione X posso sempre usare uno specifico sistema formale che mi permetta di determinare ciò. in fisica, posso prendere un determinato sistema di rifierimento (e un osservatore) e descrivere una situazione. cioè, per principio, nulla ci è precluso ma solamente una pluralità di strumenti intellettuali possono giudarci in tale impresa, e non un'unico fissato e monolitico strumento. Citazione:
nei miei interventi del 05-01-2006 01:20 e del 06-01-2006 14:33 nel topic sulla filosofia della mente (clicca qui ) parlo della pluralità di spiegazione-causalità. Citazione:
anch'io sono un realista, ma non un realista metafisico, bensì un realista che putnam chiamerebbe 'realista interno' (o 'realista ingenuo'). il fatto è che esistono più modi di esser interessati ad una situzione specifica, quindi posso usare diversi strumenti concettuali per studiarla e da qui si avranno diversi punti di vista (non riducibili gli uni agli altri) e quindi più verità. Citazione:
mah, forse è il contrario epicurus |
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