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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
21-06-2005, 21.59.40 | #2 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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credo che sia possibile si, tempo fa leggendo sul pensiero positvo e training autogeno si diceva appuno di evitare nei pensieri le parole no, non
perche' il cervello agiva seguendo questi input linguistici come una macchina esempio, per suggestionarsi a smettere di fumare bisognerbbe evitare di pensare non devo fumare, non avrebe successo, quanto piuttosto la sigaretta mi e' indifferente oppure eliminare parole come devo e sostituire con voglio secondo me un uso di un linguaggio piuttosto che un altro pone si in diverse condizioni mentali |
21-06-2005, 23.20.01 | #3 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Citazione:
forse perchè una parola evoca sensazioni diverse da un altra. cioè, il cambio di stato mentale dipenderebbe più dalla sensazione evocata dalla parola (che nella nostra mente si trova associata a quella parola), piuttosto che dalla parola stessa. se dico "sole" ad esempio, divento sereno, e questo perchè la parola "sole" è associata, in me, allo stato di benessere che provo quando sto al sole. magari ad un altro provoca orrore, quello che ha provato dopo essersi scottato. così l'uso di "voglio", potrebbe essere rinforzante per una persona che al volere personale associa un senso di efficacia e soddisfazione, ma potrebbe essere negativo in una persona che ha assimilato valori di umiltà al trascendente. secondo me, in generale, lo stato mentale cambia con il tono musicale del pensiero, che è sentimento, più che con le parole, anche se le parole possono essere le chiavi d'accesso a questa musicalità. |
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21-06-2005, 23.30.09 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
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Re: Il linguaggio influenza il pensiero?
Citazione:
Certo. Ogni lingua si forma con modi di pensare diversi. In alcune lingue ci sono 20 parole x esprimere le sfumature di un dato vocabolo, in altre non esiste neanche il vocabolo. I giapponesi modificano il linguaggio in base a chi hanno davanti con le forme di cortesia (giovane, donna, anziano). è vero anche l'inverso: anche il modo di pensare influenza il linguaggio. A forza di usare certi vocaboli, si modifica il comportamento. Inoltre a parità di lingua ci sono gerghi diversi: tecnico, giovanile, burocratico. |
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22-06-2005, 11.57.03 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Ciao a tutti
Concordo che il linguaggio sia fondamentale, e oltre al vocabolario indico anche la grammatica, cui utilizzo di regole relative al tempo è legata ad una percezione soggettiva di quest'ultimo, anche tra persone con lo stesso vocablario.
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04-07-2005, 17.29.05 | #8 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Esempio di linguaggio che influenza il pensiero.
Pacebbene:
molti maestri moderni ,quando parlano di spiritualità,sostituiscono la parola LOGOS alla parola Dio. E fanno bene ,perchè la parola DIO puzza di tribunale,di canonica e di incenso, mentre la parola LOGOS ha un buon odore di Grecia,di Mar Egeo e di Liceo scientifico. Pacebbene. Kantai. |
07-07-2005, 04.39.36 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2004
Messaggi: 79
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Argomento complesso
Il pensiero crea il linguaggio che più gli è proprio. Quindi è il pensiero a dare forma e struttura alle parole. Che dipenda anche dalle conoscenze del linguaggio\i? Se pensiamo ad una persona con conoscenze linguistiche molto ristrette, saremo tutti daccordo sul fatto che il suo pensiero è influenzato\limitato dal linguaggio.(o meglio, dalle conoscenze del linguaggio). Bisognerebbe in ogni caso distinguere linguaggio e pensiero. Se togliamo il linguaggio al pensiero cosa rimane? emozioni sensazioni ed instinti? Non è forse il linguaggio un modo per esternare\comunicare? Un modo per vedere, mettere da parte, schematizzare, analizzare ed etichettare? Senza il linguaggio sicuramente non saremo quel che siamo oggi, esseri umani. Mi sembra che linguaggio e pensiero siano legati tra loro dalle fondamenta, ma forse c'è anche qualche altro fattore che entra in gioco in questa reciproca influenza. La cosa sulla quale mi sento più sicuro è che si influenzano a vicenda, ed estitono per necessità reciproca. Ma il linguaggio è strumento del pensiero, mentre il pensiero non può essere strumento del linguaggio. Più ampio è il linguaggio, più conoscenze si hanno. Con più conoscenze inevitabilmente il pensiero funziona in modo differente. Ma rimango comunque dubbioso, non mi torna il resoconto. Due persone con le stesse conoscenze linguistiche analizzano lo stesso scritto, arrivando a conclusioni diverse, ad una diversa interpretazione delle stesse identiche parole. In questo caso non è stato il linguaggio a condizionare le due diverse percezioni, ma un diverso funzionamento del pensiero?. (diverso funzionamento dovuto ad una diversa conoscenza\intepretazione del linguaggio????) Le parole sono un mezzo per esternare il Vissuto delle persone? il vissuto degli idividui si può trasmettere con il linguaggio? O se ne trasmette solo una parte? Un immagine sfuocata a seconda delle esperienze degli individui parlanti? Le cose cambiano se si parla di cose vissute insieme, di cose simili ma vissute in periodi ed in situazioni diverse? Di cose non vissute? Ci saranno anche diversi gradi di "influenza" in base a quel che si vuole comunicare? Bene, ho fatto confusione Per finire, si, il pensiero è influenzato dal linguaggio\conoscenze del linguaggio/conseguenti diverse interpretazioni del linguaggio, dovute all'ambiguita e alla natura stessa del linguaggio. Essendo quindi, il pensiero stesso, linguaggio. Il pensiero si influenza da solo Mha sarà che è tardi |