Solitudine è proprio questo, una "fuga", è così Triathlonman. Fuga da un circuito di senzazioni, l'uomo evita il contatto, attraverso i suoi cinque sensi, di un mondo il quale per essere contemplato, capito fino in fondo è necessario non viverci dentro.
Enfatizzo il mio ragionamento cogliendo l'analisi Sociologica di Montesquieu. Egli per analizzare la società Europea dell'Epoca, decide giustamente di estraniarsi da essa, di uscire dal suo Macro-sistema; "Le Lettere Persiane" sono infatti il suo Scritto sociogico più importante, perchè di fatto Mappano la società europea con una Scala molto dettagliata.
Così l'uomo, che necessita non tanto di trovare la mistica e supposta Verità di Espert37, quanto un "Filo soggettivo", una catena semplice e razionale che permetta una più chiara visione, decide di allontanarvisi. A me questo non pare un comportamento negativo o di debolezza, quanto di infinità lungimiranza; tanto più che la solitudine è insita nell'uomo, ed è necessaria ad esso come il "male di comunità" ,visto che siamo in termini di "Mali". La solitudine non è Vile (perchè?) Paura (di cosa?) Esistenziale. Non è il buio angolo di una stanza, o il Falco Solitario che vaga senza meta (Thoreau): è un Dialogo dentro Te, lontano da ogni rumore, fruscio, uno spettacolo al chiuso dove il protagonista coincide con lo spettatore.
Unica nota che vorrei specificare: l'Eremita non è più solo e non vive di più la solitudine di quanto non faccia ogni uomo o donna sulla Terra, egli è solo un'
Est
REMIs
TA, null'altro; ha semplicemente deciso di concentrare parte della sua vita con la Lente Individuale e solitaria, tutto qui. Questo non cambia però il fatto che ogni uomo necessariamente sfrutta e vive questa sua indole, ognuno. Non è tanto colpa della società quanto della nostra sete interiore se ad un certo decidiamo di fuggire da Essa.
I miei complimenti a Emmeci, che belle prospettive di pensiero che hai creato. Mi sto già creando Flussi di pensiero sull'Evoluzione dell'Uomo ( ti dò del Tu, perchè per me tu non sei lontano da Me, tu fai come vuoi), ma è purtroppo un argomento fuori-rotta questo e non vorrei dilungarmi su un sentiero sbagliato. In ogni caso il principio del Dubbio è quantomai valido qui, nella mia vita e nella mia solitudine, tanto che potrei mettere in dubbio anche quello che ho messo sopra, anzi vi prego "ditemi che ho sbagliato per poter ricominciare il mio cammino, voglio rifare il mio primo passo"...
Ciao a tutti e grazie.
Leonardo
"Finiti nel Corpo, Infiniti in Spirito"