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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
03-05-2009, 15.10.40 | #22 | |
Ospite
Data registrazione: 17-04-2009
Messaggi: 11
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
Citazione:
Carissimo Espert37, effettivamente nelle discussioni precedenti, avendo focalizzato l'attenzione sul progresso della nostra società, è come se avessi dato per scontato il fatto che la religione fosse rappresentata dalla Chiesa Cattolica Romana.. ma il mio discorso non era limitato soltanto alla nostra società e, di conseguenza, alla nostra Chiesa; tentava piuttosto di abbracciare più realtà esistenti, con un riferimento particolare alla nostra società. In realtà anche io penso che la chiesa abbia sempre tentato e tenti ancora di strumentalizzare la religione per ottenere la supremazia nella società.. e che la vera religione non sia soltanto quella da essa professata. Ma anche se ciò non era stato detto, in realtà ho tentato di farlo intuire sottolineando che <<ho una grande stima nei confronti degli uomini di fede (quella vera), nonostante preferisca fondare tutto sulla ragione.>> Probabilmente non ho evidenziato abbastanza il fatto.. beh, un cordiale saluto da MM88!! Ho visitato il blog.. molto interessante.. e ad essere sincera pensavo che il numero 37 indicasse l'età.. per cui chiedo di non fare caso al tono confidenziale che ho utilizzato la volta scorsa..!! |
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05-05-2009, 17.02.58 | #23 |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
La religione è un esperimento di laboratorio in cui il tempo di verifica è dilatato ad infinito e che ha per oggetto l'indagine filosofica dei processi di fede.
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06-05-2009, 23.18.13 | #24 | |
Ospite
Data registrazione: 17-04-2009
Messaggi: 11
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
Citazione:
Sono d'accordo con te sul fatto che se la ragione fosse tutto ciò che ci serve per conoscere, allora avremmo la risposta in tasca su tutto.. E sono d'accordissimo sul fatto che il sapere che c'è un limite alla ragione, paradossalmente è qualcosa che va oltre la ragione stessa.. Ma che cos'è la ragione?! C'è da impazzirci sopra.. esistono troppi significati annessi a questo termine.. Io penso che la ragione sia una delle facoltà più nobili appartenenti alla mente dell'uomo.. e ne abbiamo parlato così tanto nella storia che è come se l'avessimo fatta diventare una persona, o ancor di più, una "dea" (si pensi all'Illuminismo).. Però, se ci pensiamo meglio, essa si trova semplicemente nella corteccia cerebrale.. così come "la morale".. "il senso del bene o del male".. o il senso della responsabilità..!! Tutte queste non sono altro che facoltà mentali dell'uomo situate in diverse aree del cervello, che hanno portato l'uomo, nel corso dei secoli, ad agire in determinati modi; tali azioni hanno prodotto dei comportamenti che noi stessi uomini abbiamo stereotipato e oggettivato nel tempo come giusti o sbagliati.. che poi si sono cristallizzati, in diversi modi, nelle varie culture. = Insomma abbiamo materializzato tutte queste forme dell'agire umano in idee comuni a tutti noi.. e continuiamo a farlo. Altrimenti nella nostra società non ci sarebbe alcun cambiamento. Ho fatto tutto questo discorso per mettere in evidenza il fatto che la ragione è un concetto che abbiamo fatto nascere noi, essa potrebbe stare alla base del metodo sperimentale.. o ancora, alla base della morale umana.. ma rimarrebbe comunque una facoltà della nostra mente (ingigantita ad idea universale). Di conseguenza, quando diciamo che <<il fatto di riconoscere dei limiti alla ragione, è qualcosa che va oltre la ragione stessa>> in realtà non affermiamo niente..!! Poichè è la nostra mente che ci spinge a farlo.. la nostra mente secondo me è "infinita".. (sarebbe più corretto dire "indefinibilmente piccola"..). Il nostro cervello è così "infinito" che probabilmente contiene qualcosa che nemmeno noi, siamo in grado di decifrare. (Per "noi" intendo la parte del nostro cervello che utilizziamo per conoscere la realtà.) Considerato il fatto che noi non utilizziamo tutte le potenzialità del nostro cervello, ma solo una piccola percentuale.. è probabile che la piccola percentuale che utilizziamo, non basti per conoscere nemmeno noi stessi!!!! Chissà, probabilmente esiste una realtà assoluta.. chi può dirlo?! In fondo è altrettanto probabile che la realtà assoluta di cui parliamo esista dentro noi stessi, ma è così impercettibile che sfugge alle capacità di cui siamo dotati..!! E' lo stesso discorso dell'Universo.. che ci sembra infinito in senso opposto, cioè "indefinitamente grande".. Sono realtà che sfuggono alle nostre capacità. Per concludere, "la ragione" ci servirà a descrivere la realtà e fino ad ora è stato lo "strumento" che ha portato più risultati.. per cui possiamo continuare ad utilizzarlo nonostante la consapevolezza dei limiti che ci caratterizzano. Quanto al perchè dell'esistenza di qualcosa.. probabilmente non è detto che ci sia un motivo. Siamo noi a motivare tutto. E anche se dovesse esserci un motivo potremo solo continuare ad interrogarci incessantemente.. |
