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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
07-03-2005, 22.40.13 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-03-2005
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fuori moda l'anticonformismo?
concordo con la parte iniziale della tua riflessione, ci sono dei modelli... si ! ma non credi sia comodo riversare le domande ad un altro ipotetico.. chi ha creato quel modello? la cosa preoccupante a mio avviso e che troppi si affannano a seguire quel modello. il buon Socrate ci ha suggerito nel V sec a.C. che l'opinione dei più, non è sempre quella da seguire. nietzsche parlava di quel famoso gregge... insomma pare sia andato fuori moda essere anticonformisti...! smettiamo di pensare al perchè del modello ... o a chi lo ha costituito.. perchè talvolta non esistono risposte( e anche perchè "tutto ciò di cui non si può parlare si deve tacere") , bensi diversi punti di vista dai quali vedere una problematica. e allora vi propongo un criticismo di fronte a questi modelli... che da sè è un buon inizio per cominciare a scandagliare questi "famigerati modelli".
ti ringrazio della tua risposta che mi ha offerto uno stimolo in più. spero la mia faccia altrettanto. |
07-03-2005, 23.17.44 | #4 | |
Ospite abituale
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Re: fuori moda l'anticonformismo?
Citazione:
Colgo la palla la balzo...... Come usare questo "criticismo" per abbattere quel sistema dai contorni infiniti che ci circonda e ci sovrasta? Socrate ha detto – Conosci te stesso – e come lui questa semplice sentenza è stata ribattuta e sviscerata dalla cultura “sapienziale” di molti paesi, soprattutto dell’India. Ma come può il soggetto della conoscenza esserne anche l’oggetto? (io mi ci sono spiaccicato su questo muro). |
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08-03-2005, 15.43.23 | #5 |
Ospite abituale
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nascondimento di sè
caro lang,
il conosci te stesso, era dell'oracolo di delfi per voce della sacerdotessa pizia. visto che il nostro buon socrate non ha scritto nulla prendere con le pinze questa frase. e comunque il muro sul quale ti sei spiaccicato, è comprensibile, ma l'uomo è a sè soggetto e oggetto, carpire la duplicità a mio parere è fondamentale. l'uomo si vela a se stesso e facendo ciò si dis-vela. conoscere se stessi non significa arrivare ad un assoluto, ma ad momentaneo punto d'arrivo. ritengo che la continua ricerca di un contattato con il nostro intimo sia essenziale. insomma basta mettersi nelle mani di un test o di uno psicologo per farci dire come siamo ecc... ecc... certo non posso negare che il tuo quesito, squisitamente filosofico non può che stimolarmi a condurre una riflessione in tal senso, alla ricerca non di un approdo definitivo, ma di una via percorribile. vai piano con le testate animabella |
08-03-2005, 16.29.46 | #6 | |
Ospite abituale
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Re: nascondimento di sè
Citazione:
Ti ringrazio comunque per la tua risposta..... |
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10-03-2005, 16.12.46 | #7 |
Ospite abituale
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ciao lang,
mi chiedo se sia più importante conoscere se stessi, a comprendere che non esiste un se stesso, che noi siamo la speciale combinazione di milioni di fattori. ma cosa ci induce a differenziarci? noi tutti siamo immersi in un mare di stimoli che in parte la cultura ci aiuta a catalizzare in un imbuto. quanto possiamo attribuire al sè e quanto all'altro da sè? |
10-03-2005, 21.28.34 | #8 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Comunque provo a seguire il discorso...... per la prima domanda non ho nessuna risposta..... Come si dice: - I whish I knew..... - (mi piacerebbe saperlo). Sulla seconda ho una concezione piuttosto nebulosa che è più un sentire mio che non una formula verbalizzabile. Potrei stupirti con effetti speciali dicendo che io sono il testimonio dell’esperienza e mai, mai l’esperienza. Sono il beneficiario del gioco della vita. Sono il centro immobile del movimento….. e tante altre frasi altisonanti, ma non avrebbero valore per nessuno, ne per me che scrivo ne per chi legge. Però dall’alto, (o dal basso), del mio “centro” leggo con avidità tutto quello che può, diciamo, “illuminarmi”. Usando il termine con le dovute virgolette. |
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10-03-2005, 22.12.25 | #9 |
Ospite abituale
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.. una meteora??
caro lang,
da buon filosofa tendo a non abbandonare niente finchè mi stimola... certo talvolta quando mi imbatto in eccessivi filosofismi mi viene da riflettere... ma chi ha detto che la filosofia deve essere resa per forza di cose incomprensibile o cmq sempre velata... amerei poter parlare di filosofia con maggiore scioltezza e libertà. la mia è sempre una filosofia pratica sebbene sia capacissima di fare quella astratta e teorica( che a bene vedere per chi possiede i mezzi è + semplice d'attuare), ma preferisco fare quello sforzo in + per rendermi sempre e cmq comprensibile a tutti. la filosofia ha come scopo ultimo annientarsi, dissolversi e finchè faremo di tutto per complicarla resta un obiettivo arduo. le mie parole sono solo segnali e dietr di esse un'intera "filosofia si svela" dunque è un piacere parlarti e un'immenso onore ricevere le tue risposte "stimolanti!" |
10-03-2005, 22.27.13 | #10 | |
Ospite abituale
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Re: .. una meteora??
Citazione:
mi hai risposto si....... ma non mi hai dato spunti per mandare avanti la discussione. Dovei forse sedermi nello scranno del discepolo e fare domande? Non che non mi piaccia…… mi siedo indifferentemente in quello del discepolo o in quello del maestro a secondo dei casi….. (sono pigro e l’importante è sedermi)….. ed a secondo dei casi cerco di girare ai massimi livelli, non fosse altro che per tenere vivo l’eloquio, che dietro lo schermo è poi l’unico sistema che abbiamo di comunicare, visto che c’è un’assenza totale dei messaggi sensoriali, ed io appaio a te come le mie incerte parole mi ti si svelano e tu uguale per me. Per andare avanti ….. come dunque possiamo usare la filosofia… (che poi è quella che prediligo), per annientarci e dissolverci? Come passare da questi schermi che ci obbligano ad un comunicare puramente teorico, ad un incedere puro nelle nostre vite, tale che rappresenti la filosofia in azione? Ecco le mie domande, che ti pongo con un pizzico di ironia sperando che tu l'accolga col giusto spirito....... Ultima modifica di VanLag : 10-03-2005 alle ore 22.33.07. |
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