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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
13-01-2008, 10.12.25 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Quel terribile fiat....
Citazione:
Chi crede all’esistenza di un dio non può essere scosso dalle difficoltà a comprendere le ragioni di quel dio o della sua provvidenza, cioè il governo della storia del mondo ed, anche, il governo dell’universo...ma si applica ed ama applicarsi allo studio come quando si applica a qualsiasi altra scienza che rimane sempre aperta e sempre correggibile e si sforza di penetrare quelle ragioni. La teodicea deve, quando si propone agli altri, esprimersi con le categorie attuali del pensiero, altrimenti non è compresa....per la medesima ragione non ha senso rifarsi ad una teodicea o teologia naturale che è vecchia di secoli e quindi può non essere adeguata alle nostre "orecchie". Ciao |
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14-01-2008, 15.09.23 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quel terribile fiat....
A Giorgiosan. Io non ho una religione, perché penso che la religione dovrebbe oltrepassare tutte le religioni – cioè tutte le chiese in nome di un Dio che sia veramente assoluto, cioè privo di tutti gli attributi – anche supremamente buoni - che le chiese gli applicano trasformandolo in una maschera umana e quindi, alla fine, in un vitello d’oro.
Certo Cristo è qualcosa di diverso da un fondatore di chiese, e non credo neppure che possa essersi mai identificato con Dio: credo piuttosto che ciò che abbia detto sia stato fondamentalmente falsato o male interpretato dai suoi seguaci, un gruppo dei quali si è autodefinito legittimo, a cominciare dall’autoinvestitura di Pietro. Del resto quanti detti di Cristo e quanti vangeli sono stati autoritariamente scartati. A Katerpillar basta, credo, il mio grato pensiero che, come lui sa, non rinuncia poi a qualche ironico guizzo. Che, nella fattispecie, potrebbe farmi dire, dopo quello che ha voluto scrivere su di me: troppa grazia, Giancarlo! Tu non sai quanti fuscelli ho dentro gli occhi, e per fortuna ne ho soltanto due! Intanto, per restare nell’argomento, potrei domandarmi se davvero è permesso di giudicare quel fiat e ciò che ne è derivato, visto che veniva da un pensiero tanto più alto del nostro da sormontare tutte le nostre pretese, compresi i nostri concetti del bene e del male: così da insinuarmi il sospetto – che ho espresso, mi pare, interloquendo nel tema “per una filosofia morale” - che almeno in questo l’uomo gli sia superiore, considerando che la moralità (ma chi sa se è vero?) è qualcosa di superiore al pensiero, ed è forse qui che si fonda l’insulsa pretesa di qualsiasi teodicea: la pretesa di sottoporre Dio ai nostri criteri morali. Eppure, prima di dichiarare che non c’è né utopia né speranza di fronte a un creato che è stato creato così dall’onnipotente; prima di rassegnarci a una sconfitta totale dei nostri ideali – nel senso della fraternità cui tu, Katerpillar, aspiri – si dovrebbe pensare che, almeno per quanto riguarda il nostro pianeta (visto che non siamo sicuri che ce ne siano altri abitati da individui così critici come noi) qualche miglioramento c’è stato negli ultimi milioni di anni dell’evoluzione storica, se paragoniamo per esempio l’homo sapiens allo scimpanzè, il dottore della porta accanto allo sciamano, e Bush a Gengis Khan ….Senza contare l’emergere di idee come democrazia e socialismo che sono riuscite a sconfiggere i nostri onnipotenti del XX secolo e chi sa che non facciano presa anche sui popoli che inneggiano a un Dio che – come quello azteca - esige l’assassinio rituale. Ma a ciascuno il suo Dio. E chi sa se il nostro non è davvero meglio degli altri? Dopo tutto sembra che soccorrevole sia, vista quella mutazione in meglio che, per chi ha capacità di ampie vedute, distingue la specie attuale da quella dei trogloditi. Anche se i miglioramenti sembrano avvenuti per caso, perfino contro le intenzioni degli uomini – e allora, questo Dio più Dio degli altri, c’è davvero o non c’è? |
14-01-2008, 17.12.59 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Riferimento: Quel terribile fiat....
Citazione:
SE Genesi ha un senso, e per te deve pur avere un senso giacché è il testo ispiratore di questo tuo pensiero, dovresti anche ammettere che Dio già una volta ha revocato il dono della Vita. Il diluvio universale è l’indizio del ripensamento divino… a parte il piccolo resto che salva (costante del pensiero ebraico). Dopo il diluvio assistiamo ad un nuovo atto creativo, senza l’immagine del Deus fabricans, tanto cara al redattore dei primi due capitoli di Genesi (non ricordo, ma forse le tradizioni letterarie sono diverse) Proprio il concetto di somiglianza, ben diverso da quello d’uguaglianza, lascia trasparire la differenza fra creatura e creatore. Nella differenza, che, dal punto di vista allegorico, è lo sfarinarsi della mancata identità depositatosi nel profondo dell’animo di ciascuno di noi, s’insinua il concetto di morale, divenendo il mastodontico feticcio e il totem cui ambiamo e che onoriamo e veneriamo. La morale è così il Dio antropomorfico, non necessario a Dio, ma indispensabile all’uomo, poiché – sempre attingendo al Libro di Genesi – questi, affrancatosi con atto di superbia dal Suo creatore, resta esposto all’avvertimento e ai dettami della propria coscienza e non più all’imperativo divino. L’uomo, privo della guida di Dio, nel suo percorso di vita, interroga la Natura, il Creato, il quale risponde in maniera ambigua: da una parte suggerisce la trascendenza, dall’altro inquisisce il Creatore e adombra il dubbio circa la Sua perfezione.I L Fiat di cui parli è al contempo lo sfacelo divino e il fastigio della sua numinosa gloria. Il Dio Padre di Gesù è assai diverso dal Jahvé tramandatoci dal vecchio testamento, così come il cristianesimo differisce enormemente dall’ebraismo anche proprio a causa della diversa connotazione e differenti qualificazioni che Dio Padre, da una parte, e Jahvè, dall’altra, assumono nei rispettivi testi sacri (antico e Nuovo Testamento). Gesù non ci racconta Jahvé, bensì Dio Padre. Ciao |
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16-01-2008, 15.03.17 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quel terribile fiat....
Caro Giorgiosan, forse se leggessi l'ultimo testo che ho immesso sotto il tema "Onnipotenza del pensiero" potresti vedere che valore dò io alla moralità - in un'accezione forse meno sensibile alle esigenze religiose ma molto più elevata di quella cui tu fai cenno, in quanto sfida e sorpassa addirittura l'onnipotenza del pensiero.
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