Il sonno è il coito più sublime
Perdonami, amico, ma davvero non capisco: è la donna attraente che si rivolge a me ?
Sono io, attraente, che mi rivolgo ad una donna che mi attrae ?
E, se io lo sono. in funzione di cosa lo sono ?
E la donna, cosa aspira da me ?
Perdonate la breve digressione, becera e banale, ma escludere questo nostro distorto mondo westeren europe, postfemminista, a vantaggio di una visione un po' più aperta del "villaggio globale" in cui respiriamo, mi pare d'obbligo.
Personalmente, ho subito un certo numero di mortificazioni dalle donne che si sono nutrite del mio stesso latte.
Nel centro-nord europa, dove ho anche vissuto, mi sono trovato, con sorpresa, "accolto" come un uomo della porta accanto: da non escludere in partenza perchè non sovrapponibile a Di Caprio o altri attori internazionalmente consentiti.
Ho trovato il modo di farmi amare per ciò che sono ed effettivamente sento, di percepire come un "valore" il mio modo di affrontare i problemi e fronteggiare la realtà.
Che diavolo di senso ha la questione proposta ?
Io credo che, quando due persone intraprendono un "contatto" affettivo, in quello stesso istante si vada aprendo per loro la poissibilità di creare uno spazio del tutto "nuovo", esotico e rischioso, nel quale è possibile decidere di entrare subito come "coloni", oppure più tardi come precursori.
Ma ciò che vedo, e da anni ho visto è il fatto seguente: le donne italiane, a parte il profilo estremamente alto dei loro patterns di attesa (che stringe a pochi i requisiti minimi), non desiderano affatto un partner che argini, in qualche modo, la loro stolida e becera volontà di crearsi spazio, per il principio barocco dell'horror vacui
(Crollo- continua...)
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