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Esperienze di Vita - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica |
25-06-2010, 23.13.30 | #1 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Acting life
Aggancio questo mio intervento a quello di Drago Rosso, sulla creatività come poesia e percorso olistico https://www.riflessioni.it/esperienze...o-olistico.htm per parlare di una esperienza teatrale, che ho compreso essere un inatteso quanto funzionale strumento di conoscenza di sé attraverso l’altro.
Ho utilizzato per molto tempo la scrittura per capirmi di più, recentemente ho sperimentato una nuovo accesso alla “verità”. Così come la scrittura mi ha insegnato a capire me attraverso me, il teatro mi aiutato a capire me attraverso l’altro, e l’altro attraverso me. Non avrei mai immaginato che questo strumento teatro fosse in grado di smuovere così tanto, così dentro. E magicamente ho potuto sperimentare come in un sogno tutte quelle mille ‘me’ che la mia reale me mai avrebbe acconsentito ad essere in questa dimensione che chiamiamo ‘vita reale’. Ho giocato con i ruoli senza dover rinnegare me stessa, ma capendo in quanti modi una stessa situazione può essere vissuta, sentita e risolta. Recitare equivale a sperimentarsi, dandosi la possibilità di sentire in un ‘altro’ modo. E tutto questo è semplicemente strabiliante. Il percorso di creazione/affiatamento del gruppo, passa attraverso la scoperta dei nostri limiti e l'aiuto reciproco nel superarli. Si lavora su temi importanti, quelli che segnano il discrimine tra vivere e sopravvivere: la fiducia, l’ascolto, l’accettazione senza giudizio. E’ un incanto ‘spogliarsi’, scoprire che è difficilissimo guardarsi negli occhi, che è difficilissimo stare in un abbraccio senza farsi venire la tachicardia, che è difficilissimo raccontarsi veramente, che è difficilissimo chiudere gli occhi e lasciarsi guidare. Passiamo il 90% della nostra esistenza cercando di mantenere il controllo, eppure dovremmo sperimentarci anche nel perderlo, per poi riprenderlo. Arrivare a capire che le emozioni nascono e muoiono in un soffio, e che va bene così. Imparare ogni giorno di più che basta esserci per essere adeguati. Lasciare andare ogni giudizio. Mi sono svegliata una notte, turbata per aver rivissuto un’emozione sepolta, che non ricordavo più esserci stata. Ho capito che stava funzionando, e la mia vita rinascendo più viva che mai. E qualcosa è cambiato. Lavorare sulle proprie emozioni, permettersi di viverle, è qualcosa di inimmaginabile, anche se fa tremare dalla paura perché escon fuori le paure che abbiamo tutti: paura di perdere, paura di non riuscire a mantenere il controllo, paura di non essere desiderati, paura di essere giudicati per ciò che siamo, paura di non essere all’altezza. Paura di non saper cogliere l’attimo e perdere la propria occasione. Non resta che respirare profondamente, chiudere gli occhi, riaprirli ed entrare in scena. “Ehi hai sentito, ridevano. Li stavamo facendo ridere noi!!!” Semplicemente grandioso. Una delle sensazioni più belle provate nella vita, e per farlo accadere è bastato viversela! |
05-09-2010, 14.43.17 | #2 | |
Ospite
Data registrazione: 30-08-2010
Messaggi: 16
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Riferimento: Acting life
Citazione:
Anche io ho vissuto un'esperienza teatrale, seppur di qualche mese con tanto di spettacolo finale. Condivido appieno quanto dici, paure sperimentate e vittorie personali. Il teatro è un pò come lo specchio della vita quotidiana. Credo che dovremmo vivere la nostra vita senza troppi pensieri , ovvero senza troppe aspettative, un pò come essere in un grande palcoscenico dove gli spettatori , tuttavia, non dovrebbero influenzarci troppo. Tu che ne pensi? |
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08-08-2011, 12.25.46 | #9 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-07-2011
Messaggi: 1
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Riferimento: Viaggi e miraggi
Citazione:
