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20-01-2009, 23.19.51 | #22 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: La violenza umana
Citazione:
Se i moderatori me lo passano, questo è lo stralcio, (sopra menzionato), del discorso che Obama ha fatto nella cerimonia di insediamento. La traduzione è mia per cui siate clementi. Comunque quello che non si vede è l’ovazione che i due milioni di americani presenti hanno fatto dopo questa frase e che, come dicevo, sta a significare che il popolo americano ha grande volontà di pace….. Se il congresso ascolterà questa voce del suo popolo, forse un mondo meno violento è davvero all’orizzonte. TESTO ORIGINALE: Citazione:
TRADUZIONE. Per quanto riguarda la nostra difesa comune, noi rigettiamo come falsa la scelta tra I nostri ideali e la nostra sicurezza. I nostri padri fondatori minacciati da pericoli che possiamo a malapena immaginare scrissero una lettera per assicurare agli uomini la legge ed il diritto. Una lettera ampliata dal sangue delle generazioni. Quegli ideali ancora illuminano il mondo e noi non li getteremo via per salvare un interesse. Così a tutte le persone ed ai governi che stanno guardando oggi dalle grandi capitali ai piccoli villaggi come quello dove mio padre nacque, (diciamo): - sappiate che l’America è amica di ogni nazione e di ogni uomo, donna e bambino che cerca un futuro di pace e di dignità e che ancora una volta è pronta a guidare, (verso quel futuro). P.S. Uno dei tanti links dove c’è il testo ed un video dell’intero discorso: http://www.nowpublic.com/world/full-...on-speech-2009 |
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21-01-2009, 08.40.33 | #23 |
Ospite abituale
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Riferimento: La violenza umana
Capisco, espert37, ma non mi pare di ragionare da estremista, visto che il mio pezzo sulla violenza citava polli e zanzare, con un’argomentazione – come dire? – minimalista, che prendeva spunto da esempi di violenza per così dire banale oltre che giustificata dai nostri bisogni e dalle abitudini quotidiane. Ma se anche fosse….il filosofo ha un altro compito rispetto al confessore e assolutore di coscienze e può qualche volta – se posso paragonare le piccole cose alle grandi - porsi su una specie di cattedra come chi – nell’area cristiano-cattolica – avoca a sé questo compito che – di fronte al nostro debole relativismo - non lo chiami, credo, estremismo ma semmai fede nell’assoluto.
Però è vero, questa fede nell’assoluto tenta i grandi ed i piccoli cioè i religiosi e i filosofi, ed è per questo che io mi sono accontentato di esempi minimalisti quasi per mettermi l’animo in pace, perché potevo facilmente ricorrere a esempi assai più probanti, come quelli che tutti i giorni ci offrono giornali e TV. Le sento, nelle mie orecchie, queste parole: “Come osi pensare a polli e zanzare quando qui si uccidono donne e bambini?” Avete ragione, anche se un rimprovero come questo sa di una difesa della razza (pardon! della specie-homo). Ed ecco, forse, perché ho parlato di polli e zanzare. Perché proprio le scene di grande effetto non bastano a scuotere le nostre menti abitudinarie, sfumano in palliativi e quasi in correità, come tante volte è capitato nella grande area cristiano-cattolica. Ed è proprio questo il punto, che è più difficile e quindi più degno di lode opporsi non al male tanto grande da inorridire chiunque sia dotato di occhi ed orecchie, ma proprio a quel male che Anna Arendt chiamava banale, cioè tanto comune da non inorridirci e neppure accorgerci più. |
21-01-2009, 10.09.16 | #24 |
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Riferimento: La violenza umana
Carissimo VanLang,è toccante,quasi subblime il discorso che Obama ha rivolto al mondo intero ed anche convincente,osservando il tono e l'animo con il quale è stato pronunciato.Io nutro le tue stesse speranze,sono abbastanza ottimista,ma secondo me è d'obbligo andaci un pò cauti,di buoni e giusti ideali ne esistono tanti,ma la difficoltà maggiore sta nella loro realizzazione,purtroppo gli ostacoli che ora deve superare sono di gran lunga più grandi della forza dei suoi ideali,quindi conviene andarci un po cauti,anche se avvolti da buone speranze. per esperienza devo ammettere che esaltendo e ponendo su altari tanto alti come nel caso di Obama, ad una persona,spesso gli si procurano dei danni,perchè automaticamente si instaura nella mente delle masse una tale fiducia che in seguito, al primo errore o difficoltà nella soluzione di qualche probblema,non solo viene a scemare,ma gli si rivolta drasticamente contro. Comunque io nutro tanta fiducia e tante speranze.
