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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 04-01-2004, 21.42.00   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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La domanda impossibile.

Cosa abbiamo esattamente in mente quando diciamo “IO”?

Cioè se l’io è un contenitore come e da cos’è fatto?


P.S. l’ho messo qui ma la domanda ci stava anche in altre sezioni come Psicologia, Spiritualità, Scienza e Misteri etc….
VanLag is offline  
Vecchio 04-01-2004, 22.00.03   #2
dana
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quando dico "IO" ho in mente la mia vita: le esperienze passate, la realtà presente, i sogni, le illusioni, le speranze.

"io" sono la somma di tutto ciò che mi è capitato, sono in divenire, cambierò perchè la vita mi farà cambiare.

se l'io fosse un contenitore sarebbe un contenitore di vita vissuta, sperimentata e sperata.

ogni persona è un "io" unico e irripetibile, prezioso.

(non so se ho capito bene la tua domanda....)
dana is offline  
Vecchio 04-01-2004, 22.56.58   #3
VanLag
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(non so se ho capito bene la tua domanda....)

mi sembra di si visto che hai dato una risposta pertinente ed interessante.

se l'io fosse un contenitore sarebbe un contenitore di vita vissuta, sperimentata e sperata.

Ho usato il termine contenitore perché un altro modo di descriverlo potrebbe essere ad esempio: - un entità costituita da intelligenza, ragione, memoria, spirito, coscienza, supercoscienza…. etc –

P.S. In realtà sono interessato a tutti i punti di vista che si provano a definire l’”IO” anche perché, personalmente, penso sia la base della conoscenza.

Ciao e grazie.
VanLag is offline  
Vecchio 05-01-2004, 00.11.34   #4
Fragola
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E' una parola inflazionata dai modelli psicologici. Al variare del modello cambia il significato e chi, come me, si muove in quei contesti, sa cosa pensare quando trova la parola IO in un libro ma non sa più cosa pensare quando riferisce quella parola a sè.
Ma immagino che di questo non ti importi molto.

Se provo a staccarmi da tutti i contesti faccio davvero fatica a dare un significato alla parola IO. Non so, forse più che ai ricordi, ai pensieri, la collego al corpo. Sono questo corpo.
I ricordi sono misteriosi, Van. Vanno e vengono. A volte senza il nostro permesso. La memoria è ciò che collega la nostra itentità, ciò che ci fornisce un continuum che ci permette di vedere noi stessi nel passato e di proiettarci nel futuro. Tiene insieme. Una funzione fondamentale che ci permette di muoverci nel mondo. Senza non ritroveremmo nemmeno la strada di casa. Ma fa anche strani scherzi. E' poco affidabile, la memoria. Il corpo invece è più stabile. Ed ha una sua memoria, più sicura, meno manibolabile.
Ed è ciò che realmente sono fino a che sono viva in questa specifica vita. Sempre che ne esistano altre, cosa di cui nessuno ci può dare la certezza.

buonanotte
Fragola is offline  
Vecchio 05-01-2004, 00.12.20   #5
Knacker
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Messaggi: 375
La mia opinione

Definirei l'"IO" come quell'unità di pensiero dotata di coscienza (cioè che sa di sapere e è consapevole della propria esistenza).
Knacker is offline  
Vecchio 05-01-2004, 00.54.07   #6
Attilio
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io....

non mi definisco con "definizioni", ma con sensazioni ed emozioni.

Non sono il mio corpo, avrei volentieri fatto senza la parte materiale di questo mondo. Non sono ciò che posseggo, sarei comprabile e vendibile.

Quando penso ad "io" vedo un insieme di emozioni, sensazioni e dolori che hanno composto questo io.
Io non sono quello che ha fatto questo o quello, io sono quello che (mentre faceva questo o quello) ha coltivato determinate emozioni od affetti.

Io sono lontanissimo dal mondo che mi circonda...
Attilio is offline  
Vecchio 05-01-2004, 01.25.20   #7
Vi@nne
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Nel dire "io" parla la mia essenza di donna, la strada che ho fatto dentro di me, quella che mi è venuta incontro nella vita e tutta quella che dovrò ancora percorrere... insieme a "io". Possiedo solo me stessa e nella parola "io" c'è un grande rispetto per me.
Vi@nne is offline  
Vecchio 05-01-2004, 12.08.16   #8
Fragola
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Messaggi: 2,913
L'Io pone se stesso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Knacker
Definirei l'"IO" come quell'unità di pensiero dotata di coscienza (cioè che sa di sapere e è consapevole della propria esistenza).

