X R.Rubin
Il concetto di Dio = Nulla che ho elaborato parte da alcuni presupposti:
Se Dio è assoluto, perfetto, trascendente.. Assoluto è che non c'é forza più grande, superiore ad esso capace di influenzarlo. Perfetto non abbisogna di altro che di sé essendo perfettamente completo nel suo essere. Trascendente supera ogni concezione terrena e/o elaborabile dall'uomo. Necessario. Quel necessario mi crea problemi. L'onnipotenza e l'onnipresenza sono forse una concezione da scartare in quanto sembrano forzati per garantire al Dio abramitico il controllo..
Il nulla non è influenzabile, è perfetto (il nulla non crea, non agisce, non sceglie etc. in quanto è bastante a sé e si trova in una condizione perfetta) e trascendente oltre che inconcepibile: il nulla non è il vuoto che è comunque esistenza di relazioni spaziali.. manca pure di quello. Molte correnti mistiche amano definire Dio non tramite i suoi attributi (ciò che è) ma tramite quello che non è e rimane un'unica cosa: Dio. Sostanza più semplice.. il Nulla.
La necessità di questo Dio? Essere termine di paragone per il tutto. Quindi, se Dio non esiste, il Mondo (tutto) esiste ed è imperfetto, relativo, immanente, sperimentabile, concepibile etc. Questo è un ottimo sostegno per l'ateismo ma bisogna ricordare che questa concezione di Dio prevede che Dio è talmente grande da non avere bisogno di creare ma di porsi come termine di paragone.. può essere sotto questo punto di vista onnipotente perché limitandosi a non-essere (a essere Nulla), pone in essere ogni altro fenomeno.
Questo è Dio. Che poi ci siano uno o più creatori, divinità, demiurghi, demoni, angeli etc. è un'altro conto. Chi vede in Dio il problema dell'onnipotenza ha una concezione di Dio ridotta alla concezione cristiano-cattolica-islamica etc. di Dio. Una concezione che manca di dati in quanto mai studiata veramente e presa solo per vera. In quanto alla bontà di Dio.. boh? Forse quella va studiata anche perché non ho mai capito perché Dio debba essere definito buono.
|