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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
31-01-2008, 00.44.30 | #13 |
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 10
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
@Nexus:
Beh, diciamo che uno scopo nel vero senso della parola non c'è... E' una vita che partorisco idee che restano nel campo delle possibilità della mia mente, senza che ne abbia mai la voglia e l'impergno per renderle mature... E molto spesso mi rendo conto che questo accade per la mancanza di stimoli e di un contraddittorio. Quindi un possibile motivo è che voglio rendere più matura una mia idea, se ciò è possibile. Un altro è che mi piace la dialettica e quindi questo potrebbe essere visto come un semplice esercizio di stile... Un altro è che non c'ho un ***** di meglio da fare per ora.... Un altro ancora, forse quello che può apparire più costruttivo ai fini della discussione è che sento come probabile l'ipotesi che l'essere umano non sia differente da una macchina, complessa sì... ma come essa finita, discreta, calcolabile... Sicuramente un'ipotesi del genere troverebbe più agiatamente il suo posto all'interno di un modello più ampio che individui l'universo stesso come qualcosa di non "casuale", "continuo", "indefinito", "esoterico"... ma, semplicemente, "meccanico". Per questo ho fatto partire la mia riflessione da concetti più ampi. Sono convinto che un giorno arriveremmo a riprodurre un modello simulato al computer dell'universo, della vita e di tutto quanto.. ovviamente in scala ridotta e, come premesso, con le relative semplificazioni del caso che non potranno mai permetterci di comprendere o prevedere nel suo intero l'univero di cui noi facciamo parte... ma penso che ci arriveremo. In quel momento, queste riflessioni, mi torneranno utili... Forse potrei essere io ad iniziare un tale progetto di vita simulata, forse potrei essere io a pubblicare un giorno qualcosa a riguardo.... forse no.. forse, semplicemente, in quel momento mi starò già occupando di qualcosaltro sena avere concluso prima la cosa rpecedente Che me ne faccio dunque di una teoria del tutto? Se anche dovessimo riuscire a formularne uan coerente in questo forum, se anche fosse così brillante da essere accettata senza remore dall'intera comunità scientifica e filosifica? Beh, nulla.. come di tutto il resto, daltronde... ma è la ricerca che conta, non il risultato... no? P.S. molte cose su di me potrebebro risultare più chiare se dicessi che non sono un filosofo, anche se mi piace la filosofia e che non sono un matematico, anche se mi piace la matematica, né un fisico, anche se pure questa mi piace... indovinate che faccio per campare? @pokipsy: Qui, sulla coscienza, si apre un discorso potenzialmente infinito ma che, non di meno, mi piacerebbe intraprendere... Riesci tu a definire la coscienza? E' possibile, forse, riuscire a definirla congurentemente prescindendo dalal nostra natura biologica? Se la coscienza è la naturale percezione dell'io come ente proprio e che si distingue da tutto il resto, come si potrebbero allora psiegare gli stati di dissociazione in cui la perezione dell'io svanisce? Se la coscienza è quella che determina le nostre azione, la sede del nostro libero arbitrio e della nostra personalità... come si spiegano le scoperte delle neuroscienze che emergono da esperimenti come questo su pazienti col "cervello diviso" ? http://lumerinnovato.blogspot.com/20...iso-siamo.html Siamo realmente ciò che siamo convinti di essere? O meglio ancora... "siamo" realmente? Esistiamo realmente come entità al di sopra della materia che ci compone? |
31-01-2008, 21.50.54 | #14 | ||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Citazione:
Se vuoi solo una teoria coerente ma slegata completamente con la realtà, allora non mi pronuncio su questo. Ma allora la discussione perde molto d'interesse filosofico (o almeno per me) e diventa solo un giochino, un raccontare favole. Citazione:
Ok, questa è una ovvietà al giorno d'oggi. Quello che volevo farti notare, un'altra ovvietà, e che sapendo di questo problema, possiamo correggere le nostre percezioni. Citazione:
Molto interessante è l'osservazione di nexus a riguardo Provo anch'io a buttarmi: srotolando all'indietro la teoria del caos, direi che sì, l'albero fa rumore. Citazione:
Ti ho già risposto a questo più su, incollo la risposta: Supponiamo che l'universo sia una macchina di turing. Ugualmente non sarebbe calcolabile/predicibile. Infatti il suo simulatore, per le ragioni dette da te, dovrebbe essere esterno al nostro universo. Ma se fosse esterno, come potrebbe reperire le informazioni necessarie per la predizione? Dovrebbe necessariamente acquisire le informazioni dal nostro universo, iniziando quindi a farne parte (il nostro universo non sarebbe più un sistema chiuso), vanificando la possibilità di predire. E se ti interessa, come sembra interessarti, un modello di come noi percepiamo l'universo (e non di come sia effettivamente), allora non dovresti assumere che l'universo sia una macchina di turing. Tra l'altro mi sembra che si sia scoperto che ci sono sistemi che evolvono in modo tale che non ci siano funzioni ricorsive che descrivano tale evoluzione, quindi non ci sarebbe nessuna MdT capace di simulare tale fenomeno. Lo so, lo so, hai detto che non ti interessa cosa dice la scienza, ma è stato più forte di me Citazione:
Questo argomento è stato discusso più volte in più topic, prova ad andare a leggerne qualcuno. Te ne metto uno un po' più tecnico, ma in linea con il contenuto di questa discussione: https://www.riflessioni.it/forum/filosofia/10782-tesi-di-church-goedel-e-intelligenza-artificiale.html Citazione:
Il mondo non è in bianco&nero Non credo agli spiritelli dentro alla pelle, e non credo neppure che il modello della MdT sia adatto a descrivere un essere umano. Sorpreso? |
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01-02-2008, 10.18.26 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Citazione:
Ciao Pegasus, guarda che l'azione a distanza è già spiegata dal modello standard (interazioni mediante scambio di particelle virtuali) indipendentemente dal fatto che lo spazio e il tempo siano continui o discreti. Inoltre mi sembrerebbe alquanto improbabile poter descrivere, ad esempio, un campo em in uno spazio-tempo discreto. Forse confondi il fatto che l'energia em possa essere emessa o assorbita in modo discreto con il fatto di considerare lo spazio-tempo discreto. |
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02-02-2008, 01.37.52 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
Messaggi: 10
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Ho trovato un tizio (un ignegnere che insegna informatica ovviamente ^_^ ) che sostiene in maneira più argometnata dal punto di vista scientifico le mie stesse tesi sulla realà discreta.
