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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
29-01-2008, 15.15.56 | #4 |
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 10
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Perfetto.
Avevo proprio bisogno di questo genere di critiche... il testo è stato un po buttato giù di getto e l'argomento è abbastanza ampio, dunque sono cosciente che ci sono falle nei ragionamenti, incongruenze e incompletezze. Proprio per questo avevo necessità di mettere questi pensieri per iscritto e confrontarmi con qualcuno. Grazie Epicurus per la pazienza di leggermi e appena avrò il tempo necessario, argomenterò meglio. |
29-01-2008, 15.35.55 | #5 | ||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Citazione:
Anche qui non argomenti, perché mai l'universo dovrebbe essere discreto? Un conto è come noi lo percepiamo, un altro è com'è in realtà. Inoltre io sono più propenso a concepirlo come continuo, invece che discreto. Citazione:
Perché l'eventuale natura discreta dell'universo dovrebbe implicare anche la sua natura infinita? Non vedrei alcun problema concettuale a considerare l'universo discreto e infinito in estensione. Citazione:
Non spieghi perché l'universo dovrebbe essere considerato come una macchina di turing. Tra l'altro non consideri la natura intrinsecamente stocastica dell'universo, come ci spiega la meccanica quantistica. Però, supponiamo che l'universo sia una macchina di turing. Ugualmente non sarebbe calcolabile/predicibile. Infatti il suo simulatore, per le ragioni dette da te, dovrebbe essere esterno al nostro universo. Ma se fosse esterno, come potrebbe reperire le informazioni necessarie per la predizione? Dovrebbe necessariamente acquisire le informazioni dal nostro universo, iniziando quindi a farne parte (il nostro universo non sarebbe più un sistema chiuso), vanificando la possibilità di predire. [Qui si potrebbe anche aggiungere che uno stato che corrisponde alla configurazione totale ed istantanea dell'universo non esiste.] Citazione:
Qui non motivi nulla. Citazione:
Tutte queste conclusioni non mi sembrano supportate da argomentazioni, quindi così come sono adesso non hanno valore filosofico, bensì solo autobiografico. Citazione:
Di niente, grazie a te |
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29-01-2008, 16.48.35 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 10
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Ok ci riprovo.
Scopo: elaborare una teoria quanto più possibile uniforme e "sostenibile" sul tutto. Assunto: comprendere realmente l'universo e rappresentarlo in un modello formale nella sua totalità è impossibile dal suo interno. Ci resta semplicemente la possibilità di elaborare un modello dell'universo per come lo percepiamo. La percezione della realtà che ci circonda e la sua stessa elaborazione deriva dai nostri strumenti, naturali e artificiali, per definizione limitati e comunque di natura definibile discreta. I nostri stessi processi di elaborazione mentale derivano da un susseguirsi di connessioni sinaptiche che avvengono con una frequenza massima, in stati discreti e in tempi discreti. E' quindi possibile affermare che la nostra percezione dell'universo è discreta. L'universo "reale", se ne esiste davvero un concetto di "realtà" assoluta al di fuori della nostra percezione, potrebbe comunque essere sia discreto che continuo. Fisica quantistica Ammesso dunque che la nostra percezione della realtà sia discreta, la natura stocastica dei fenomeni della fisica quantistica potrebbe derivare dal fatto ceh queste si presentino a noi come "campionamenti" discreti di una realtà invece continua oppure come "campionamenti" a una frequenza troppo bassa di una realtà anch'essa discreta ma che si "muove" ad una frequenza superiore alla nostra. La velocità della luce, quindi, potrebbe non essere un limite strutturale della "materia" ma semplicemente un limite della nostra osservazione... e il principio di indeterminazione potrebbe trovare in ciò una spiegazione. Ipotizzando che la nostra percezione avvenga in maneira discreta, così come avviene d'altronde nella nostra vista, potremmo ipotizzare di essere vittima di "illusioni di percezione" come accade quando si vedono ruotare i raggi di una ruota ad una frequenza superiore all'inverso del tempo di impressione della nostra retina... vedendo "impressioni" multiple o movimenti in sensi opposti a quelli reali. Tempo discreto La nostra