Unità di pensiero dotata di coscienza...

mi spieghi per favore cos'è un'unità di pensiero?

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 05-01-2004, 14.25.34   #9
wakkokid
Wakko Kid
 
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Messaggi: 7
Post L'unità di pensiero.

Conosco personalmente knacker e penso quindi poterti spiegare cosa intende per unità di pensiero. Per spiegarlo devo però introdurre alcuni concetti:

I due piani: fisico (esistente) e etico (essente)
La realtà è governata da alcune leggi naturali (fisiche chimiche ecc...) che fanno sì che tutto l' esistente sia governato dal principio di CAUSA-EFFETTO. Siccome tutti voi suppongo crediate di avere il libero arbitrio (vi risparmio un mucchio di passaggi logici, intendo solo giungere a definire l'unità di pensiero, come è stato richiesto) bisogna supporre l'esistenza di un altro piano, il piano dell'essente. Ciò che si trova su questo piano E', ma non esiste, in quanto non è nè materia, nè radiazione, nè energia. Quindi, tutto ciò che si trova sul piano fisico (cioè tutto ciò che esiste) è soggetto alle leggi naturali, tutto ciò che si trova sul piano etico, non esistendo, è sciolto dalle leggi.

Nota bene: ciò che non esiste non è meno "reale" (tra virgolette) o meno "vero" di ciò che è! Ad esempio tutti noi sappiamo che 2+3=5, ma il 2 o il 3 o il 5 non esistono: sono e basta.

Sul piano fisico, come avrete intuito si trova tutto l'esistente: materia, energia, radiazione. Ora, rimane da definire cosa c'è sul piano etico: su questo piano troviamo due tipi di enti: i concetti e le unità di pensiero.

Le unità di pensiero sono quindi quegli enti che hanno il potere di ordinare, intendere, correlare i concetti.

Le unità di pensiero sono qualcosa di diverso dalla volontà come la intendiamo quotidianamente: la volontà è quell'insieme di azioni che sono dettate dalle interazioni chimiche tra le sinapsi dei neuroni, e che quindi sono soggette alle leggi naturali. Le unità di pensiero invece sono degli enti che esistono quando noi tentiamo di guardare il piano fisico. Quando facciamo questo, astraiamo noi stessi dalle leggi naturali (o meglio solo quella parte di noi che può essere astratte, il non esistente ma essente).

Spero di aver esposto chiaramente questo concetto che credo sia molto difficile da capire e da accettare.

Ciao a tutti e buona naviagazione
wakkokid is offline  
Vecchio 05-01-2004, 15.49.10   #10
alba
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Data registrazione: 01-03-2003
Messaggi: 37
Smile

La domanda impossibile

“se l’io fosse un contenitore .....................?”

Ciao a tutti ,ancora non mi conoscete ma presto spero di diventare anch’io un frequentatore
assiduo di questo forum che mi piace molto.

Io vorrei dire rispetto alla domanda di VanLag, che anche la risposta è impossibile ,perché
possono essere tante quante sono gli “io” , rispondendo a quella che secondo me è la realtà e l’unicità dell’essere. L’”io”, a volte, lo confondiamo con il lavoro della mente e/o con il funzionamento del nostro corpo , questi secondo me ,sono fantastici e meravigliosi strumenti a disposizione dell’”io” per potersi manifestare nella realtà e affermare la propria essenza/esistenza.
I casini iniziano quando si fa il contrario e si pretende di “rilegare” l’” io” a sponsor quando non addirittura subalterno alla nostra mente ….. e al nostro corpo.

Forse qualcuno da sempre cerca di confonderci le idee. Con il risultato di rilegare in un angolo sempre più lontano il nostro unico e vero “io” confondendolo anche con emozioni, sentimenti e sensazioni non sempre nostre….l’”io secondo me,ha una sola morale: esistere per essere felice.

Ciao spero a presto
alba is offline  

 



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