Mi si passi la retorica del tono,
ma devo un poco a tutti loro
se sono come sono
Andiamo in senso cronologico.
Socrate E’ stato il primo che ho letto. Ed è un po’ come il primo amore: non si scorda mai. Grazie, Maestro, per la tua “dotta ignoranza”. Bertrand Russel scriveva che tu, come Gesù Cristo, ti sei sacrificato per la salvezza dell’uomo. Credo sia vero.
Aristotele Ah Stagirita, passeggio per i corridoi della facoltà con in mano la tua “Metafisica”. E tra sofismi e sillogismi, quei corridoi si trasformano nell’agorà della tua Accademia.
Tommaso d’Aquino Tommaso, Tommaso,
quelle “summe” elaborate
con il fare tuo giocondo
per ridurre tutto il mondo
a un sistema di risposte
calibrate e ben disposte.
Ti farei leggere a quei sempliciotti ancora convinti che il Medioevo sia l’epoca del “buio” della ragione.
Ockham
Guglielm, d’Occam nativo
Come Marsilio fu combattivo,
contro la Chiesa optando fiero
(lui che fu monaco!) verso l’Impero.
Hai fatto a tuo modo, Guglielmo, nei limiti consentiti dall’epoca, una fiera battaglia laica, svuotando oltretutto la logica e la semiotica (perché di semiotica si trattava) di molte delle sue implicazioni teologiche e metafisiche.
Cusano solo una citazione: “compito dell’uomo è l’esercizio della sua ragione, pur nella chiara consapevolezza dei suoi limiti”. E lo diceva 300 anni prima di Kant.
Bacone Ha condannato Platone e Aristotele come sofisti e chiacchieroni, impegnati solo a prevalere sull’avversario nelle dispute verbali, ma incapaci di dominare realmente la natura. Ma lo perdoniamo.Se non altro per quella mirabile denuncia dei pregiudizi rappresentati dai suoi “Idola”.
Galileo Eppur si muoveva.
Hume e Kant li ho appaiati, poiché se Hume fece uscire Kant dal suo “sonno dogmatico”, Kant ha fatto uscire me dal mio.
Feuerbach Ahi ahi, Ludwig. Perché fanno tutti finta di non sentire. "Dio è la stessa essenza dell'uomo proiettata in un immaginario essere trascendente. I predicati di Dio (sapienza, potenza, amore) non sono che qualità umane immaginate come infinite”. Il vero Dio è l’uomo, con i suoi limiti e le sue imperfezioni. Con la sua finitezza.
Kierkegaard “l’angoscia non è la paura definita per qualcosa; è un’indefinita inquietudine, il senso di un disorientamento totale, di una radicale incapacità di risposta dinanzi all’enigma dell’esistenza”.
Schopenhauer Mi hai aperto come pochi all’esperienza del dolore, ma chi ti conosce bene sa anche che non ti fermi là, ché a chi le sa cogliere offri anche le possibili vie d’uscita.
Nietzsche La tua “morte di Dio” implica il tramonto di ogni valore permanente e di ogni verità assoluta; “non esiste la realtà, esistono solo interpretazioni”. E mi apristi la strada all’ermeneutica.
Russel Oggi la tua grandezza è riconosciuta nella matematica e nella logica, ma per me, più di tutto, sei stato un fiero lottatore contro ogni dogmatismo e fanatismo, combattente contro il cieco assolutismo dei valori.
Wittgenstein Bello, pregnante, denso di stimoli il tuo passaggio dal “Tractatus” alle “Ricerche”. Quanti pensieri, quante riflessioni mi han suscitato le tue proposizioni. Sul linguaggio e le sue implicazioni filosofiche, ma soprattutto sul concetto di Verità.
Heidegger Enorme, perché lo si possa racchiudere in poche righe. Ammiriamolo (filosoficamente parlando, ma non imitiamolo nelle sue scelte di vita) e disponiamoci tutti all’ “ascolto dell’essere”.
Vattimo Non sempre le sue tesi mi trovano d’accordo, ma da lui ho appreso il disincanto e il vero “nichilismo attivo”.
Ciao
Solger
Ultima modifica di Solger : 25-05-2004 alle ore 19.32.02.
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