Un esempio per tutti!
Quello che dovrebbe essere il punto di partenza per qualsiasi essere umano e quello che invece, non essendo considerato, lo poggia su un piedistallo dalle fondamenta necessariamente instabili.
Un filosofo "un bel pezzo avanti" :
Sembra quasi certo che Socrate, in un primo periodo della sua vita, abbia seguito con interesse le ricerche degli ultimi naturalisti, in particolare di quelli della scuola di Anassagora. Nel Fedone platonico si legge ad esempio : “Io, quando ero giovane… fui preso da una vera passione per quella scienza che chiamano indagine sulla Natura. E veramente mi pareva cosa altissima codesta, conoscere le cause di ciascuna cosa, e perché ogni cosa si genera e perisce ed è”. Tuttavia, deluso da tali indagini, si convinse ben presto, anche sotto evidenti suggestioni sofistiche, che alla mente umana sfuggono inevitabilmente i perché ultimi delle cose e che ad essa non è dato di conoscere con certezza l’Essere e i principi del mondo. Per cui, come scrive significativamente Senofonte a questo proposito : “circa la natura del Tutto non disputava si come disputano moltissimi altri, né indagando quale sia la struttura di quello che i sapienti chiamano cosmo, né per quali necessarie cause si formi ciascuna delle cose celesti in particolare; riteneva anzi folli coloro che di tali cose si davano pensiero… Si meravigliava poi come a coloro non fosse chiaro che non è possibile agli uomini trovare queste cose, tanto più che coloro i quali più degli altri hanno alterigia di parlarne, non hanno la stessa opinione, anzi stanno fra di loro come furiosi… personalmente, invece, discuteva solo delle cose umane” (Memorabili). Perciò, abbandonati gli studi cosmologici, Socrate cominciò ad intendere la filosofia come un’indagine in cui l’uomo, facendosi problema a se stesso, tenta, con la ragione, di chiarire sé a se stesso, rintracciando il significato profondo del suo essere uomo : “Di tutte le ricerche la più bella è proprio questa : indagare quale debba essere l’uomo, cosa l’uomo debba fare…” (Gorgia 488 a.). Per questo Socrate fece il suo motto dell’oracolo delfico Conosci te stesso, vedendo in esso la motivazione ultima del filosofare e la missione stessa del filosofo. E poiché secondo Socrate, non si è uomini se non fra uomini, in quanto ciò che ci costituisce come tali è proprio il rapporto con gli altri, la sua filosofia assunse i caratteri di un dialogo interpersonale, in cui ognuno, con-filosofando con il prossimo, affronta e discute le questioni relative alla propria umanità. E in questo colloquio incessante, in questa ricerca senza fine, Socrate ha posto il valore stesso dell’esistenza, convinto, come si dice nella platonica Apologia di Socrate, che “una vita senza esame non è degna di essere vissuta”.
Ultima modifica di Marco_532 : 13-05-2004 alle ore 18.53.44.
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