Carissima rain,
si, credo sia accaduto proprio così...ho sempre sentito di non appartenere al mondo che mi circondava, di dare valore a sentimenti e principi diversi da chi mi stava attorno, ma l'inconsapevolezza e la paura mi portavano spesso a chiedermi se quella "sbagliata" ero io oppure tutti gli altri, e razionalmente mi rispondevo che non potevano essere tutti gli altri a "sbagliare".
Non potevo peccare di cotanta presunzione! Poi, un giorno, non so quando nè come, ho capito che poco importava chi avesse una visione sana e chi una distorta della realtà....io vedevo le cose a modo mio e volevo continuare a farlo perchè se mi fossi uniformata alle "regole" avrei avuto la netta sensazione di vivere non la mia vita, ma quella che qualcun altro aveva deciso per me. Ancora oggi, nonostante io ritenga di aver fatto la scelta giusta, i dubbi mi assalgono, perchè andare controcorrente crea conflitti esterni che devo aver la forza di compensare con una fermezza interiore non indifferente.
un abbraccio.