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11-07-2005, 20.17.43 | #12 | |
Pirate of the Caribbean
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Citazione:
la meravigliosa peculiarità degli essere viventi è che sono in un certo senso immortali, dato che si riproducono e continuano a vivere nella propria discendenza. è incredibile pensare che TUTTI gli esseri viventi (uomini, alberi. batteri, cani, aquile, serpenti, scarafaggi) siamo forse discendenti da un'unica cellula |
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11-07-2005, 22.06.13 | #13 |
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Per Jack Sparrow
riferimento: -------------------------------------------------- E' incredibile pensare che tutti gli esseri viventi: uomini, alberi, batteri, cani, aquile, serpenti e scarafaggi, siano originati da una sola cellula. -------------------------------------------------- Ti si potranno drizzare anche i capelli davanti a questa, per il momento, ipotesi, ma sembra che lo studio del DNA e successivi riscontri stiano portando di gran carriera verso questa verità; ovvero: che tra noi e tutti quegli esseri schifosi che hai menzionato vi è una stessa paternità e maternità. Solo in un secondo momento ci siamo modificati adattandoci, secondo le condizioni "Indotte" dall'ambiente e, quindi, dalla casualità. |
11-07-2005, 22.19.44 | #14 |
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Re Sebastiano TV83
riferimento ----------------------------------------------- E allora possiamo includere qualsiasi cosa nella memoria. Ricordo che è da distinguere la memoria dall'intelletto nell'accezione di ragione... ----------------------------------------------- Affermare che esiste una memoria fisica ed una mentale mi sembra che completi in modo corretto la tua osservazione. Inoltre non comprendo come si possa distinguere la memoria dall'intelletto. Ovvero: prova a chiudere il rubinetto della memoria e poi dell'intelleto ci puoi fare il salame e la mortadella. Non credi? Nel mio intervento di risposta mi ero limitato a parlare della memoria fisica, primordiale, proprio per spiegare di cosa doveva avere avuto bisogno la prima forma di vita nel momento in cui è nata......Ovvero: di una memoria per regolarsi e difendersi dall'ambiente ostile che la circondava, soprattutto quello riguardante la temperatura, di cui lei aveva memorizzato i suoi limiti, alti e bassi, per continuare ad esistere. |
11-07-2005, 22.46.22 | #15 |
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Per sunday01 & Klara
Mi sembra che sia stato Kant ad affermare che: "Se l'universo si muove significa che qualcuno gli ha dato un calcio" Amico mio, tu ti devi dare una contenuta, non puoi venire a chiedere ad un forum - l'impossibile dell'impossibile dell'iposibbilissimo- Domanda legittima, per carità: ma datti una calmata altrimenti qui fondiamo tutti. Accontentati di quello che dice Klara e che io avevo già detto e, quindi, condivido, laddove afferma che la vita è una prerogativa della materia; ma poi se ci domandiamo cosa cera prima della materia, allora ti rimando a quello che si dice su S. Agostino, al quale, quando gli chiedevano, in modo sarcastico, cosa cera prima di Dio, lui rispondeva che cerano l'anima delimortacci loro. Ora che sia vero o meno non lo so, ma ti assicuro che deve essergli venuto spontaneo, proprio per l'impossibilità di dare una qualsiasi risposta. Un caro saluto. |
12-07-2005, 02.03.29 | #16 |
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Non Kant, ma, più o meno, Laplace...
Comunque sia, il vero mistero non sta in quel "quid" che ha dato origine, oppure possibilità alla vita di insorgere.
Il mistero sta nella nostra soggettività: ossia nel fatto che ciascuno di noi si autocoglie, indipendentemente dai contenuti sensitivi o di pensiero in cui e per cui si autocertifica come "ente particolare". L'intero universo può essere scaturito da un'oscillazione del vuoto quantistico: ma se gli Antichi, come Epicuro, potevano supporre Dei creatori, ma indifferenti all'uomo (contingenza del creato), per noi oggi è più plausibile il contrario. Un Dio senza Disegni, indifferente alla creazione, ma non alla contingenza dell'inspiegabile soggettività di ciascun uomo. Un Dio destato da un suo stesso sogno. |
12-07-2005, 07.53.19 | #17 |
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Riferimento:
------------------------------------- Non Kant ma, più o meno, Pierre Simon de Laplace (1749-1827). ------------------------------------- Continua a risultarmi Kant ma, in ogni modo, andrò a dargli una ripassatina: non si sa mai. Per quanto concerne i contenuti, non credi che risulti limitativo affermare che il mistero della vita sulla terra non stia in quel certo "quid" che le ha dato origine, ma solo nella nostra soggettività. E' vero che l'uomo, a differnza degli animali, ha la consapevolezza di "essere" (anche su questo gli scienziati stanno facendo marcia indietro), ma senza quel quid iniziale non sarebbe arrivata nemmeno tale consapevolezza (in qualunque modo sia arrivata). Inoltre, visto che è ancora un grande mistero il meccanismo della nascita, poiché non sono stati trovati tutti gli anelli di collegamento che conducono all'uomo, non vedo perché lo si debba inserire un gradino più basso della "consapevolezza", che è un qualcosa, se vogliamo, che fa parte di una successiva evoluzione. Inoltre, vi sono tanti altri misteri che circondano l'uomo, come, per esempio, lo Stupore. Infatti, quando deciderò di andarmi ad affogare nella materia dell'universo, porterò nei miei pensieri il suo creatore, purchè non mi limiti gli aggettivi allo stupore. Ciao |
12-07-2005, 08.05.03 | #18 |
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Sunday01
riferimento: -------------------------------------------- Come mai queste condizioni non si possono ripetere in laboratorio? sarebbe la prova schiacciante di come sia nata la vita. -------------------------------------------- Diamo tempo al tempo e vedrai che accadrà anche questo. Prima domandiamoci come dei semplici Batteri abbiano potuto superare le difficoltà che hanno incontrato in tre miliardi di anni della durata della loro vita....non è cosa da poco. Ciao. |
12-07-2005, 10.48.34 | #19 |
Utente bannato
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non esistono "leggi naturali". L'universo fa sempre tutto quello che gli pare e non sottostà ad alcuna legge, ne ambisce ad alcun risultato.
La ragione della mia coscienza non costituisce un mistero più misterioso della ragione della forma di un sasso. La valutazione delle cose è legata a ciò che siamo, ma all'universo non importa niente di come io valuti più bello/nobile/figo essere una forma di vita intelligente rispetto all'essere un pezzo di granito. |