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27-11-2006, 22.31.17 | #13 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: C'era un ragazzo ....
Citazione:
La famiglia svolge infatti un ruolo cruciale sia attraverso la disapprovazione esplicita e la presenza di modelli, sia attraverso la capacità di bilanciare in modo flessibile ed adeguato il controllo ed il sostegno de figli. In questo thread in particolare, non possiamo tuttavia eliminare il discorso sulla scuola, perchè è il luogo dove i ragazzi hanno modo di riflettere sul come stare insieme e marcare la propria appartenza al gruppo. A me sembra importante notare che gli episodi di bullismo avvengono alla presenza dei coetanei e che gli altri componenti del gruppo possono assumere una varietà di ruoli diversi: cioè possono agire in parallelo al bullo, essere suoi sostenitori, osservatori e - più raramente - intervenire per fermare gli episodi di violenza. Quindi non c'è solo il bullo, ma ovviamente la vittima, nonchè l'aiutante del bullo, il sostenitore del bullo, il difensore della vittima e l'indifferente. In altre parole sembra che la dominanza del bullo venga rafforzata dall'attenzione e dal supporto dei sostenitori, dall'allineamento degli aiutanti, dalla deferenza di quelli che hanno paura e dalla mancanza di opposizione della maggioranza silenziosa. Esiste una vera e proprio dinamica interna al gruppo, è per questo che mi sembra prioritario agire a livello scolastico nel suo complesso, proprio per incidere sia sulle dinamiche interne al gruppo/classe, sia sulle componenti interpersonali che stanno alla base delle relazioni negative tra compagni. Ciao a tutti |
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