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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
23-07-2004, 11.06.18 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Scusate di nuovo ma le cosi dette pippe mentali richiamano un supposto problema del tipo "ho le doppie punte, un brufolo sul naso, ho perso il mio geco di sasso porta fortuna ora come farò a vivere... ecc ecc... Forse c'è qualcuno che pensa che per togliersi la vita bastino delle pippe mentali, ma nella maggioranza dei casi di suicidio c'è spesso un'alterazione psichica nel momento in cui ci si toglie la vita, in altri casi è la disperazione totale... non pensiamo di essere così forti da poter sempre affrontare tutto, ognuno di noi potrebbe un giorno trovarsi in un momento in cui non vede via di uscita come ognuno di noi potrebbe da un giorno all'altro impazzire. Le cronache sono piene di questi casi di insospettabili che improvvisamente fanno cose inaudite. Perfetti padri di famiglia, madri amorevoli, ragazzi apparentemente sani ed equilibrati. Come si fa a ridurre tutto a delle pippe mentali!
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23-07-2004, 11.27.37 | #7 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
I casi sono tanti e vari. Io mi sono riferito ai casi di pippe mentali, dove cioè non ci sono grossi problemi di fondo e tuttavia si arriva ad un gesto simile. Ma se vuoi, allargiamo di molto il discorso: Una volta ho sentito che due giovani, per festeggiare il loro fidanzamento, si sono voluti lanciare con quell'elastico gigante (ha un nome, non me lo ricordo adesso) per provare l'ebrezza e il brivido di questa specie di sport o divertimento che sia. Mi sembra che sia stato lui a proporlo a lei. Si sono ammazzati entrambi. Questa cosa tra l'altro non è successa neanche molto tempo fà. Non è anche questa una forma di suicidio? Eh? Perchè si sa che fare una cosa del genere può comunque essere pericoloso, no? E allora perchè andarselo a cercare per forza il pericolo invece di evitarlo, solo perchè così si ha una bella sensazione, una forte scarica di adrenalina, qualcosa da ricordare di molto forte che poi si potrà raccontare agli amici. Non credo però che la possano raccontare a qualcuno, adesso. E perchè, perchè va bene agli altri tanto andrà bene a tutti? Un altra volta ho sentito di uno che, sempre per quanto riguarda questi sport esrtemi, si era fatto molto male, era stato anche sulla sedia a rotelle per un pò di tempo e poi si era ripreso. Dopo un pò aveva ricominciato a fare le stesse cose. Questo tentativo di sfidare continuamente la vita con qualcosa di estremo è fico vero? Ti fa sentire uno importante, uno che non ha paura, vero? Chi ha veramente coraggio, nella vita, è chi accetta di viverla fino in fondo, e che non si va però a cercare le cose a tutti i costi solo perchè "si annoia" o si sente "anonimo". Sono solo dei primitivi che danno un esempio pessimo, di vaolri superficiali e poco rispetto per la vita. Inoltre, in molti casi, per colpa loro mettono anche a repentaglio la vita degli altri che spesso e volentieri devono andare a salvarli. Il bello è che passano quasi come eroi, dopo. Giulio Ultima modifica di Giulma : 23-07-2004 alle ore 11.32.40. |
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23-07-2004, 12.19.43 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Caro Giulio, il discorso si è ampliato, gli sport estremi e la ricerca delle emozini forti sono tutto un altro paio di maniche. La penso come te riguardo agli sport estremi e compagnia bella, sono una fifona che ci vuoi fare! Ma non c'entra col suicidio, sono cose ben diverse. Chi vuole veramente suicidarsi e decide di farlo, ci riesce e l'unica cosa che desidera e porre fine a quel tormento che è per lui o lei la sua vita. Non possiamo sindacare se ne ha motivo o no perchè non siamo quella persona e i suoi motivi potrebbero non essere i nostri anche in situazioni molto simili. Quello che poi succede dentro ognuno di noi e assolutamente individuale e non può essere paragonato agli altri. Suicidarsi non è nemmeno paragonabile a fare cose che prima o poi potrebbero ucciderti come drogarsi, fumare, bere, mangiare schifezze, tutte queste cose si fanno per il piacere anche se poi sappiamo che possono (non è detto) ucciderci. Anche attaccarsi col motorino al rimorchio di un camion è un grosso rischio per la vita, ma chi lo fa è perchè prova piacere a farlo (i motivi sono individuabili se mastichi un pò di psicosomatica ma non è questo il punto) sa che gioca con la morte ma non pensa che morirà. Invece chi si suicida si libera della vita come di un peso insostenibile. C'è una bella differenza secondo me.
