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Vecchio 05-10-2004, 14.18.10   #21
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
continiuamo..

(si scrive così??? "continuiamo"??)

siamo rimasti a dire che una condizione di pace globale è preferibile ad una condizione di pace parziale (ancora tutto da dimostrare), e che la pace parziale risulta da presupposti egoistici... mentre la pace globale da che tipo di presupposti nascerebbe
r.rubin is offline  
Vecchio 05-10-2004, 23.58.32   #22
cernia
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
la pace parziale nasce dal presupposto egoistico di vivere qui nell'eden e chisseneimporta se fuori succede il finimondo.
la pace globale nasce dal presupposto di accettare qui piccoli fastidi che non mettono in pericolo la pace parziale, permettendo che anche là fuori si goda di un clima degno di essere chiamato pacifico.
cernia is offline  
Vecchio 06-10-2004, 11.28.26   #23
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da cernia
la pace parziale nasce dal presupposto egoistico di vivere qui nell'eden e chisseneimporta se fuori succede il finimondo.
la pace globale nasce dal presupposto di accettare qui piccoli fastidi che non mettono in pericolo la pace parziale, permettendo che anche là fuori si goda di un clima degno di essere chiamato pacifico.

ok, la domanda che ne segue è: quali sono i piccoli fastidi, e perchè bisognerebbe accettarli?
r.rubin is offline  
Vecchio 21-10-2004, 14.19.24   #24
Gianfry
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
Buon giorno cari amici,
su questo tema della pace e della giustizia vorrei esprimere il mio modo di vedere le cose partendo da un’altra ottica.

Anzitutto vorrei fare una distinzione tra “Pacifico” e “Pacifista”. Mentre il termine Pacifico indica, a mio avviso, colui che "ama avere una vita tranquilla", il termine Pacifista indica colui che "ama pretendere una vita tranquilla". Spieghiamo meglio la differenza. Il Pacifico non pretende nulla da nessuno, e non pretende in particolare che gli altri rispettino la sua scelta di avere una vita tranquilla. Il Pacifico è consapevole del fatto che è lui stesso a crearsi una determinata realtà, ed è consapevole che ciò che gli capita corrisponde ai pensieri (karma) che egli ha in sé. Egli cerca quindi di rilasciare tutte le cariche emotive che possono non renderlo interiormente tranquillo ed in pace, ed in tal modo sa che attirerà una realtà simile a quella sua interiore. Non pretende nulla dagli altri, ma piuttosto utilizza la volontà per modificare il suo approccio all'ambiente circostante.
E' vero infatti che ciò che può causare la mancanza di pace e di tranquillità nella nostra vita non è tanto ciò che accade attorno a noi, quanto piuttosto come noi ci rapportiamo con l'esterno e come quindi reagiamo alle circostanze esterne. E' un problema che ha a che fare cioè con le nostre cariche emotive interiori che, se presenti, ci portano a reagire in modo esagerato anche a circostanze che non ci danneggiano in alcun modo. Diverso è il caso, naturalmente, di una reazione ad una violazione altrui verso la propria persona ma una vera violazione in cui si venga effettivamente attaccati fisicamente o anche psicologicamente e/o emotivamente. Dio infatti ci ha dato la forza per farci rispettare. Perciò è naturale difendersi da un attacco alla propria persona.
Il Pacifista, invece, tende a pretendere un determinato comportamento da chi gli sta attorno anche se tale comportamento non lo danneggia direttamente. Con ciò non vogliamo dire che il voler difendere i nostri simili sia un atto negativo, quanto piuttosto che il farlo attaccando colui che danneggia, nel momento in cui non siamo attaccati direttamente, non rispetta quella che è la realtà che altre persone si sono create, realtà che può comprendere anche il vivere situazioni spiacevoli e negative al fine di imparare determinate lezioni.
E' fondamentale comprendere che ognuno si crea la propria realtà ed è altresì fondamentale comprendere che è buona cosa rispettare la scelta che ogni persona ha fatto, consciamente o inconsciamente, di crearsi una determinata realtà. Qualsiasi cosa succeda ad una persona è sempre per il suo bene ultimo, è cioè a supporto della sua crescita personale. L'interferire nella vita altrui non solo non permette all'altra persona di imparare certe cose che avrebbe altrimenti potuto imparare, ma crea karma a noi stessi in quanto l'interferenza nella vita altrui è un fatto che rappresenta una mancanza di rispetto ed un atteggiamento limitante in sé.
Il Pacifico desidera, così come il Pacifista, di cambiare la realtà ma lo fa nel modo più puro possibile, e cioè cambiando i propri pensieri interiori ed attirando quindi una realtà più pacifica ed uno stato emotivo interiore che non provoca situazioni di tensione emotiva in tutti i casi in cui non si viene effettivamente attaccati.
In sostanza il Pacifico è colui che ha realizzato la vera pace in se stesso, rilasciando continuamente i pensieri limitanti, cioè il proprio karma. Persone veramente pacifiche non attireranno mai a sé persone violente, ma solo persone pacifiche, in quanto “il simile attira sempre il simile”.
Riguardo poi la giustizia e le correlazione tra pace e giustizia vorrei dire che la Legge del Karma rappresenta la Giustizia Divina secondo la quale “Ciascuno raccoglie, prima o poi, quello che semina”. Inoltre la giustizia umana, con tutte le sue apparenti aberrazioni, sottostà alla Legge del Karma. Questo vuol dire che tutto ciò che accade è giusto e serve alla crescita personale e collettiva, anche se ciò da un punto di vista della personalità umana è difficile da digerire.
La persona pacifica questo lo sa e quindi accetta tutte le esperienze che la Vita gli mette davanti al fine di comprendere e, rilasciando il proprio karma tramite la volontà (intento), pian piano arriva a costruire in se stesso la vera Pace e la vera Giustizia.
Gianfry is offline  

 



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