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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
23-07-2006, 12.16.40 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
bella questa ... si sarebbe il caso solo che gestire i soldi per il bene comune lasciata ad ogni individuo certamente non è il massimmo .... Va beh quello che è la definizione classica la sapevo anchio ...... volevo sapere allora come dovrebbe essere per essere perfetta e come non deve essere |
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23-07-2006, 21.11.09 | #4 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Bomber, io abito in un Comune della Prov. di Bologna, dove l'Amministrazione comunale è da molti anni di sinistra e debbo dirti che non c'è niente da obiettare.
Certo il paese è piccolo, ma è alberato, sono stati fatti parcheggi, ma anche piste ciclabili, segnalazioni stradali ben piazzate e senza risparmio, ci sono parchi, giardinetti .. C'è una biblioteca che, senza essere particolarmente grande, è sempre molto aggiornata e curata da ragazzi, una scuola attrezzata, un Ufficio Pubbliche Relazioni con il Pubblico con dipendenti capaci e disponibili, Un palazzetto dello sport, campi da tennis, piscina, calcetto, basket ... Mi sembra di esagerare e di descrivere una isola felice. Però, essendo, come dicevo, una cittadina con non tanti abitanti, è molto piacevole poter dialogare direttamente anche con il Sindaco, senza tante trafile burocratiche o attese lunghissime, come quando abitavo in una città più grande. Autogovernarci ... mi fa molto anarchia, nel sendo di grande confusione. Ciao |
24-07-2006, 10.48.30 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-04-2005
Messaggi: 132
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Citazione:
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25-07-2006, 18.39.22 | #6 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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a me pare che, alla base di ogni incomprensione vi sia l'ignoranza. Si ignora il significato di politica, si ignora ciò che la propria amministrazione comunale fa (nel bene e nel male), la si giudica senza chiedersi e chiedere il perché di certe azioni.... mi piacerebbe sapere quanti in questo forum hanno mai provato a seguire dal vivo un consiglio comunale. E' vero: non si tratta di serate rilassanti. A volte sono noiosi all'inverosimile. Altre volte, invece, sembrano unicamente degli scontri sul merito. In pratica chi è all'opposizione vota contro anche se, sotto sotto potrebbe essere favorevole ad un'iniziativa della maggioranza, perché il partito o l'alleanza di cui fa parte ha deciso così. Negli anni '80 mi capitò di seguire diversi consigli comunali come corrispondente di un giornale locale. Ricordo ancora un episodio. Allora la giunta del mio paese era formata da Dc e Psdi. All'opposizione stavano Pci, Psi, Pri e sinistra indipendente. I consiglieri erano 16 per la maggioranza e 14 per l'opposizione... Entrambi gli schieramenti presentarono, anche se da differenti punti di vista, un punto (tra tutti quelli all'ordine del giorno). L'opposizione propose di accorpare i due punti in un unico, per risparmiare tempo. La maggioranza si disse irritata e, poiché per far passare un qualsivoglia punto occorre la maggioranza dei presenti + 1, si andò ai voti. In quel momento in aula c'era la perfetta parità a causa delll'assenza di due consiglieri di maggioranza. Perciò la proposta dell'opposizione fu bocciata. Già qui mi sembrò di essere tornato ai tempi dell'asilo, in cui si facevano i capricci per un nonnulla. Il bello venne poi. L'opposizione, forte dell'esempio della maggioranza, votò contro ogni delibera di giunta. Risultato: una seduta di consiglio comunale buttata alle ortiche, una riunione di giunta da rifare, pari pari. Questa volta però i punti simili furono accorpati.
La politica è anche questo! |
25-07-2006, 19.06.06 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Bisogna stare attenti a certe valutazioni, la politica è anche questione di equilibrio, la popolazione è varia e soprattutto ha vari bisogni, a volte contrastanti tra loro, la politica deve cercare di mettere tutti sullo stesso piano per quanto possibile e accontantare più o meno tutti ovvero scontentare più o meno tutti.
Poi subentrano altre difficoltà: incompetenza, corruzione, scontri interni, come ha appena scritto Mr.Bean, situazioni impreviste, ecc... Più il paese è piccolo più è facile da controllare. |
26-07-2006, 11.57.49 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
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La politica??......
La politica è la perversa malversazione della Costituzione dello Stato italiano , se si osservassero i dettami della nostra Costituzione risulteremmo tutti uniti , per ciò si costitui la Costituzione , per unire gli italiani , la politica è una diversa maniera di voler intendere la Costituzione appunto per dividere gli italiani. L'immondo politico è come l'avvoltoio vive delle carogne che riesce a catturare.......