Ciao e buona giornata espert37 |
21-01-2009, 10.45.35 | #25 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La violenza umana
Citazione:
Carissimo Emmeci, comprendo e condivido il tuo pensiero,sociopsicofilosofico; Non fà una piega. Purtroppo il mio pensiero si esprime su basi logiche e di esperienza,non ho profonde conescienze filosofiche e tecnofisiche,per cui mi esprimo nella speranza che i miei interlocutori riescano a comprendermi,o quantomeno interpretarmi nel modo giusto.Devi pensare che io ho ottenuto la licenza di quinta elementare nel lontano 1946,dopo di allora ho sempre lavorato manualmente,per cui il mio esprimere è quello che è.Spero solo di non rompere le scatole a nessuno. Ciao e buona giornata espert37 |
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23-01-2009, 18.38.00 | #26 |
Ospite abituale
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Riferimento: La violenza umana
Caro Espert, credo che di fronte al problema che affrontiamo non ci sia bisogno di lunghi studi scolastici….Ho appena visto in TV la strage effettuata da un uomo in un asilo di Bruxelles, e come c’è da stupirsi se ci sono popoli che si divorano e guerre che da secoli insanguinano il mondo? L’aggressività, evidentemente, è dentro di noi e se c’è una differenza con l’animale è che l’uomo ha la capacità di rendere la violenza più assurda e sofisticata, visto che in generale l’animale uccide per vivere e solo eccezionalmente uccide per divertimento e senza perché. Però devi riconoscere che da quando esiste la comunità europea almeno in Europa non si fanno più guerre, e ti pare poco? Sembra dunque che esse trovino un ostacolo quando si stabilisce una politica di allargamento di interessi e di istituzioni al di là dei propri confini: e allora ben venga il capitalismo a regime globale se questo basta ad ammansire la specie-uomo. Dopo tutto ricorderai che Fukuyama aveva addirittura annunciato la fine della storia, dopo la caduta del comunismo sovietico! Naturalmente ha sbagliato, ma una goccia di verità dopo tutto egli ha colto perché la base dell’etica è precisamente questo, cioè il riconoscimento che esistono altri e che bisogna comprenderli; è anzi forse questa la più alta caratteristica della specie-uomo, che non basta il DNA a definirla, che cioè è una specie che sembra evolversi a modo suo, visto che ciò che può divenire moralmente è assai più importante di quello che potrebbe divenire per legge di natura. E basta questo a squalificare tutto ciò che si è detto nei secoli sulla razionalità della natura e sulla validità dei diritti naturali: no, l’uomo che – come prescrive Darwin - si dovesse adeguare alla natura sarebbe soltanto un uomo animale. Però, se questo rende lodevole ed auspicabile un benevolo comportamento dell’uomo verso gli altri uomini, non esclude che rischi di apparire razzista se egli si ritiene – come è stato proclamato anche dalle religioni - l’ultima e suprema specie, superiore a tutte e autorizzata a servirsi di tutto per affermare il suo rango. (Non oso pensare a quello che potrebbe avvenire se un giorno incontrassimo degli alieni, magari più forti e più feroci di noi).
