"Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2006
Art. 32.

Riproduzione di articoli di riviste o giornali
All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, e' inserito il seguente:
«1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».

Ma questa che storia è? E che beneficio può portare?

Perchè nessuno mi illumina?

letto così sembra un attacco alla rete, ai forum, ai blog, ed alla libera cominicazione. Più verosimilmente è un atto di protezionismo dell'editoria tradizionale.

...è una legge sul diritto d'autore estesa ai giornalisti o scrittori che pubblicano su un giornale o rivista...

...il beneficiario è ovviamente il giornale o la rivista che lo pubblica...

Quindi sono solo io a vederla come una specie di bavaglio all'informazione pubblica, quella per intenderci che più facilmente gira su internet, nei forum,sui blog ...?

...bè difficilmente puoi mettere bavagli su internet a meno di non censurarare il 99% di quello che gira...
...anche all'università per es. è vietato fotocopiare i libri eppure...

...suvvia non siamo ancora la Corea del Nord...

D'accordo Spaceboy, non siamo la Corea del Nord.

Ma questa modifica (la Legge originale era del 1941) che motivo ha allora? Dico a prescindere dal fatto che la si possa "aggirare".

Grazie per la risposta che aspetto con ansia

... a prescindere dal fatto che una legge del '41 è un eufemismo definire anacronistica...

...gli editori sono una lobby potente e sicuramente avranno premuto per questa legge, evidentemente è una legge garantista nei loro confronti...

...

Si anche io sono propenso a credere che sia un pedaggio che il governo ha dovuto pagare alla lobby degli editori.
Se un governo avesse un consenso popolare forte non sarebbe ricattabile da questa o quella lobby ma così fragile com’è deve cercare di tenersi buoni quanti più alleati può….. E, quella della carta stampata, poi è ancora una forza non indifferente, anche se, secondo me, nessuno o pochissimi, hanno ancora realizzato il vero potenziale di internet.

Grazie Spaceboy e VanLag , mi avete aiutato a capire (accettare) meglio una riforma di legge che mi sembrava minacciosa per la nostra libertà di informazione su internet.