Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Ringrazio tutti per i vostri contributi e intanto mi sorge la curiosità per un altro aspetto della questione, se riesco ad esplicarlo. L'uomo con la scienza e la matematica applicata cerca di dominare la natura scorgendo i fenomeni ricorrenti. Una volta assodato che un certo evento sotto le medesime circostanze si comporta sempre allo stesso modo, si fonda una legge scientifica. Nel caso del rito è il contrario: invece che osservare i fenomeni ricorrenti per dominarli, si assume un comportamento ricorrente per dominare gli eventi. La scienza è un tentativo di controllo degli eventi rivolto all'esterno, il rito è un tentativo di controllo che si rivolge all'interno dell'uomo.
|
trovo interessante la tua osservazione,penso che hai toccato un punto molto importante al tema in questione;
secondo me e' vero quello che dici ma credo piuttosto che nel caso del rito,non vi sia nessuna intenzione di dominare gli eventi semmai di viverli,nel senso di sentirsi,ed ESSERNE PARTE di modo che non si crei quella frattura tra l'uomo e la natura,tra l'uomo e l'universo e questo può avvenire appunto dal nostro interno perché vi si troverebbe la coincidenza,NON ESSENDO NOI,APPUNTO SEPARATI DAI FENOMI.
al contrario,il tentativo di dominio esterno e quindi conseguente manipolazione,provoca quella separazione del tutto illusoria e che oltretutto non può che ritorcersi contro