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24-01-2009, 10.37.56 | #27 | |
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Riferimento: La violenza umana
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Il male della Arendt era “banale” non perché ci siamo abituati ad esso, ma poiché i nazisti di cui parlava era persone comuni, banali, con nessuna particolare caratteristica luciferina che li potesse distinguere dagli altri, mostrandoci in modo tragico che erano uguali a noi e che dunque, in quelle circostanze, ognuno di noi si sarebbe potuto macchiare dei crimini più ignobili. Credo siate a conoscenza di esperimenti di qualche anno fa in cui con l'autorità si ordinava a persone comuni, prese in mezzo alla strada, che era necessario torturare detenuti o persone del genere con scariche elettriche: ebbene, nonostante le evidenti sofferenze (finte naturalmente nell'esperimento), gente comune continuava a rispettare gli ordini ricevuti e ad aumentare il voltaggio. Ad Espert che mi pare alla ricerca della giusta semplicità, vorrei dire questo: al di là delle tante chiacchiere, non cambiamo poiché abbiamo paura di farlo, poiché abbiamo paura di pensare che il nostro non sia l'unico modo di rapportarci ed organizzarci. Ci rassegniamo a vivere in certi modi, intrinsecamente violenti, poiché consideriamo utopiche tutte le alternative. Ed invece non lo sono. Un cambiamento radicale andrebbe contro la maggior parte delle nostre certezze e di quelle che abbiamo accumulato nella mente come “convinzioni” e “convenzioni”; questo richiede tanto coraggio, quanto volontà di tentare delle strade differenti. Né questo coraggio, né tale volontà sembrano essere presenti, poiché siamo stati educati a pensare non ci siano alternative e l'educazione può molto di più di mille rivoluzioni. Inoltre, ed è preoccupante, ai terribili totalitarismi del novecento, palesi nelle loro azioni, dopo il crollo del muro si è sostituita la morbida dittatura del cosiddetto “Pensiero Unico” con i suoi dogmi indiscutibili (uno dei quali, Emmeci, è proprio che il capitalismo, come unica interpretazione del libero mercato, possa risolvere i problemi dell'umanità). Questo modo di pensare economico si è inserito in ogni aspetto della nostra vita, anche interiore e privata. °°° Ora io non so se l'uomo, per sua costituzione, abbia veramente bisogno di essere tenuto sotto lo schiaffo di questo o quel potere che lo sovrasta; alcuni affermano che sia proprio questa una delle motivazioni più profonde della violenza sociale, poiché l'uomo nasce intrinsecamente libero e solo durante la vita gli viene insegnato ed è costretto ad uniformarsi ad un certo modus vivendi. Ecco che la libertà repressa, rimossa quasi, si esprime e realizza come potenza distruttiva. Personalmente tendo a concordare con questa analisi. Saluti. |
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24-01-2009, 15.24.12 | #28 | |
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Riferimento: La violenza umana
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L'uomo può ritenersi libero e coniugare il proprio libero arbitrio, solo dopo che avrà raggiunta una adeguata conoscenza di sè stesso,usando consapevolmente il proprio intelletto. Ti ho letto,comprendo e condivido in linea di massima quanto esprimi. Ma ti invito caldamente ad analizzare tutti i miei interventi,non solo su questo argomento ma in tutto il blog,e potrai constatare che nella mia ricerca non mi limito unicamente ad esporre chiacchiere,limitandomi a sole critiche,ma,immancabilmente aggiungo delle proposte da analizzare,al fine di un miglioramento dello stato attuale. Non mi stancherò mai di ripetere che alla nostra società,specialmente a quella che noi chiamiamo evoluta, manca una giusta istruzione morale e spirituale che dia la consapevolezza di una profonda conoscenza del proprio ego,di cosa desidera e della corretta via che lo conduca a detta meta.Da una corretta istruzione morale e spirituale ne consegue automaticamente una giusta educazione sociale e quindi un miglioramento dell'ambiente in generale. A mio avviso la fonte più indicata di detta istruzione non può essere altro che la tradizione giuntaci da tutti