Riferimento: lo scienziato ottimista
Certo, il dubbio, e ho già avvertito che Veronesi non si presenta in questo articolo nelle vesti di un puro biologo, che si richiama lui stesso a una più generale cultura antropologica: però questo non vieta, mi pare, di partire da un’interpretazione biologica, vista la sua qualità di scienziato.
"Se gettiamo uno sguardo alle nostre origini, scopriamo che nel processo evolutivo degli esseri la selezione della specie.... il fuoco, i ricoveri, le semine sono state altrettante sfide che l’uomo ha lanciato alla pura e semplice selezione naturale”. È evidente che l’autore si confronta direttamente con una teoria evoluzionistica, che nella versione moderna fa leva sui geni….e comunque, sempre citando e rimanendo aderenti a un supporto cellulare, ecco la scoperta di Gregory Berns che i comportamenti altruistici aumentano il flusso di sangue nelle aree indirizzate normalmente a percepire una bella donna, un dolce, il denaro o altre gradevolezze. Ma sì, devo ammettere che la tournure critica che ho dato alla mia esposizione dell’articolo è stata soprattutto condizionata da quest’aria di santa letizia, per non dire di un romanesco “volemmose bene”, che sembra impregnarlo: e che potrebbe apparire inconcepibile per uno che è giornalmente a contatto col dolore del mondo e con ciò che richiama piuttosto la tragedia che la commedia.
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