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07-05-2009, 07.56.04 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
Eccellente Smackmm88,
Comprendo e condivido quanto tu esprimi, ed ho la ferma convinzione che con le tue dichiarate incertezze. La limitatezza della nostra ragione,nonostante le enormi potenzialità del cervello umano, nonchè il pensiero dell'esistenza di quella realtà assoluta;Non solo alludi,ma dai concretezza alla efficacia dell'esistenza di un DIO, Spero di non essere erroneamnte interpretato e di non confondere le già ottime idee. Buon giorno espert37 |
07-05-2009, 23.32.41 | #26 |
Ospite
Data registrazione: 17-04-2009
Messaggi: 11
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
[quote=espert37]Eccellente Smackmm88,
Comprendo e condivido quanto tu esprimi, ed ho la ferma convinzione che con le tue dichiarate incertezze. La limitatezza della nostra ragione,nonostante le enormi potenzialità del cervello umano, nonchè il pensiero dell'esistenza di quella realtà assoluta;Non solo alludi,ma dai concretezza alla efficacia dell'esistenza di un DIO, Spero di non essere erroneamnte interpretato e di non confondere le già ottime idee. Salve espert37..!! Diciamo che il mio discorso non era riferito all'esistenza di una realtà assoluta ben precisa.. quanto all'esistenza di una realtà che ci circonda, così indefinitamente grande e così indefinitamente piccola da non essere in grado di decifrarla basandoci soltanto sulle nostre limitate potenzialità. Io non so se tutto questo implichi l'esistenza di un Dio.. in ogni caso sarebbe qualcosa di incomprensibile per le nostre facoltà, seguendo il mio ragionamento. Ribadisco che, secondo me, non abbiamo i mezzi per dimostrare l'esistenza o la non-esistenza di un Dio. La stessa ragione, in quanto facoltà mentale, non potrebbe fornirci tali certezze. Potremo solo continuare ad indagare la realtà attraverso essa, affidandoci alla "scienza", sperimentando continuamente giungendo a nuove scoperte.. sperando di sapere sempre di più su ciò che ci circonda e su noi stessi. Questo è quello che penso.. Saluti!!!! |
08-05-2009, 07.55.18 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
Continuiamo pure le nostre ricerche, ma penso,anzi mi auguro che l'uomo non raggiunga mai quella verità assoluta,acquisendo la certezza dell'esistenza di Dio,perchè a quel punto sarebbe la fine dell'esistenza umana,venendo a mancare ogni stimolo a progredire. L'uomo stesso avrebbe raggiunto la Deità.
Io non mi sono espresso sulla certezza dell'esistenza di un Dio, bensì sulla efficacia di credere e convincersi della Sua esistenza,pensando inoltre che se noi oggi conosciamo il Suo nome è perchè l'uomo stesso ad un certo periodo della sua evoluzione ha sentito il bisogno di idearselo,configurarselo a sua somiglianza e posizionarselo dove noi oggi ne abbiamo conoscienza. Questa è la dimostrazione che ci è utilissima,se non essenziale l'idea della Sua esistenza, Ed allora,per quale motivo continuare a metterla in dubbio? Per raggiungere quale scopo? Perchè non ci convinciamo una volta per tutte che Lui c'è e ci diamo da fare per sempre più perfezionarcelo? PS. Non mi riferisco al caso tuo,ma tutti coloro che si spremono le meningi per dimostrare che non esiste. Un saluto amichevole espert37 |
08-05-2009, 10.52.00 | #28 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,272
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
E allora va bene così, manteniamo la nostra dotta ignoranza quando non solo non abbiamo codici di riferimento per assumerci l’onere della prova (la prova dell’esistenza di Dio) ma neppure per definire una volta per tutte il concetto di Dio, perché ogni religione offre un approccio diverso: c’è quella a cui basta il pregare, e quella che impone che gli sia offerto il cuore di un nemico vinto…Ma in fondo, perché fare gli schizzinosi, e chi ci dimostra, oltre che l’esistenza di Dio, se è un Dio buono o cattivo: cattivo come hanno creduto gli gnostici, o addirittura pietoso come, nel momento di grazia, può credere qualche verace cristiano. No, meglio rinunciare alle definizioni e ai giudizi morali, e applicare a Dio il solo attributo che non gli può essere contestato, cioè quello di essere l’assoluto – qualunque cosa possa questo significare - mettendo da parte le stravaganze della teodicea e ogni funambolesca lode od accusa.
E allora, per rispondere alla domanda posta in testa a questo argomento, che è un appello ad essere sinceri al di là di tutte le elucubrazioni della teologia e della filosofia, basta forse dire se si crede che una verità assoluta esista qualunque essa sia: anche se il buon san Tommaso dice che i filosofi impiegheranno un po' di tempo per trovarla, mentre i credenti..... |
09-05-2009, 04.18.16 | #29 |
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
Postato da Emmeci.
