Nella Repubblica
può darsi che tu ti riferisca al sesto libro, dove si parla dei gradi della conoscenza, ed è posta, come noto, al grado più basso l' immaginazione.
Oppure al settimo libro, dove viene presentato il "mito della caverna" e dove le conoscenze degli abitanti, incatenati al fondo di una caverna, sono date dalle ombre di figure esterne e "reali"le quali, interrompendo il bagliore del fuoco che li scalda, si proiettano contro la parete antistante al loro sguardo.
In questo modo, la conoscenza che essi hanno del mondo reale è detta "simile al sogno", poichè se uno di essi potesse liberarsi, rielaborerebbe tutte le conoscenze acquisite al modo di uno che si "risvegli" dal sonno.
Nel Timeo non so davvero dove indicarti questi riferimenti: per quanto ne so, si tratta di un testo di carattere eminentemente fisico.
Viene citato qui il mito di Atlantide, quello del Demiurgo...
Non mi pare che vi si parli di sogni.
Ciao.
Ultima modifica di leibnicht : 10-12-2004 alle ore 02.09.06.
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