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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
20-02-2008, 21.24.12 | #12 | ||||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Principio e fine
emmeci
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Non comprendo se mi sono espresso male o sei tu ad aver compreso male. Ho parlato di S. Agostino per dirti che anche per lui era un problema conoscere l'inizio, tantè che quando gli facevano la fatidica domanda lui, sembra, li mandava in quel posto. emmeci Citazione:
Senza lavorare troppo di fantasia, io immaggino cosa debba aver sofferto e combattuto la vita per rimanere in vita, ed io mi riferivo a queste fatiche e brutture immense che ha dovuto sopportare e che oggi, a noi, sono inimmagginabili, anche se le possiamo vedere con occhi differenti descrivendole come un cammino fantastico; se fantastico è stato, lo è stato per la grande tragedia che ha superato. Saluti. Giancarlo. |
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21-02-2008, 15.53.05 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Principio e fine
Tragedia o catarsi? Confesso che anche a me quelle vicende che gli scienziati raccontano per spiegare non solo l’evoluzione della vita ma la stessa formazione dell’universo (con toni tanto più forti di quelli usati dalla Bibbia e molto più vicini a quelli dei miti induistici o maya) richiamano qualcosa di orripilante e comunque ben lontano da quei duetti d’amore che hai voluto anche tu – chi sa perché? - inserire fra le quinte dell’universo. Sì, io ho perfino pensato che chi crede in un Dio buono, giusto, misericordioso, non può immaginare che abbia creato quest’universo, anzi ho pensato, in un raptus di giustificazionismo, che Egli si sia rifiutato di riconoscerlo come suo, e appena scoccato il fiat creatore l’abbia lasciato al suo triste destino….
Ora mi pare che tu sia arrivato a pensare che, se c’è stata tragedia, ora è quasi commedia o per lo meno quella che Aristotele chiamava catarsi, e con questo mi ricordi non più la Bibbia ma la mia amata Grecia, anche se rimanderei la catarsi magari al prossimo secolo se non alle calende greche. Del resto, quanto era facile anche ai poeti greci sbagliare quando dovevano in qualche modo rappresentarla, questa catarsi! Perfino Eschilo la confondeva, come ha fatto nell’Orestea, con un’assoluzione legale decretata da Apollo, mentre Sofocle ha chiuso le terribili avventure di Edipo facendolo svanire in un bosco sacro. E poi c’è il rischio che la catarsi fosse solo quella farsa che chiudeva le trilogie sul teatro di Atene e mandava a casa allegri gli spettatori. Comunque nel dubbio se una catarsi tragica esista veramente o sia stata un’ubbia di Aristotele incantato dall’aurea mediocrità, starò attento a usare questa parola appena non sentirò più le grida dei milioni di esseri che soffrono in questo momento sulla terra e nei cieli, cioè in questo e forse in altri universi ….Anche se un alito di speranza ci viene da quella che gli astronomi chiamano radiazione fossile, cioè quell’eco del big bang iniziale che sembra effondersi verso i limiti estremi del cosmo e che noi abbiamo orecchie tanto torpide da non avvertire nemmeno. Comunque, almeno questa speranza ci hanno dato San Giovanni e la scienza: che l’universo non è eterno e forse la catarsi sarà la sua apocalisse. Principio e fine. Come imponeva il tema dell’argomento. |
20-03-2008, 07.54.08 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Principio e fine
Citazione da Emmeci:
Tragedia o catarsi? Confesso che anche a me quelle vicende che gli scienziati raccontano per spiegare non solo l’evoluzione della vita ma la stessa formazione dell’universo (con toni tanto più forti di quelli usati dalla Bibbia e molto più vicini a quelli dei miti induistici o maya) richiamano qualcosa di orripilante e comunque ben lontano da quei duetti d’amore che hai voluto anche tu – chi sa perché? - inserire fra le quinte dell’universo. Sì, io ho perfino pensato che chi crede in un Dio buono, giusto, misericordioso, non può immaginare che abbia creato quest’universo, anzi ho pensato, in un raptus di giustificazionismo, che Egli si sia rifiutato di riconoscerlo come suo, e appena scoccato il fiat creatore l’abbia lasciato al suo triste destino…. Ora mi pare che tu sia arrivato a pensare che, se c’è stata tragedia, ora è quasi commedia o per lo meno quella che Aristotele chiamava catarsi, e con questo mi ricordi non più la Bibbia ma la mia amata Grecia, anche se rimanderei la catarsi magari al prossimo secolo se non alle calende greche. Del resto, quanto era facile anche ai poeti greci sbagliare quando dovevano in qualche modo rappresentarla, questa catarsi! Perfino Eschilo la confondeva, come ha fatto nell’Orestea, con un’assoluzione legale decretata da Apollo, mentre Sofocle ha chiuso le terribili avventure di Edipo facendolo svanire in un bosco sacro. E poi c’è il rischio che la catarsi fosse solo quella farsa che chiudeva le trilogie sul teatro di Atene e mandava a casa allegri gli spettatori. Comunque nel dubbio se una catarsi tragica esista veramente o sia stata un’ubbia di Aristotele incantato dall’aurea mediocrità, starò attento a usare questa parola appena non sentirò più le grida dei milioni di esseri che soffrono in questo momento sulla terra e nei cieli, cioè in questo e forse in altri universi ….Anche se un alito di speranza ci viene da quella che gli astronomi chiamano radiazione fossile, cioè quell’eco del big bang iniziale che sembra effondersi verso i limiti estremi del cosmo e che noi abbiamo orecchie tanto torpide da non avvertire nemmeno. Comunque, almeno questa speranza ci hanno dato San Giovanni e la scienza: che l’universo non è eterno e forse la catarsi sarà la sua apocalisse. Principio e fine. Come imponeva il tema dell’argomento. Carissimo Emmeci, ho voluto riprendere questo argomento da tè postato tempo addietro per poter più facilmente farti capire il mio concetto di Verità. La ricerca della Verità relativa al principio e la fine universale è a mio avviso la verità assoluta,quella verità che tutti i grandi pensatori,e scienziati, dall'antica Grecia ai giorni nostri si sono sempre impegnati a cercare, rimanendo però sempre con in mano un semplice pugno di mosche.Per cui, a mio avviso sta solo in quell'Essere supremo e misterioso al quale abbiamo dato l'appellativo di DIO tanto Potente quanto Misterioso. Mentre invece,la verità di cui io vado in cerca è quella Verità relativa all'esistenza umana, quella Verità che può avvicinare la società umana alla beatitudine, ad una esistenza migliore,quella che ci può dare un maggior grado di felicità. Quella verità ,nata da quando l'uomo si è rizzato sulle due gambe ed è stato fornito di un intelletto. Questa verità esiste, sta a noi saperla individuare, interpretare nel modo corretto e cercare di trasmetterla. Nella convinzione personale che sia molto più utile dell'altra. E' a questo fine la proposta che ti ho fatto nell'altra tua postazione Assoluto e Storia Un amichevole saluto espert37 |