percezione del tempo è definibile come il susseguirsi di stati della realtà. Dove un mutamento di stato della realtà, altro non è che un mutamento dei suoi componenti nelle tre dimensioni da noi rilevabili. Se non esiste moviemnto nelle altre tre dimensioni, il tempo è impercepibile. Il movimento nelle altre dimensioni va inteso dalla scala macroscopica a quella microscopica del movimento di elettroni e molecole di neurotrasmettitori all'interno del nostro cervello. Se è possibile dare per buono che la nostra percezione dello spazio sia discreta e se gli assunti antistanti sono anch'essi corretti, allora si può anche derivarne che la nostre percezione del tempo sia essa stessa discreta. Ma il tempo, inteso, come quarta dimensione è da considerarsi in maniera differente dunque dalle altre dimensioni oppure non è poi dissimile da una dimensione "spaziale"? Il singolo istante di tempo può essere inteso come una sezione di un "piano" tridimensionale lungo la quarta dimensione del tempo? Così come il singolo cerchio può essere inteso come sezione di un piano lungo un'asse di una sfera? Se è così, come noi sappiamo che la vera forma della sfera sta nelle sue tre dimensioni e non nell'esaminarla un cerchio per volta o come un cerchio che muta il suo diametro... la vera "forma" della realtà potrebbe essere quella che si otterrebbe potendo prendere in considerazione contemporameante tutta la sua quarta dimensione. Tutti gli stati (tuttti i cerchi di dimensioni diverse) "esisterebbo" già, semplicemente saremmo noi ad essere in grado di esaminarli semplicemente uno per volta... o comunque se anche potessimo muoverci o "esistere" contemporaneamente in tutti i piani di sezione, non ne potremmo avere coscienza essendo la nostra stessa coscienza insita come stato di quella realtà all'interno di ogni singolo piano. Il problema del sordo Un sordo potrebbe "conoscere" che il fulmine sia avvenuto al momento in cui gli altri percepiscono la saetta, soltanto se gli altri lo mettessero a conoscenza... ma se tutta l'umanità fosse dotata del solo udito, potrebbe realmente conoscere quando avviene il fulmine prima del tuono? E sarebbe possibile per essa comprenderlo anche se gli si spiegasse? Per ora mi fermo qui.. Spero di essere andato meglio.. P.S. Le conclusioni erano ovviamente arbitrarie e ironiche come pensavo fosse inequivocabile dal "Quarantadue", citazione che rimanda al titolo del post, anch'esso tratto dalla trilogia in cinque volumi di Dauglas Adamds... P.P.S. L'universo come calcolatore elettronico è solo un modello che potrebbe aiutare a rappresentare meglio molti degli aspetti... non una dimostrazione, ovviamente, ne una reale affermazione. |
29-01-2008, 17.16.00 | #7 |
Cogito ergo sum
Data registrazione: 28-01-2008
Messaggi: 5
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Ciao sono stato incuriosito da questa discussione allora ho letto,vorrei ora discutere con voi su questo poblema,esaminando punto per punto la teoria a mio parere 'irrazzionale' di Pegasus
Universo discreto
Universo discreto?io non nè vedo il motivo,anzi tu dici che tutto dell'universo ci dice l'opposto di tutto e che quindi l'Universo si contradicce dicendo cose controverse e anzi diametralmente opposte,ebbene no!anzi L'universo è assurdamente ordinato e perfetto tutti i fenomeni di esso(e quindi anche del mondo)vanno verso la medesima direzione ,il medesimo scopo sono complementari l'uno a l'altro,non solo ogni fenomeno tipo il ciclo dell'acqua(banale)o la fotosintesi clorofilliana hanno un ordine rigoroso,e la Natura quindi non lascia nulla a caso tutto accade secondo un rigoroso ordine matematico,ma ogni fenomeno non è fine a se stesso,difatti ogni fenomeno ne innesca o interaggisce con altri 1000 e più fenomeni,tipo il ciclo dell'acqua non è fine a se stesso infatti l'acqua cadendo di nuovo dal cielo tramite precipitazioni bagnerà non solo i mari ma anche la terra,rendendo fertile così la terra e favorendo la vegetazione locale,dando vita ai vegetali ma non solo,favorendo la fauna locale e la vita del luogo(carnivori)e così tanto origine alla catena alimentare e potrei continuare così in eterni perchè come vedi e tutto collegato,ogni singolo,minuscolo e insignificante è complementare a un altro dirigendosi così a un unico scopo comune a cui contribuiamo anche(anzi sopratutto)noi.Quindi se l'universo risponde a tutto qyuesto ordine non credo proprio che sia discreto perchè discreto non puo essere chi panifica tutto questo.L'universo è limitato
