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30-08-2009, 15.23.53 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Simili a Dio
L'essenza dell'uomo, la nostra essenza, non possiamo coglierla con gli strumenti analitici che useremmo per classificare - tematizzare - piante o animali. Ciò che veramente riterremmo importante sapere sulla nostra essenza, sul nostro valore e sul nostro destino come dici molto bene, a mio avviso, ci sfugge.
Questo sentimento di diversità, unito alla difficoltà di determinarlo precisamente, ci rendono più simili a Dio? Io non lo so. Sembra che la nostra essenza, con i suoi oscillamenti, sia in qualche modo irriducibile al nostro pensiero, potremmo allora forse immaginare non che questo ci renda più simili ad un Dio già dato dalla rivelazione, ma che questa condizione sia una delle molle (non pretendo di dire l'unica) che ci conducono alla credenza in Dio, in un 'garante' di questa nostra specialità. E proprio per questo forse abbiamo adottato ( riconosciuto, inventato? qui sta un grande problema) un Dio compassionevole, che patisca insieme a noi la condizione da te descritta. Insomma, cosa viene prima? |
30-08-2009, 15.46.51 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
Penso che in realtà non sia necessariamente così, certo rimane aperta la possibilità che Dio sia il parto dell'immaginazione umana (e per certi aspetti secondari delle religioni lo è sicuramente). Ma è anche possibile che gli attori della commedia - Dio e l'uomo - abbiano agito in sincronia: ad un bisogno umano Dio si è mostrato, per cui non staremmo adorando semplicemente una creatura immaginaria, avremmo riconosciuto attraverso la sua manifestazione il Dio che noi stessi avevamo immaginato. E, inoltre, perchè non ipotizzare che la nostra stessa immaginazione sia stata la modalità del suo manifestarsi? Come del resto potremmo benissimo immaginare l'impostura di pochi chierici che hanno cinicamente sfruttato un bisogno connaturato all'uomo. Ci sono, almeno così mi sembra, vari sentieri che si diramano, ma non dinnanzi a noi, per scorgerli tutti, giusti o sbagliati, dobbiamo volgerci indietro. |
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30-08-2009, 18.38.38 | #5 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
Probabilmente anche emmeci ha giocato sul filo dell'ironia con quell'affermazione e che forse si sbaglia leggerla alla lettera (a cominciare dunque,proprio da me).. |
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30-08-2009, 20.24.14 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
Piuttosto banalmente: può un neonato capire ciò che sarà la sua adolescenza o un adolescente capire ciò che sarà la sua senescenza? Cosi, può un essere umano in evoluzione capire quale sarà l'esito di quella? Ogni tentativo di cogliersi in fieri sarà vano, proprio perché è in fieri Se questo è vero, allora solo chi ha fatto tutto il cammino o ha percorso tutta l'evoluzione può dire all'essere umano quale possa essere l'esito ed il senso della sua esistenza. Ma di chi fidarci? Perché sono state date, e sono date, molte e diverse indicazioni della meta. |
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30-08-2009, 23.14.07 | #7 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,706
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
L'impossibilità di cogliere l'essenza dell'uomo, è una realtà! Ciò, giustamente, è sempre da mettere in evidenza. Se questa essenza è però simile a Dio non è scontato; è scontato invece che come per Lui, nemmeno per noi esiste alcuna descrizione (padre di qual si voglia conoscenza) in grado di imbrigliare l'essenza con la logica (o come dici tu bene, con una formula). Però, mi permetto, sarebbe un passo verso l'ignoto quello fatto da chi crede fermamente nell'Ente fuori dalla materia. Ma ciò che tu sostieni (sarai tu stesso a obiettare se lo vorrai) è che se Dio esiste, noi saremmo, in quanto enti fuori della materia, i primi testimoni... simili a Lui. Da qui la domanda: siamo noi enti fuori della materia? O è la stessa materia un Ente, o l'uomo una formula? |
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31-08-2009, 13.41.36 | #8 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
Però potremmo ammettere la possibilità di una intuizione iniziale (magari anche sostenuta da ragioni e non solo mistica, non lo escludo a priori) in cui 'riceviamo' un'idea del tutto abbozzata di Dio, un'idea vera, mentre il "dio culturale" che poi vi subentrerà sarà modellato in base all'immaginazione, alle suggestioni e ai ragionamenti tipicamente antropomorfici, nel bene e nel male. Queste incrostazioni dunque nascondono una comune intuizione iniziale, magari nascondendola a tal punto da renderla difficilmente riconoscibile nelle varie religioni, filosofie, etc. Non so se emmeci fosse parzialmente ironico, la sua osservazione mi pare comunque sensata. Citazione:
La metafora del cammino è una delle tante possibili, come sarebbe anche possibile immaginare qualcuno che, senza cammino o evoluzione stia in un punto d'osservazione privilegiato rispetto agli altri. Questo solo per dire che il problema dell'esistenza, del destino, etc., credo, si ripresenta anche immaginando una situazione statica. Il problema è proprio in chi devo riporre la mia fiducia: nella mia ragione, in qualche filosofo, in un prete, in Dio? Potrei riporla in tutti e in nessuno... |
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31-08-2009, 16.50.11 | #9 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
incrostazioni-maschere illusorie che giocano con gli specchi..e che nascondono un fondo di verità. "La natura ama nascondersi" diceva Eraclito, ed è lo stesso principio del Maya degli Indiani. Dunque è un lavoro di svelamento che, pur servendosi della parola-logos, punta sempre oltre lo stesso.. |
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31-08-2009, 23.37.17 | #10 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: Simili a Dio
Citazione:
Sono convinto che quando ipotizzi una situazione statica tu sappia a cosa o a chi ti riferisci. A me non riesce di trovare nella realtà alcunché che possa dirsi statico anche se non mi sento di escluderlo. In tutti o nessuno...o in te stesso: non è tutti e non è nessuno |
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