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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
16-04-2004, 19.30.21 | #3 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 17-03-2004
Messaggi: 58
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Io personalmente non riesco a capire cosa intendete per reale.
Insomma, siete davvero così ingenui da credere che lo scienziato trovi le leggi fondamentali del vero?!?! Io mi domando come si faccia a credere che un sistema di leggi, come sono quelle scientifiche, così vicino alla mitologia, anche se cambiate in mdo significativo, possano fornire un contatto con la realtà esistente. Ma certo che esiste una differenza tra gnoseologia ed ontologia! La scienza non è che uno dei tanti filtri che ci permettono di collegarci con il reale, come la cultura. Qui si parla di forze fisiche, ma con cosa si misurano le forze fisiche? Ad occhio? L'occhio si può ingannare facilmente. Con i macchinari? E chi li costruisce?!?!?!? Non capisco come sia possibile sostenere che nel mondo non esista la contraddizione. Come fai a parlare di bene e di male, quando nella vita si compenetrano continuamente? Non ditemi che credete di poter spiegare tutto con la scienza. Questo si che è credere in Dio! |
16-04-2004, 20.12.54 | #4 |
RESPIRAZZURRO
Data registrazione: 19-12-2002
Messaggi: 24
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Mi sa che non hai letto bene il messaggio(Nilic).
Prima cosa(anche per Dunadan):Forse non ho chiarito abbastanza bene che il discorso iniziale sulla contraddizione era di puro carattere terminologico,a uso definitorio,"da vocabolario" per intenderci. Seconda cosa(per Nilic):Io dico esattamente il contrario di quello che mi vuoi far dire tu.Io sostengo che lo scienzato non potrà mai conoscere il reale per quello che è quando dico che non esiste differenza tra gnoseologia e ontologia. Tu dici: "Qui si parla di forze fisiche, ma con cosa si misurano le forze fisiche? Ad occhio? L'occhio si può ingannare facilmente. Con i macchinari? E chi li costruisce?!?!?!?" poi dici: "Ma certo che esiste una differenza tra gnoseologia ed ontologia!" Se rifletti ti contraddici,perchè io dico che dal momento che ciò che conosciamo è relativo a noi,alle nostre facoltà fisiche e intellettuali,ciò che conosciamo è il come lo conosciamo.Mai potremo arrivare alla vera essenza o alla certezza di essa perchè il soggetto conoscente non potrà mai essere eliminato anche nella costruzione di macchinari. Di conseguenza dico che non c'è differenza tra gnoseologia e ontologia,perchè l'ontologia è sempre e sempre sarà una gnoseologia! Infine sempre per lo stesso motivo dico che solo un fervente credente può sostenere che c'è differenza tra gnoseologia e ontologia,in quanto presume o ritiene di sapere cos'è la verità(Dio) ed è cosciente che i mezzi dell'uomo per arrivare ad essa sono ben altra cosa. E con questo rispondo anche a Chiara. |
16-04-2004, 23.52.17 | #5 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Citazione:
E io ho chiarito che questa tua divisione tra logica terminologica(che riflette il mondo reale) e ciò che è il mondo reale non è esatta. Perchè anche nel mondo del linguaggio due cose non possono convivere se si contraddicono. Citazione:
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17-04-2004, 01.49.29 | #6 |
RESPIRAZZURRO
Data registrazione: 19-12-2002
Messaggi: 24
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Non ci capiamo.Kant dice che anche nella realtà effettuale ci sono contraddizioni,io volevo solo dire al signor Kant che il termine contraddizione va usato solo in ambito linguistico mentre se parliamo di ambito reale l'equivalente sarebbe una situazione empiricamente impossibile.
NON STO ASSOLUTAMENTE DICENDO CHE ESISTA DIFFERENZA TRA LA SFERA LINGUISTICA E QUELLA REALE. STO DICENDO"E' MEGLIO USARE IL TERMINE....ETC...ETC". TERMINI DIVERSI PER INDICARE LA STESSA COSA.LA CONTRADDIZIONE/CONTRA-DICERE/C'E' SOLO NEL CAMPO LINGUISTICO COME TERMINE INTENDO PERCHE' IL CORRISPETTIVO NEL CAMPO REALE OSSIA LA CONTRADDIZIONE IN CAMPO REALE SI CHIAMA A MIO AVVISO "SITUAZIONE EMPIRICAMENTE IMPOSSIBILE". STIAMO FACENDO DI UNA QUISQUILIA UNA COSA ECCESSIVA,IL MIO POST INIZIAVA CON UNA SEMPLICE ARROGANTE CORREZIONE TERMINOLOGICA NON SOSTANZIALE. Postulando un Dio,ossia la verità,l'ontologia del tutto,solo il credente per me ha ragione e motivo di credere che esista un'ontologia e una gnoseologia e non dico assolutamente che il religioso pensi che la cosa in sè è inconoscibile. E' lo scienziato che secondo me non deve credere che esista una differenza,poichè lo scienziato non sa quali sono i piu' reconditi segreti dell'universo,qual'è la verità e deve tenere a mente che cio' che crede ontologia è gnoseologia. |
17-04-2004, 02.16.39 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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La cosa in sè
Attribuire alla relazione tra ciò che è " oggetto" di conoscenza e ciò che è "strumento" di conoscenza la determinazione dell'identità, suppone la possibilità di una sintassi del "razionale" in qualche modo "oggettiva".
Questo è, in realtà, uno dei temi più problematici che l'epistemologia del secolo scorso ha percepito e sviluppato. Non è così semplice, nè così banale. Habermas ne è un'espressione illuminante. Ma, volendo ridurre all'essenziale la questione, vi vorrei far notare che, da due secoli a questa parte, tra ontologia e gnoseologia si pone l'ambito epistemologico che, solo da un punto di vista "forte", hegeliano, vi si dispone dialetticamente. Prima di tirare le orecchie a Kant, amico mio, chiediti se, per caso, non lo stai facendo con le sue mani. |
17-04-2004, 10.23.43 | #8 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 17-03-2004
Messaggi: 58
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Allora, se ho interpretato tutta la riflessione al contrario, rigirandola mi trovo d'accordo. Se vogliamo porre tutto sotto la sfera gnoseologica, perché è solo qui che si può esaurire l'esperienza umana, nonostante ogni tipo di sforzo, allora concordo sicuramente.
Anche se: Citazione:
non mi trova davvero molto convinto (LINK). E' molto probabile che non abbia capito bene il messaggio o che io non sia entrato completamente nel tuo ordine di idee. |
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