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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
05-01-2004, 14.25.34 | #9 |
Wakko Kid
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 7
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L'unità di pensiero.
Conosco personalmente knacker e penso quindi poterti spiegare cosa intende per unità di pensiero. Per spiegarlo devo però introdurre alcuni concetti:
I due piani: fisico (esistente) e etico (essente) La realtà è governata da alcune leggi naturali (fisiche chimiche ecc...) che fanno sì che tutto l' esistente sia governato dal principio di CAUSA-EFFETTO. Siccome tutti voi suppongo crediate di avere il libero arbitrio (vi risparmio un mucchio di passaggi logici, intendo solo giungere a definire l'unità di pensiero, come è stato richiesto) bisogna supporre l'esistenza di un altro piano, il piano dell'essente. Ciò che si trova su questo piano E', ma non esiste, in quanto non è nè materia, nè radiazione, nè energia. Quindi, tutto ciò che si trova sul piano fisico (cioè tutto ciò che esiste) è soggetto alle leggi naturali, tutto ciò che si trova sul piano etico, non esistendo, è sciolto dalle leggi. Nota bene: ciò che non esiste non è meno "reale" (tra virgolette) o meno "vero" di ciò che è! Ad esempio tutti noi sappiamo che 2+3=5, ma il 2 o il 3 o il 5 non esistono: sono e basta. Sul piano fisico, come avrete intuito si trova tutto l'esistente: materia, energia, radiazione. Ora, rimane da definire cosa c'è sul piano etico: su questo piano troviamo due tipi di enti: i concetti e le unità di pensiero. Le unità di pensiero sono quindi quegli enti che hanno il potere di ordinare, intendere, correlare i concetti. Le unità di pensiero sono qualcosa di diverso dalla volontà come la intendiamo quotidianamente: la volontà è quell'insieme di azioni che sono dettate dalle interazioni chimiche tra le sinapsi dei neuroni, e che quindi sono soggette alle leggi naturali. Le unità di pensiero invece sono degli enti che esistono quando noi tentiamo di guardare il piano fisico. Quando facciamo questo, astraiamo noi stessi dalle leggi naturali (o meglio solo quella parte di noi che può essere astratte, il non esistente ma essente). Spero di aver esposto chiaramente questo concetto che credo sia molto difficile da capire e da accettare. Ciao a tutti e buona naviagazione |
05-01-2004, 15.49.10 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 01-03-2003
Messaggi: 37
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La domanda impossibile
“se l’io fosse un contenitore .....................?” Ciao a tutti ,ancora non mi conoscete ma presto spero di diventare anch’io un frequentatore assiduo di questo forum che mi piace molto. Io vorrei dire rispetto alla domanda di VanLag, che anche la risposta è impossibile ,perché possono essere tante quante sono gli “io” , rispondendo a quella che secondo me è la realtà e l’unicità dell’essere. L’”io”, a volte, lo confondiamo con il lavoro della mente e/o con il funzionamento del nostro corpo , questi secondo me ,sono fantastici e meravigliosi strumenti a disposizione dell’”io” per potersi manifestare nella realtà e affermare la propria essenza/esistenza. I casini iniziano quando si fa il contrario e si pretende di “rilegare” l’” io” a sponsor quando non addirittura subalterno alla nostra mente ….. e al nostro corpo. Forse qualcuno da sempre cerca di confonderci le idee. Con il risultato di rilegare in un angolo sempre più lontano il nostro unico e vero “io” confondendolo anche con emozioni, sentimenti e sensazioni non sempre nostre….l’”io secondo me,ha una sola morale: esistere per essere felice. Ciao spero a presto |