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30-07-2006, 12.27.12 | #9 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Riferimento: Cosa serve la politica ???
La politica é una gestione pubblica, forse questa definizione esprime.
Gli obiettivi della politica ? Dare ai cittadini, spendendo bene le risorse che loro contribuiscono, quello che un buon "padre di famiglia" darebbe a tutti i membri della famiglia. Essere capaci di fare cio' ? Non tutti lo sono. Per es. gli Svedesi sanno farlo, i Belgi anche mi pare, i Francesi anche e molto bene (lo stato e i comuni danno troppi servizi affidabili ai cittadini), i Tedeschi credo benissimo, i Brits credo quasi bene, gli Spagnoli quasi bene. E gli Italiani, possono dare ai cittadini quello che serve loro ? Troppo difficile, perché in Italia si lavora all' italiana. Che significa ? E l'insalata del sottosviluppo, quella fatta di raccomand., comparaggio, irresponsabilità, non-educazione, faciloneria, assenza di impegno e di serietà, chissene.., etc. Questo succede facilmente in un Paese ove non ci sono programmi seri, idee chiare, formazione adeguata, meritocrazia... ove NON C' E' IMPEGNO, perché in Italia l' impegno raramente é premiato.... Metto nel post success. esempi di gestione all' italiana. L' Emigrato Volete esempi di gestione all' italiana ? |
30-07-2006, 15.52.45 | #10 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Gestioni Italiane
L`aria, in Italia, é pesante. Per rendersene conto, stare un anno fuori e poi tornare. Allora si respira pesante, si cammina su terreno fangoso. E fangosa quella terra ove diventa complessa, difficile, un`azione che nel resto dell’Europa é ovvia, immediata, senza storia. In Italia invece essa puo avere una storia negativa, puo’ effettuarsi solo in tempi lunghi, o con estrema difficoltà, o con l`intervento di un padrino.
E pesante l`aria di quel Paese ove persino persone dotate di qualità eccelse stentano a emergere, a portare a termine le proprie iniziative. Ove invece le stesse persone, andando in un altro Paese europeo, di latitudine poco piu alta, emergono senza problemi, hanno successo. In gennaio ‘98 il procuratore generale segnala che la giustizia italiana non é proprio a livelli europei. Il direttore delle F.S. ha detto poco prima qualcosa di simile delle ferrovie. In luglio ’99 il magistrato capo del pool Mani Pulite denunzia il rischio che una buona metà delle inchieste su tangentopoli cada in prescrizione, in quanto ….”la giustizia non funziona. E spiacevole, aggiunge, poiché sarebbe un segno di impunità”.. Altri responsabili di grosse strutture pubbliche italiane, nel fare paragoni cogli altri Paesi dell’Unione, potrebbero arrivare a conclusioni fallimentari di simile tipo. Non sarebbe sorprendente. E la barca Italia va, continua a navigare, ma fa acqua da tutte le parti. Le ultime eclatanti notizie confermano quello che sapevamo: il Paese non funziona. Se uno degli uomini chiave del vecchio centrosinistra si rifugio’ in Tunisia per sfuggire alla giustizia, se un ex-premier é stato indagato per complicità con la mafia, allora non si possono aver dubbi: il sistema Italia ha i piedi d’argilla e rischia il sottosviluppo. Guardando fuori dalle frontiere, dove ti volti, vedi qualcosa che gli altri sanno fare, e noi no. O meglio, fingiamo di fare la stessa cosa, o proviamo a farla. O diciamo di volerla fare. Ma poi succede che ci fermiamo a metà strada. O che abbiamo un risultato che non é paragonabile a quello ottenuto negli altri Paesi dell’Unione, ma lo é a quello ottenibile in un Paese del Nord-Africa. I media hanno parlato recentemente di due fra i tanti ospedali in sofferenza. Sigilli al Policlinico di Roma nel ’97, a seguito di un’infezione diffusa. Inoltre le notizie di luglio ’99 dallo stesso ospedale dicono: perquisite dai carabinieri le sale operatorie. Immodizia, ferri arrugginiti, provette sporche. Undici bimbi infettati da un piccolo germe, il quale si é preso il compito (due volte in 24 mesi, o forse erano due germi diversi ?) di mostrare a tutti che il grosso ospedale universitario é sporco e mal gestito. Cosa che chi lavora in esso sa da anni, ma finge di non sapere, per non essere danneggiato da un sistema mafioso che