Universo dscreto e "movimento a scatti": http://digilander.libero.it/fraterno/danove.htm "correlare onde e fotoni con il movimento a scatti ??!" http://groups.google.com/group/it.sc...152e22c621957e Svelato il mistero dell'azione a distanza dei campi ? http://digilander.libero.it/fraterno/post32.htm Tutto il sito dell' Ing. Fraterno è interesante al proposito... |
02-03-2008, 09.20.42 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: La vita, l’universo e tutto quanto…
Qualche parola di Nexus6 mi spinge, forse un po’ in ritardo, a entrare nell’argomento che Pegasus62, introducendolo, aveva voluto, mi pare, lasciare aperto a più soluzioni, almeno da quanto si può dedurre da quei puntini e da quel ”tutto quanto”.
Ora mi pare che qui il “tutto” sia stato interpretato come l’universo fisico, ma è questo veramente il solo che l’uomo può concepire? …Perché, c’è un altro tutto? – potrebbe domandare chi crede nelle esclusive verità della scienza. Ebbene credo proprio di sì, con un avvertimento in più, cioè che il tutto dell’universo fisico - il cui studio, magari solo per un piccolo particolare, può assorbire la vita intera di uno scienziato - in fondo all’uomo comune interessa poco, forse solo quando legge sul giornale una notizia che riguarda un’eclisse o un asteroide che minaccia la terra, o come spunto per la chiacchiera quotidiana, senza che per questo l’uomo comune debba essere considerato un idiota o un uomo a metà: forse, piuttosto, come quel “povero nello spirito”, che nell’idioma evangelico è titolo d’onore…..Mi è venuto, questo ricordo dell’evangelo, non perché io sia un teodem pronto a scendere in lizza contro gli scienziati e i filosofi relativisti, ma perché riconosco che il sentimento religioso contiene qualcosa che – esista o non esista Dio – rappresenta quel “di più” che il riferirsi a un universo fisico non contiene se vogliamo dare un senso alla parola tutto, mentre, quando c’è, scuote la sostanza dell’uomo, gli fa aprire le braccia e la mente a qualcosa che difficilmente può essere tenuto in conto dagli scienziati ma che egli sente vivo e presente quando, nelle ore tristi della sua vita, cerca di trovare una risposta da un essere sconosciuto che non è nemmeno il Dio di questa o quest’altra chiesa, ma è ciò in cui in quel momento egli ha fede, anche se non vede nulla, anche se quel Dio potrebbe essere detto perfino irreale, e non abbia neppure un nome per riempire lo spirito….L’uomo, dopo tutto, è nato così, cioè non quando ha appreso a scheggiare una pietra, ma quando ha cominciato a credere in un essere assoluto ed impenetrabile, capace di dominare tutto – non un solo individuo un solo villaggio una sola tribù, non una sola valle o un unico popolo. E l’uomo ha iniziato un cammino che l’avrebbe portato a cercare il significato di quella parola tutto, percorrendo le strade del mondo e insieme quelle dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri, aprendosi a una cultura alla quale non sarebbero bastate le fondamenta fisiche, mentre ancora oggi quando l’uomo – l’uomo senza qualità o magari anche uno scienziato o un filosofo - si sente sull’orlo del baratro e cerca salvezza si rivolge al fantasma che vive nell’ansia stessa che lo attraversa e con lui sembra attraversi l’intero universo. L’uomo può aver piantato la sua ascia sempre più avanti, può aver contemplato e percorso l’oceano, ma tutto ciò non gli basta, il tutto per lui è solo in quel sentimento o respiro infinito. Potrà accrescere quello che sa, potrà leggere libri capaci di spiegare ogni enigma del cosmo, ma la sua brama non si ferma qui, perché egli cerca qualche cosa di più….un’emozione? un fantasma? un’illusione sempre più forte? O quello che chiamiamo l’amore? E a chi incontra l’amore, che può importare il numero delle galassie e se esiste o non esiste la materia oscura? Egli sentirà vibrare qualcosa di immensamente più largo, potrebbe, come Amleto, trovarsi imprigionato in un guscio di noce e sentirsi re di uno spazio infinito. [Sono voli senza ragione? Forse qualcuno potrà trovare in queste parole qualcosa di utile per rispondere o completare in qualche modo la domanda di Pegasus62]. |