Universale, se eccellente.
Caro Emme Ci,
annoti:
"Dunque musica contro dogmatismo? Forse sì, almeno se siamo sensibili a quei cori di Bach che potrebbero essere eseguiti – senza sollevare problemi di fede - in qualunque chiesa e davanti a qualunque popolo di questo o di un altro pianeta.".
Consento che l'arte, se sia eccellente, non possa non essere universale:
le modulazioni divine del Monteverdi, quando accompagna la narrazione del caso funesto d'Orfeo ed Euridice, non possono per ciò dispiacere ad un Cristiano, perché ornano una favola dei numi antichi;
e colui, il quale dubiti che gli dei siano, sarebbe demente, se perciò disprezzasse quell'arte suprema di Raffaello, ond’egli dipinse lo sposalizio di Maria, madre di Cristo.
E veramente, ancorché spesso gli artefici dedichino le opere sue agli dei ed i sacerdoti promuovano l'arte ad illustrare le cose sacre; non di meno, perché il campo dell'arte è altro, che sia quello della religione dei numi, un uomo, che si diletti dei frutti soavi dell'albero delle Muse, non può non cogliere la dignità universale d’un’opera eccelsa, oltre gli accidenti che la collegano col caso singolare.
Anakreon.
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