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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
03-02-2005, 17.26.30 | #12 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Neve, grazie.
Quando ci si rende conto di avere un pregiudizio, forse occorrerebbe fermarsi un attimo a riflettere: da dove arriva quel pregiudizio? Che informazioni ho che mi fanno pensare in quel modo? Analizzando ciò che ha condotto al pregiudizio, probabilmente svanirà esso stesso. |
04-02-2005, 09.32.00 | #13 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Ciao Fabrizio,
in effetti il pregiudizio da qualche parte viene, credo spesso dipenda dal nostro vissuto. Non sempre è facile farlo svanire... e come se alle volte, pur riconoscendolo, ci si trincerasse dietro un muro per tenerlo in vita, qualcosa tipo "so come devo agire ma non sono ancora pronta per farlo", alle volte - visto che si parlava di amore in origine - mi sembra che così come si decide di amare non vedendo chi realmente l'altro è (almeno credo di ricordare che il discorso di Gianni fosse un po' questo) allo stesso modo talvolta ci si impone di non amare sempre sulla base di un pregiudizio, volendo vedere l'altro nel modo che ci consente di non amarlo. Contorto? Sto riflettendo su un'esperienza familiare un po' complessa... |
05-02-2005, 11.45.15 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-03-2004
Messaggi: 0
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Chi mi capisce è bravo!!!
Riprendo la frase di Neve
<< allo stesso modo talvolta ci si impone di non amare sempre sulla base di un pregiudizio, volendo vedere l'altro nel modo che ci consente di non amarlo.>> Ciao Neve, ogni tanto mi rifaccio vivo al forum. Riguardo all'affermazione in cui evidenzi che talvolta il pregiudizio non è altro che una considerazione puramente soggettiva che impedisce volutamente di amare l'altro (...quando devo spiegare una cosa divento contorto pure io ) sono d'accordo con te. Tuttavia una parte della responsabilità di questa situazione è imputabile anche all'altra persona altrimenti tale sentimento non sarebbe mai nato. Concludendo, è positivo comprendere le origini di un sentimento pregiudizievole nei confronti di un'altra persona ma è anche necessario arrivare alla consapevolezza che se l'altra non fa nulla per cambiare il modo di comportarsi e/o migliorare il proprio modo di rapportarsi nei confronti di chi sta accanto, è inutile preoccuparsi e rovinarsi la vita. L'abilità sta proprio nell'identificare la propria parte di responsabilità sulla nascita di un pregiudizio, il quale non necessariamente costituisce la totalità della sua causa. Concludo con una domanda: qual'è il confine oltre il quale un sentimento di pregiudizio non ha più un'origine soggettiva ? Sono d'accordo con fabrizio quando dice che non c'è amore se c'è pregiudizio ma non è scontato, secondo me, che lo stesso svanisca nel momento in cui si riesce a conprenderne le sue origini. E poi...l'amore totale esiste oppure è una definizione puramente utopistica? Mi pare che sull'argomento venne aperta una discussione un pò di tempo fa sul forum e, se non ricordo male, numerosi furono gli interventi. Scusate se i miei interventi sono poco comprensibili ma con l'italiano ho sempre avuto un rapporto conflittuale (anzi...pregiudizievole ) Ciao a tutti. Gianni |