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16-09-2014, 09.29.52 | #23 |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Credo che forse si potrebbe dire allora che la libertà è il riconoscimento di una realtà che si rappresenta necessariamente come soggetto che vuole ed è quindi pienamente e liberamente responsabile di ciò che vuole.
La volontà e la responsabilità sono insieme elementi imprescindibili di quella rappresentazione in atto che è la libertà del soggetto. |
16-09-2014, 10.33.24 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
** scritto da maral:
Citazione:
«La libertà consiste nel rendersi responsabili di fronte alla verità». - (P. Benedetto XVI) Il problema è che ognuno ha la propria di "verità", quindi, forse, sempre secondo i propositi di Einstein:- "Se i fatti e la teoria non concordano, cambia i fatti"-; se non ci si sente liberi (davvero liberi, fino a divenire una quotidiana realtà) rendendosi responsabili nei confronti della nostra verità, di ciò che teorizziamo sia la verità, bisogna cambiarla, ogni qualvolta, ovviamente, la tristezza, la disperazione e l'angoscia, sono dovute ad una prigionia interiore od a una oppressione politica-sociale-economica. Pace&Bene |
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16-09-2014, 12.30.55 | #25 | |
prof
Data registrazione: 28-05-2011
Messaggi: 221
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Citazione:
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18-09-2014, 20.07.37 | #26 | |
Ospite
Data registrazione: 27-08-2008
Messaggi: 135
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Citazione:
concordo sul punto => Libertà = Volontà di Potenza.. non solo verso l'Altro Uomo.. ma anche verso la Natura (posso mangiare o non mangiare la mela sul tavolo senza che nessuno me lo ordini/impedisca).. FENOMENOLOGIA il problema è che, come dicono giustamente (a mio parere) Kant e Severino la Libertà è una Fede perchè Non appare Fenomenologicamente.. infatti Appare il Ricordo che Tentennavo se Mangiare o Non Mangiare.. ed Appare il Ricordo che Scelsi di Non Mangiare.. ma Non Può Apparire il Ricordo che Avrei Effettivamente Potuto Mangiarla.. se per dimostrarlo faccio come Aristotele e cioè la Mangio Ora.. allora mi Illudo di Dimostrare la Libertà ma non è così perchè Non Mangio Più Quella Stessa Mela x cui fui Indeciso.. perchè gli Atomi all'Interno ed All'Esterno della Mela, di Me, e del Mondo che ci Circonda si sono nel frattempo Modificati miliardi di volte.. e le loro Relazioni miliardi al cubo.. la Vera Prova Fenomenologica del 9 sarebbe Poter Tornare Indietro nel Tempo e Fare la Scelta che Non Feci.. ma ciò è Impossibile.. indi la Libertà è una Fede di cui Fenomenologicamente Ignoriamo la Verità / Falsità.. LOGICA ONTO-LOGICA se poi ci spostiamo sul punto Logico (come fa Severino).. allora potremmo tentare di Dimostrare addirittura che la Libertà Non Esiste (esiste come Illusione).. infatti.. essere Liberi non significa dire NO.. bensì Poter decidere se dire Sì o No.. ma il problema Logico è quella o.. se la intendi booleaneamente come Or allora essa è Vera non solo quando ho 1 0 e 0 1.. ma anche quando ho 1 1.. ovvero è Vero che la Potevo Mangiare ed è Vero che (la Stessa) Non la Potevo Mangiare.. ma allora dico A = NON A.. cioè Violo PRincipio di Non Auto-Contraddizione.. quindi la Libertà è Impossibile.. se invece intendi quella o come Xor boolenana.. allora essa è vera Solo quando ho 1 0 oppure 0 1.. cioè non ammette 1 1.. ma allora sto dicendo che Una delle Due Possibilità era Falsa in Radice.. ovvero dico che era Necessariamente Vera solo 1 delle 2.. ovvero dico la Necessità allora nego il suo opposto che è la Libertà.. pensonalmente sono convinto , dopo lungo meditato travagliare, che la Libertà sia un'Illusione Necessaria in cui tutti, incluso io, viviamo.. ma che in Radice sia Impossibile.. Ammetto che questa convinzione (che sembra il Fatalismo Turpe denunciato da Nice) sia di pochissimi.. ritengo invece che il punto sulla Non Apparizione Fenomenologica dell'Evento Libertà.. e quindi della Libertà come Postulato Fede.. possa essere condivisa da molti.. se ci riflettono con calma.. e senza pregiudizi portati dall'abitudine e dal desiderio di voler poter scegliere il nostro futuro.. ma.. x coerenza.. concludo dicendo che se la riterrete una Pazzia ciò sarà dovuto solo al nostro Diverso Destino.. saluti |
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19-09-2014, 00.44.55 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Citazione:
Accostare Severino e la sua visione a Kant, bhe siamo agli antipodi. Nella logica di Severino infatti non esiste una vera libertà e la libertà non è un atto costrittivo ridotto ad una scelta o no di una cosa, ma dove invece si interviene negli eventi, "rompendo" una sequenza meccanicistica. Un conto è fare una crocetta su una scheda elettorale fatta e costruita da altri e farla passare per libertà e un conto è partecipare ad un evento democratico, cioè essere agente attivo e non passivo. |
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19-09-2014, 15.07.57 | #28 |
Moderatore
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Messaggi: 1,314
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Se appare evidente che il determinismo ineluttabile della logica esclude ogni possibilità di scelta e quindi, mostrando l'illusione della libertà, libera radicalmente da qualsiasi responsabilità, dall'altro non mi sentirei di dire che Severino pur basandosi sulla assoluta logica del principio di non contraddizione, neghi la libertà come verità. Ogni ente è l'ente che è e non ha campi di scelta su cosa essere, ma resta sempre la scelta a disposizione dell'ente di potersi illudere di essere ciò che non è, ossia la scelta di potersi contraddire dicendo il falso ove questa scelta appare come volontà di potenza contrapposta alla volontà del destino, che significa scegliere come stanno le cose senza contraddirle illudendosi di poterle forzare a non stare come stanno.