Dopo una vita di "paure" - impropriamente da me chiamate di volta in volta "scrupolo", "dovere di coscienza", "prudenza", "discrezione", "riservatezza" - di recente sono arrivato a una conclusione: se rimuovi da dentro di te ogni paura, resta dentro una luce e un'energia che non avresti mai pensato di possedere. L'importante diventa allora scegliere - consapevolmente - il proprio obiettivo di vita: dovrebbe avere una corrispondenza con il nostro mondo interiore... Il dubbio che mi resta è: devo ricercare la "Notte Stellata" di Gogh nella mia vita reale, o invece devo accettare la "normalità" che ho avuto in sorte, relegando a rari momenti di solitudine l'incontro delle onde blu nel firmamento notturno? L'istinto chiama la condivisione dell'esperienza interiore, tanto più quando questa è meravigliosa. Forse è per questo che la solitudine dell'anima diventa allora insopportabile, può diventare un urlo nella notte, luce di caratteri in un foglio. Follia di cominciare a scrivere una storia che - di qualsiasi cosa tratti - in fondo racconta sempre e solo di stelle tra le onde di blu... Di sicuro non è solo fuga, ma vita vera : tentare di scrivere liberando le emozioni e leggere grandi opere... |
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28-08-2011, 11.36.56 | #10 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Starry, starry night
Luca,
mi è venuto da scriverti quanto sotto. Non so se possa avere attinenza con te, o con la tua vita, ma è uscito così. Please don’t be sad! Quando hai citato il quadro ho avuto un sobbalzo, tanti, tanti ricordi. Ricordi (conosci) questa musica? http://www.youtube.com/watch?v=oxHnRfhDmrk Tutto magicamente circolare, sinuoso, il femminile di Vincent che grida, mi piace pensare. La parte emotiva che non si può controllare. Le immagini, dipinte o immobilizzate da uno scatto, sono un modo di rappresentare le nostre emozioni, il nostro mondo interiore, più sintetico dello scrivere ma non meno efficace. E quando guardi un quadro, e ti arriva, sei in vibrazione con le emozioni di chi lo ha prodotto. A me, oggi, interessa solo questo, l’essere in contatto. E quindi il “mi piace” o “non mi piace” un’opera d’arte o una persona, o qualsiasi altra esperienza passa attraverso questa cosa qua, della vibrazione energetica. E, Luca, se il tuo mondo interiore lo fai vedere, a qualcuno, a chi ti pare ci possa essere in quella vibrazione, in quel momento, magari funziona. Magari succede altro e la qualità della tua vita cambia. Io ho cominciato da qui, da questo forum, a raccontare chi ero, davvero. Al di là della maschere indossate nel mondo. E mi sono resa conto che non dovevo essere poi tanto male, se le persone mi stavano ad ascoltare. E oggi, quell’esperienza di questo mio mondo interiore un po’ paradossale, talvolta un po’ ingombrante, la porto nella mia vita con la mia faccia, e la racconto. La racconto cercando di non aver paura a chi ho di fronte. E cambia la qualità dell’esperienza “Vita”. Cambia. Diventa “luce”. E succede anche che, pian piano, nella tua vita arrivano le persone che devono arrivare, in ogni settore. Arrivano le persone che sono nella tua stessa vibrazione (la chiamano legge di attrazione, ma non vorrei banalizzare, perché non è banale),e incredibilmente succede. Esattamente come succedeva prima “al negativo”, succede in positivo di incontrare chi devi incontrare. E ti stupisci del numero di persone “belle” che ci sono, e che hanno da dire, e che raccontano il loro mondo interiore, o stanno ad ascoltare il tuo. E le persone che rimangono nella tua vita sono loro, quelle che ci vogliono stare, e vogliono essere in questo tipo di rapporto con te, di scambio di mondi talvolta paradossali. La paura non mi abbandona mai del tutto, ma ho imparato a riconoscerla e a non farmi paralizzare, questo sì. Fai esperienza di condivisione del mondo interiore nella vita: mostralo quanto più ti è possibile vale la pena rischiare E non farti buttar giù da chi non capirà: perché il nuovo possa entrare bisogna prima lasciar andare… Infine, per il futuro propongo HappyLuca: le parole sono importanti nella costruzione del nostro destino! Un abbraccio grande. Chlobby, grazie… soffia molto vento, mi solleverà di sicuro, ma per portarmi dove ancora non so… |