Credo che l'ambivalenza sia una condizione radicata alla nostra condizione umana, oltre ad essere un nostro diritto.
Riguardo a scegliere poi, mi piace pensare che l'uomo, a parte condizioni particolari di disagio esistenziale o psichico, sia libero di scegliere, salvo accettre che la scelta implica sempre un'amputazione di una delle due parti, e a non pentirsene quindi..
con simpatia
Igro
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