Per quanto riguarda invece la fenomenologia del libero arbitrio esso ci appare come strettamente legata alla coscienza (all'apparire dell'apparire delle cose) e spesso è stato detto che in realtà la coscienza si limita a rappresentare il già accaduto ove essa appare, senza esserlo, autore in prima persona di questo accadere quando tutto è già successo secondo una sequenza automatica subconscia di stimolo- risposta. In realtà il problema non mi pare così semplificabile perché la risposta allo stimolo (che possiamo vedere come uno stato alterato dell'omeostasi di un soggetto) può non essere univoca e la molteplicità di reazioni possibili può sicuramente includere risposte tra loro in contrapposizione fenomenologica e tali da negarsi tra loro. Se questo accade l'unica risposta automatica attuabile in modo immediato è la non risposta, ossia la paralisi emotiva (come accade quando si è in preda al panico di fronte a un pericolo o ci si trova davanti a una situazione del tutto sconosciuta che si avverte assai inquietante) che però non sopprime la pressione dello stimolo, ma l'aumenta ulteriormente. La via di uscita da questa paralisi è la deviazione verso una serie di rappresentazioni che attivano una presa di coscienza a livello superiore simulando le varie possibilità di reazione, tra le quali, in base agli effetti simulati che appaiono in ciascuna di esse, prevarrà quella che meglio rappresenta la neutralizzazione dello stimolo. Fin qui tuttavia abbiamo sempre un meccanismo automatico di risposta sia pure più complesso di quello del riflesso condizionato, ma a questo punto interviene il feed back della soluzione attuata. Nella percezione del feed back vi potrà sempre essere una differenza rispetto alla rappresentazione originaria degli effetti e in questa discrepanza si può inserire la possibilità di una scelta effettiva che consisterà appunto nel mantenere comunque il livello rappresentativo raggiunto come sufficientemente soddisfacente (e quindi fissarlo come modello operativo subconscio immediatamente condizionante), oppure continuare a rielaborarlo per ottimizzarlo ulteriormente. Quindi la libera scelta, se questo modello che propongo fosse verificabile, potrebbe essere tra una rappresentazione sufficientemente adeguata da diventare automatismo e una continua rielaborazione rappresentativa di tipo critico su ogni rappresentazione. Ovviamente in entrambi i casi vi sono pro e contro, si tratta appunto di scegliere. |
19-09-2014, 20.15.23 | #29 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Citazione:
Mi limito a dirti che tu hai scelto con la tua volonta' e in piena libertà di seguire iil pensiero di Severino, così come hai scritto questo post in piena liberta' e con volontà, oppure hai tirato i dadi per sequenziare tutte le parole che hai scritto e di nuovo per puro caso hai legato segni simboli e significati? |
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20-09-2014, 09.22.09 | #30 | |
Ospite
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Riferimento: La libertà consiste nella negazione?
Citazione:
ciao Paul.. il mio intervento era diviso in 2 punti.. Fenomenologico : Kant sostiene che la Prova Libertà Non è Visibile Sensorialmente e quindi l'Esistenza della Libertà è Atto di Fede:su questo punto Severino e Kant sono Simili.. lo stesso Severino spesso lo cita a proprio favore.. Logico/Ontologico: Kant e Severino Divergono Totalmente.. Kant anche se non può nè vederla nè dimostrarla Crede che la Libertà (con tutte le implicazioni Morali che ne discendono) Esista.. vs Severino che Crede che Non Esista.. ed anzi si spinge a dire che ha Dimostrato Logicamente che Non Esista.. ed a rigore Severino và pure oltre la Successione Deterministica che Nega la Libertà ma cmq Accetta l'esistenza del Tempo (Democrito : tutto ciò che Avviene, avviene x Necessità).. mentre Severino è Estremo e dice -. che Tutto già e per sempre è.. un pò come diceva Qoeleth nella Bibbia.. Parmenide tra i presocratici.. od in versione scientifica Einstein con le Linee Universo che Vedono Tutto lo Spazio E Tutto il Tempo Passato e Futuro.. PS: qualunque Similitudine tra Pensatori e Linee di Pensiero è Similitudine.. Non è Assoluta Identità.. Non è Assoluta Diversità.. ma per me è essenziale.. |
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