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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
01-03-2015, 11.24.22 | #1 |
Moderatore
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Il nichilismo come volontà di assoluto
Pare assurdo considerando che il nichilismo, a partire da Nietzsche, appare come volontà di annientamento di ogni assoluto, eppure consideriamo questo filmato, tratto da una vecchia trasmissione molto interessante de "L'infedele" sul nichilismo https://www.youtube.com/watch?v=GVOuiXX0sKA
in cui sono accostate la volontà di annientamento proclamata da Abu Gaith nel 2001 in una caverna afgana in nome di una fede assoluta ([i]"i nostri giovani amano la morte quanto gli americani amano la vita["/I]) alla cultura nichilistica contemporanea occidentale ("i ragazzi vogliono la morte, c'è un desiderio di morte; meglio bruciare che consumarsi poco a poco"). La differenza di contesto non potrebbe essere più grande e quindi anche il significato di quel medesimo volere la morte propria e altrui: nel primo caso l'affermazione per la morte è infatti pronunciata in nome di un ideale assoluto che non ammette altro da sé e più che nichilismo sembra trattarsi di un fondamentalismo fanatico che riduce tutto a un solo senso al di fuori del quale ogni altro significare è proibito, nel secondo di una nausea esistenziale totalizzante che riduce tutto ugualmente a zero per cui tutto è ugualmente permesso. Eppure proprio quel ridurre tutto a uno tipico della fede assoluta e fanatica che cancella qualsiasi molteplicità altra con cui relazionarsi positivamente non rende quello stesso uno totalizzante, quel solo perseguito, un niente? E quello zero non maschera forse una volontà unica di un godimento totalizzante, unica ragion d'essere che brucia in un solo attimo, unico totale rimedio alla noia nauseante di una quotidiana agonia? E allora non è proprio il volere il seppellimento di qualsiasi alterità significante che attua in entrambi i casi il senso proprio del nichilismo? Un volere un uno totale che finisce con l'azzerarsi non avendo più alcun altro di fronte a sé, ma che azzerandosi è sempre e solo nel suo unico delirio annientante che finisce con il ritrovarsi. Volere l'unicità è quindi in potente sinergia con il volere il niente? Ultima modifica di maral : 01-03-2015 alle ore 12.04.36. |
01-03-2015, 22.11.29 | #2 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
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04-03-2015, 11.49.35 | #4 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
Citazione:
Quella che indichi tu a me pare essere un effetto comune alle due posizioni piu' che una loro coniunctio . Capisco che quello che hai indicato e' un punto comune ma la congiuzione degli opposti e' , a mio parere , piu' da vedere come la sintesi hegheliana , come un superamento delle due posizioni di tesi ed antitesi ad un livello necessariamente superiore . Ed e' questo un procedimento talmente complesso e difficile che non puo' che approdare a qualcosa di diverso e di migliore della tesi ed antitesi . Del resto non si puo' risolvere la dicotomia degli opposti se non partendo da uno stato dell'essere diverso da quello di partenza di entrambe le posizioni . |
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04-03-2015, 13.49.19 | #5 |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
Il superamento degli opposti mediante la sintesi che li comprende è infatti il superamento del nichilismo, ma questo può non accadere e allora la congiunzione degli opposti (che si avvera comunque) si risolve nell'annientamento di entrambe le posizioni (ed è quanto più spesso accade nelle dinamiche contrappositive dominate dalla volontà di potenza di ciascuna delle parti).
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05-03-2015, 12.40.57 | #6 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
Citazione:
Quando si resti in questo processo di corsa verso gli opposti , che e' la situazione normale in natura ( enantiodromia di Eraclito ), si ha il fenomeno di cui tu parli dell'annientamento dell'altro pur partendo da premesse diversisssime /opposte . |
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05-03-2015, 19.47.24 | #7 | |
Ospite
Data registrazione: 27-08-2008
Messaggi: 135
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
Citazione:
citazioni a mala-memoria che mi paiono in tema : "anche il suicidio rientra nella volontà di potenza, che è la forza fondamentale che guida tutti gli uomini ed i viventi : è la volontà di poter dire che la mia morte me la decido io e non voi o la natura" Adler, psicologo della volontà di potenza: una copia di Nietzsche) "purezza è volere una cosa sola" Kierkgaard "ti darò la mia anima per l'eternità dell'inferno se, ora qui sulla terra, riuscirai a farmi provare un piacere così intenso da poter dire: attimo quanto sei bello, ti prego fermati" Faust a Mefistofele (Goethe) "non portava mai orologi perchè aveva il terrore del tempo che passava" gli Storici della vita di Hitler "le SS si sotto-ponevano al rituale della morte simbolica, l'iniziazione consisteva nel dormire una notte in un loculo, dimostrare di non temere assolutamente la morte per poter poi dare la morte a milioni di altri uomini come se NULLA fosse" Piero commentando gli Storici del Nazismo . . |
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06-03-2015, 02.52.51 | #8 |
Ospite
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Riferimento: Il nichilismo come volontà di assoluto
Il nichilismo è l'oblio della coscienza se ristagna invece che fare da trampolino e passare ad un nichilismo attivo e ad una volontà forte. E' la paura di sognare, è la rinuncia dinnanzi la difficoltà, ma è necessario metterci piede se si vuole "rinascere", facendo attenzione a non restarne intrappolati, e finire nel nulla, nell'assoluto forse, ma è lo stesso assoluto di chi volge ad un unità più vicina alla vita che brucia, al "nirvana"(per farne un esempio). Due diversi concetti di assoluto, ma uno è vinto dal contesto umano, l'altro ne è spinto. Arresa o ispirazione, vuoto ed unione.
Infine il nichilismo è un concetto generico, è il modo di rapportarsene che gli da un valore. Allego un video che può essere attinente: http://www.filosofia.rai.it/articoli...6/default.aspx |