bhe questo dipende..è vero che l'universo è limitato se l'universo lo guardi da una situazione finale ossia se lo si osserva(l'universo)dal punto di vista di Dio ,che lo ha creato,l'universo è sicuramente limitato o meglio m rettifica resta illimitato è Dio che essendo piuccheillimitato ha poter percepire l'illimitato invece noi essendo limitati possiamo cogliere soltanto il limitato.Per noi è illimitato infatti tutto quello che noi(la nostra ragione)non possiamo cooscere,percepire e l'universo senz'altro non lo possiamo percepire nella sua interezza e nemmeno esplorare tutto e dimostrarlo.L'universo è incalcolabile
Questo è il punto dove sei più contadittorio e alla luce del sole qui la tua contradizzione.L'universo è limitato ma non è calcolabile?impossibile.Cos'è il limitato?il limitato è quella cosa che può essere delineata,delimitata ossia portata entro un certo limite(recinto) e come la parola stessa dice Il limitato è necessariamente calcolabile,perché comunque è qualcosa che possiamo contenere tenere sotto controllo,un tavolo potrà essere calcolato in quando infatti limitato per quando ha un proprio confine.We are software
in questo ti dò ragione o quasi.Il Mondo è regolato dal rapporto fra Sogetto e Ogetto. ..che può essere parogat a quello fra Programatore e Programma questo rapporto è in un senso 'vizioso' ossia solo Dio(l'Assoluto) è solo Sogetto per il resto tutto è sia sogetto che ogetto ovviamente fino alla fine di questa catena.Infatti Dio(Sogetto) crea o Programma L'Universo(Ogetto/Sogetto) che a sua volta da origine,crea,programma i Vari Pianeti(Ogetti/Sogetti)che a loro creeranno la flauna e la flora ecc ecc. le cose inanimate sono il punto finale di tale catena.Perchè non ho fatto l'esempo dell'uomo?perché sul l'uomo l'argomento è un pò più complesso,infatti L'uomo è costituito da uno Spirito,creato direttamente da Dio e da un corpo creato dal Mondo alla stregua degl'altri animali,potrei continuare a parlare ora di questo argomento ma non mi sembra opportuno dato che questo non fa parte del TEMA PRINCIPALE della discussione...grazie dell'attenzione!!grazie di tutto sopratutto alla Moderazione e Admin perchè ci danno la splendida opportunità costituito da questo forum.CIAO alla prossima |
29-01-2008, 17.54.26 | #8 | ||||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Citazione:
Se questo è il tuo obiettivo, allora credo che sia centrale il ruolo delle argomentazioni. Inoltre, non dovresti contraddire le teorie scientifiche. Citazione:
"Per come lo percepiamo noi" non mi sembra abbia molto senso. Comunque, il problema si può risolvere banalmente abbassando un po' il tiro e mirare ad dare una teoria quanto più estesa possibile, ma non certo onnicomprensiva. [Detto tra parentesi, comunque mi sembra che ti concentri nell'ambito della fisica e della cosmologia.] Citazione:
Non vedo perché non lasciare la faccenda nel dubbio. Ok che per noi non cambia niente se il mondo è discreto o continuo, ma appunto per questo lasciamo la questione aperta. D'altro canto, se vuoi guardare la faccenda dal punto di vista dell'utilità, è meglio avere un modello continuo: lavorare col continuo è estremamente più economico che lavorare col discreto. Citazione:
Queste sono congetture indimostrate, che vanno a cozzare con l'intera comunità scientifica. Tra l'altro finché l'idea che hai è così vaga, non si può neanche chiamare teoria (o ipotesi). Citazione:
Anche qua, secondo me, ti stai addentrando in un campo minato. Citazione:
Ancora: mi sembra che non consideri che l'uomo si è posto proprio la tua stessa questione, e da qui ha corretto le sue misure. Se vedo una stella in cielo, so che potrebbe essere morta da moltissimo tempo, proprio perché conosco la velocità di propagazione della luce e la distanza approssimativa della stella. Citazione:
Ma non consideri che ti sei contraddetto su questo punto. Se l'universo nella sua interezza non è definibile, come può essere una macchina di turing? [Inoltre è molto problematica anche la tua convinzione che l'uomo sia un computer.] Citazione:
Non ti preoccupare pegasus, siamo tutti qui per confrontarci allegramente |
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30-01-2008, 01.00.24 | #9 | ||||||||
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 10
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Citazione:
Cerco di elaborare un modello, il cui ultimo fine è diletto mentale e il cui unico sostenitore probabilmetne potrei essere solo io... ma sto cercando di elaborarlo in amneira che sia "sostenibile" dal suo interno.... o, comunque, sto cercando di capire se quello che mi passa per la testa non siano solo un amamsso di c###te senza senso. :-) Citazione:
Si potrebbe discutere sull'equazione pensiero=esistenza di Platone in proposito... Per quanto riguarda le parentesi... è vero che sto partendo da osservazione su una realtà fisica e cosmologica ma queste hanno ripercusioni dirette sulla filosofia, forse più che sulla fisica... Un universo discreto, un tempo come dimensione spaziale e l'esistenza lungo questa di tutti i possibili stati dell'universo stesso... hanno implicazioni sul nostro concetto di tempo, di realtà, di libero arbitrio e di esistenza stessa. Citazione:
Citazione:
Coza di più l'idea di una natura stocastica intrinseca dell'universo che non quella di una natura determinata ma indeterminabile da noi... imho. Citazione:
Bisogna osare, no? Daltronde non poretendo di imporre una teoria universale sul sapere collettivo..... ma di elaborare un modello "plausibile", magari "improbabile"... ma plausibile... se poi risultasse davvero plausibile, mi occuperò in seguito di renderlo coerente o concorrente con il resto della scienza. :-) Citazione:
Esplode una stella.... Quando? Quando l'evento "accade" o quando un osservatore ne viene a conoscenza? Sicuramente un osservatore più vicino potrebbe venirne a conoscenza prima di uno più lontano... ma non potrebbe di certo comunicarglielo a una velocità superiore a quella della luce... quindi è come se l' "accadere" dell'evento dipendesse dalla sua percezione e quindi dalla posizione relativa dell'osservatore nello spazio rispetto alla sorgente dell'evento. Daltronde si puà definire un evento solo in relazione agli effetti che genera e, secondo le nostre conoscenze, esso non potrebbe generare effetti che si propaghino ad una velocità superiore a quella della luce... quindi, in effetti, se una stella esplodesse ora ad un anno luce di distanza da noi... per noi è come se esplodesse fra un anno, poichè non solo l'osservazione dell'evento avverebbe allora, ma nessun'altra conseguenza di tale evento potrebbe avvenire prima di allora... no? (Se un albero cade nella foresta e non c'è nessuno... fa rumore? ) Citazione:
Perchè sarebbe problematica la mia convinzione che l'uomo sia un computer? ( n realtà affermo che l'uomo è paragonabile ad un software... Le neuroscienze, d'altronde ci lasciano credere ogni giorno di più che quella che noi chiamiamo coscienza non sia altro che l'insieme delle nostre sinapsi, la mappa sinaptica del nostro cervello, in un dato istante. Se fosse possibile riprodurla, non si riprodurrebbe con essa anche la nostra coscienza? O sei fra quelli convinti che il nostro "Io" sia qualcosa di superiore che si svincola dalla realtà terrena? Citazione:
A Cosenza91 dico soltanto che credo che abbia frainteso il significato del termine "discreto" all'interno del testo. Esso è usato nella sua accezione matematica, dove per "discreto" si intende non qualcosa di poco valore... ma qualcosa che sia costituito da valori che incrementano di quantità predefinite... a blocchi... di dimensione sempre uguale. L'insieme dei numeri naturali ad esempio è un insieme discreto: fissato un intervallo è possibile contarne gli elementi, questi differiscono fra di loro di un'unità... fra due elementi dell'insieme c'è sempre un numero finito di altri elementi... è un insieme "atomico", ogni valore è composto da una quantità di unità inscindibili. 1, 2, 3, 4.... fra l'1 e il 3 c'è il 2... e basta. Dall'uno si passa al due... e così via... L'insieme dei numeri razionali (quelli con la virgola) invece è un insieme continuo: essi non soltanto solo infiniti (lo sono anche i numeri naturali) ma fra due estremi fissati, c'è un numero infinito di elementi. Fra l'1 e il 2... c'è l1.5 ma anche l'1.32 e così via... e cmq presi due estremi, vicini a piacere, è possibile individuare degli elementi che stanno fra di essi, così fra 1,111111 e 1,111112 c'è 1,1111115. Continuo è analogico, discreto è digitale... se preferisci. Spero che così il senso del testo risulti più chiaro. |
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30-01-2008, 02.55.12 | #10 | ||
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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... di passaggio...
Citazione:
Citazione:
Ciao a tutti... |
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