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23-07-2004, 13.21.42 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
“ Ma non c'entra col suicidio, sono cose ben diverse. Chi vuole veramente suicidarsi e decide di farlo, ci riesce e l'unica cosa che desidera e porre fine a quel tormento che è per lui o lei la sua vita. Non possiamo sindacare se ne ha motivo o no perchè non siamo quella persona e i suoi motivi potrebbero non essere i nostri anche in situazioni molto simili.” Questo non significa che non se ne possa esprime un opinione. Ognuno possa dire la sua. Sentire più opinioni, è sempre un bene. La mia è che chi si suicida non ha capito affatto il valore della vita, e credere di fuggire e annullarsi. Ma non si può annullare però, rimarrà molto male dopo. E’ solo la mia opinione. “Suicidarsi non è nemmeno paragonabile a fare cose che prima o poi potrebbero ucciderti come drogarsi, fumare, bere, mangiare schifezze, tutte queste cose si fanno per il piacere anche se poi sappiamo che possono (non è detto) ucciderci.” Che cosa stiamo dicendo. Chi si droga sa che si sta uccidendo, dunque è sempre una forma di suicidio, anche se diversa, in quanto si sta annullando mettendoci un po’ più di tempo di uno che lo fa subito. Certo, ha anche la possibilità, avendo più tempo, di non arrivare all’estremo. Ma se ci arriva, una volta morto, si è ucciso da solo (anche se concorrono altri, che giustamente devono pagare, poi, ma come assassini, tipo gli spacciatori). Vhi fuma, è uguale. Perché, non è consapevole che per ogni sigaretta si stà togliendo qualche minuto di vita? (e’ dimostrato). E che poi arriva il tumore? E che il tumore porta alla morte, e non alla vita? Eh? Questa persona, rispetto al drogato, ha ancora più tempo a disposizione. Quando morirà per un tumore ai polmoni sarà lui il solo responsabile della sua morte. E senza estremizzare, si può anche fumare qualche sigaretta, anche per un po’ di tempo, anche io fumavo, ma che centra, si deve smettere dopo, prima che arrivi il tumore, no? “Anche attaccarsi col motorino al rimorchio di un camion è un grosso rischio per la vita, ma chi lo fa è perchè prova piacere a farlo (i motivi sono individuabili se mastichi un pò di psicosomatica ma non è questo il punto)” Che centra. Se poi si ammazza non credo che trova più tamto piacere. E che i motivi sono individuali non significa che se si ammazza se lè cercata, e dunque è una forma di suicidio. Vaglielo a dire a quei due che si sono spiaccicati per terra, a già, non possono parlare. “sa che gioca con la morte ma non pensa che morirà.” Ti stai sbagliando: sa benissimo che potrebbe anche muorire, per un solo attimo che le cose girano storte. E’ proprio questo che gli dà il grande brivido. “Invece chi si suicida si libera della vita come di un peso insostenibile. C'è una bella differenza secondo me” Certo. Ma chi fa quelle altre cose sente la vita anche lui come un peso insostenibile, meno certamente rispetto a chi invece si suicida in modo secco. Meno, ma sempre un peso quasi insostenibile per chi altrimenti non saprebbe cosa fare. Perché altrimenti non avrebbe nessun bisogno di dimostrare niente a nessuno, ne tanto meno a se stesso. Ciao, Giulio |
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