E allora va bene così, manteniamo la nostra dotta ignoranza quando non solo non abbiamo codici di riferimento per assumerci l’onere della prova (la prova dell’esistenza di Dio) ma neppure per definire una volta per tutte il concetto di Dio, perché ogni religione offre un approccio diverso: c’è quella a cui basta il pregare, e quella che impone che gli sia offerto il cuore di un nemico vinto…Ma in fondo, perché fare gli schizzinosi, e chi ci dimostra, oltre che l’esistenza di Dio, se è un Dio buono o cattivo: cattivo come hanno creduto gli gnostici, o addirittura pietoso come, nel momento di grazia, può credere qualche verace cristiano. No, meglio rinunciare alle definizioni e ai giudizi morali, e applicare a Dio il solo attributo che non gli può essere contestato, cioè quello di essere l’assoluto – qualunque cosa possa questo significare - mettendo da parte le stravaganze della teodicea e ogni funambolesca lode od accusa. E allora, per rispondere alla domanda posta in testa a questo argomento, che è un appello ad essere sinceri al di là di tutte le elucubrazioni della teologia e della filosofia, basta forse dire se si crede che una verità assoluta esista qualunque essa sia: anche se il buon san Tommaso dice che i filosofi impiegheranno un po' di tempo per trovarla, mentre i credenti..... Carissimo Emmeci, Più che "dotta ignoranza",io la definirei; Consapevolezza dei limiti della mente umana,nonchè,dedizione alla ricerca per un costante miglioramento del nostro esistere, Molto più che il mezzo,è il fine che a noi interessa. Non condividi? Un caro saluto espert 37 |
14-05-2009, 00.49.17 | #30 |
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Riferimento: Decidiamoci, amici: religione o filosofia?
mi introduco in questa questione in quanto mi sta a cuore.
per come la vedo io, la religione e la filosofia portano entrambe a una verità, come è già stato detto: quello che però non ho trovato, è una definizione accettabile di verità che possa essere usata in entrambe i campi. nel mio personale pensiero su queste discipline sono arrivato prima a chiedermi cosa fosse la verità che come arrivarci: ho cercato un significato che potesse "logicizzare" le due espressioni, e ho notato che la verità, in sè, non può essere una realtà assoluta ma soltanto un modo di relazione tra gli oggetti. faccio un esempio, probabilmente stupido ma è giusto per fare capire il mio punto di vista. pensiamo a una qualsiasi storia di fantasia, qualcosa che non abbia legami con la nostra realtà, immaginiamone un protagonista. l'intera storia ha un rapporto col nostro mondo di esistenza-non esistenza, vale a dire che sul piano di verità, il rapporto è falso. se però prendiamo in considerazione la storia relativa al protagonista essa è vera, ovvero esprime un rapporto di esistenza-esistenza. dividiamo quindi la realtà come la conosciamo noi, con una divisione storicamente già fatta: realtà interiore ( la nostra mente, anima o comunque si voglia chiamare ) realtà esteriore ( il mondo, l'universo, il sistema logico e razionale su cui si basa ) e una realtà ancora più esterna ( dio, il nulla, etc ): quello che fa la filosofia è indagare sulla verità che vi è tra noi e la realtà esteriore, basandosi sul sistema logico-razionale ma anche sull'intuizione propria della nostra mente; cerca una verità uomo-mondo, qualcosa che logicizzi in maniera estrema tutto ciò, che non possa essere contraddetta. la fede, la religione, ha un meccanismo diverso: ovvero la fede in dio, l'inconoscibile. però non avendo _nessuno_ strumento per arrivarci, in quanto inconoscibile, allora l'unico modo è l'autoconvinzione estrema nella realtà interiore, intesa come fede. anche questa risulta vera, perchè è un rapporto diretto tra la nostra realtà interiore e la nostra realtà interiore: è impossibile giudicarlo falso, anche se lo potrebbe risultare in relazione alla realtà esteriore. diciamo che per come le intendo io, la filosofia è una ricerca della verità perchè si basa su un sistema tra realtà interiore e realtà esteriore, di cui non abbiamo una percezione completa e pertanto può portare a pensieri con un valore di verità falso. la fede, invece, essendo un rapporto tra realtà interiore-realtà interiore, esprime una verità assoluta, incontestabile finchè resta in relazione soltanto con se stessa. il fatto che la fede venga screditata dalla filosofia e viceversa mi sembra impossibile in quanto indagano due relazioni diverse e pertanto portano a differenti livelli di verità e conoscenza. per quanto riguarda la scienza, trovo che sia una sorta di filosofia con lo scarto del pensiero libero, senza tuttavia eliminare la parte dell'intuizione pura ( intesa in termini kantiani ). non so se mi sono espresso chiaramente/correttamente, sono comunque disponibilissimo a riesaminare le parti del mio pensiero che risultino incoerenti. saluti |