i tempi della nostra evoluzione.la realtà odierna purtroppo ci fà notare che l' istituzione che si era presa il lodevole compito di trasmetterci tanto non si è rivelata all'altezza,per cui io auspicherei di unirci a lei per dargli un ausilio per una radicale riforma,come a suo tempo fece un tale che si chiamava Martin Lutero. Io proporrei questo,ritenendo essenziale una maggior maturità morale a fondamento della nostra società,e constatando che questa istituzione è già ben costituita e ben radicata,perciò sarebbe da riuscire ad apportare le giuste idee,come già tentò di fare San Francesco,riuscendoci solo in piccola parte. IO NON RITENGO QUANTO HO ESPRESSO UNA UTOPIA,MA NE NUTRO UNA DISCRETA CONVINZIONE. Ora con il web ritengo molto efficace riuscire a scambiarci tante belle,sane ed efficaci idee ma penso che sarebbe maggiormente costruttivo tentare di trasformarle in AZIONE. Un saluto amichevole espert37 |
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25-01-2009, 17.53.18 | #29 | |
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Riferimento: La violenza umana
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Ripeto, non so veramente se la costituzione umana abbisogni di essere dominata; voglio credere di no, è uno dei miei dogmi; se non lo assumessi, se non pensassi in sostanza che le persone aspirino ad “essere”, oltre ciò per cui sono state educate, allora non sprecherei più nessuna parola, né penso cercherei nessuno con cui rapportarmi. Un saluto amichevole anche a te. |
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25-01-2009, 20.23.43 | #30 | |
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Riferimento: La violenza umana
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Carissimo Nexus6, credo che tu non abbia interpretato bene ciò che io ho espresso nel mio ultimo intervento; Esiste forse una fonte a cui attingere consigli,norme di vita giusta ed insegnamenti sani,più attendibile della tradizione umana? Beninteso,sapendola,con il nostro intelletto correttamente interpretare,scartando tutto ciò che riteniamo nefasto.La situazione odierna è in queste condizioni per il semplice motivo che tutto ciò di giusto ci doveva giungere,è stato enormemente strumentalizzato dalle varie congregazioni ecclesiastiche,in primis la chiesa cattolica romana,per cui a nulla è servito per migliorare l'ambiente in cui tutti i componenti la nostra società hanno avuto la loro formazione.Se la nostra chiesa,(formata da uomini) avesse interpretato e trasmesso alla comunità i valori e gli insegnamenti giuntoci da quel grande riformatore che abbiamo chiamato Gesù Cristo,oggi a mio avviso vivremmo in un ambiente migliore con minore violenza,conducendo una esistenza maggiormente fondata sull'amore.I maggiori e fondamentali insegnamenti di vita,l'uomo li apprende principalmente nell'ambiente un cui si forma,cioè nella famiglia,ebbene,se i giovani di oggi apprendessero le giuste norme di vita,formerebbero domani delle sane famiglie dove i loro figli maggiormente istruiti moralmente formerebbero automaticamente una società migliore. Non mi risulta che la tradizione ci abbia trasmesso solo nefandezze, le cose giuste sono di gran lunga maggiori. Tu dici:Bisogna cambiare il nostro modo di rapportarci, in direzioni nuove. Quali potrebbero essere? Prova ad elencarne qualcuna,se ce ne sono ben vengano. Come ho già detto,approfittando del fatto che è già una istituzione ben radicata con solide fondamenta,io proporrei di avvicinarci tutti alla nostra chiesa,e con grande forza riuscire a riformarla radicalmente affinchè possa attuare quella funzione che si era prefissata alla sua nascita. Alla nostra società occidentale sono mancati purtroppo oltre 5 secoli di insegnamenti morali, La chiesa è stata completamente assente.o quantomeno in quel periodo ha avuto una presenza dannosa,ed oggi,dopo il lodevole tentativo del concilio vaticano secondo,risultato alquanto inefficace e confusionario,sta arrancando disperatamente per mantenersi a galla,incapace di capire quale sia il giusto modo da adottare per raggiungere la sua vera e naturale funzione. Un saluto amichevole espert37 |
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