gestisce personale e risorse in base ai proprii interessi. IL Caldarelli, cuore dolente della sanità partenopea, non va meglio. Per cui la marcia della salute, organizzata da un partito, si chiude davanti ai suoi cancelli. Bindi, ministro della Sanità, dichiara: “…Il problema é comune alle grandi strutture. Al Caldarelli mancano le camere sterili, a Firenze chiudono le sale operatorie del Careggi, a Pesaro muoiono dieci persone. Realtà diverse, accomunate da un’emergenza.” Solo dieci mesi prima lo stesso ministro, con faccia tosta (o per ignoranza ?), aveva sostenuto nel talk-show “Porta a porta” che la Sanità italiana é al livello di quella degli altri Paesi sviluppati d’Europa !…… Ma la serietà dei politici italiani é ormai conosciuta in Europa ! Nel tratto Parigi-Roma dormire in cuccetta puo’ portare a strani confronti. Se il vagone cuccette é francese, il condizionamento é in funzione. Se la carrozza é italiana, una volta su cinque il viaggio (in inverno) sembra fatto in Siberia. In estate sembra fatto in Africa. La differenza: in Francia una carrozza che ne ha bisogno, va in manutenzione. In Italia viaggia. C’é da soprendersi del numero di incindenti ferroviari in Italia ? Le condizioni di costruzione dell’Eurotunnel (Parigi-Londra) e del passante ferroviario Milano-aeroporto sono state elencate da Radice sul Corriere della Sera. Eurotunnel, 50 km, il passante milanese 10.5 km. Eurotunnel, 380 miliardi/km, il passante 571 miliardi/km. Eurotunnel finito in 7 anni, il passante milanese non finito in 17 anni. Da La Repubblica (27-1-99), contenente un articolo intitolato Bassa Velocità : « Sui lavori lungo la direttrice Milano-Napoli emerge una realtà sconcertante : uno spaccato di una commedia dell’assurdo, un’inestricabile matassa di contraddizioni ed errori della quale sarà impossibile venire a capo. Cominciando dall’elemento macroscpico dei ritardi e dei rinvii …..tra un progetto bocciato e un cantiere contestato, la data di apertura dell’intera tratta é fissata al 2006. E un gap incolmabile rispetto agli standards degli altri Paesi Europei. » « L’altro intoppo riguarda invece Napoli. La stazione terminale dei convogli ad alta velocità non sarà quella di Napoli, ma un apposito scalo ad Afragola. Un interscambio, ove i passeggeri dovranno cambiare treno per arrivare a destinazione. » Un modo come un’altro per vanificar’e il riparmio di tempo conseguito ! L’articolo conclude : « Poca Europa in tutto questo». Panorama,nel novembre 99, tenta di ripôndere alla domanda: “Di chi la colpa del caos dei trasporti ?”con qualche rilevamento. “I tempi medi di realizzazione delle grandi infrastutture restano dalle tre alle cinque volte superiori a quelli europei. Per la direttissima ferroviaria Roma-Firenze ci sono voluti più di 30 anni. Qualsiasi persona di buon senso sa che , per liberare le strade, le merci dovrebbero viaggiarre in mare e su treno. Ma la % di merci trasportatat sui vagoni F.S. rimane inferiore al 15%.” Le Ferrovie dello Stato hanno ammesso (lettera al Corriere del 1-11-99): “Il quadruplicamento degli assi Nord-Sud e Est-Ovest e il potenziamento dei nodi fondamentali, partiti 20 anni fa, subiscono ritardi a causa delle interrminabili procedure amministrative.” L’indagine ISTAT sulle università (Il Corriere, 5-11-99) mette in rilievio l’alto tasso di insuccesso che non ha eguali negli altri Paesi evoluti: solo il 40 % degli iscritti raggiunge il traguardo della laurea. Inoltre, nel ’98, l’esercito dei fuori corso nelle università supera l’88 % del totale iscritti. C’é da chiedersi come mai l’Italia sia in Europa e non in Africa ! Le Poste Italiane hanno da decenni il primato europeo per la lentezza della consegna, per la lunghezza delle code agli sportelli e per l’inaffidabilità dei servizi. Nel luglio ’99 la proposta del ministro Piazza per l’abolizione della coda agli sportelli: un coacervo di buone intenzioni, indice del livello della maturità civile italiana. In un’altro Paese il problema dalla coda si sarebbe risolto senza impegnare il parlamento, in modo più semplice: rilevamento delle cause del problema e realizzazione pratica dei correttivi necessarii ad eliminarlo. In Italia si propone una legge. La commedia dell’arte é italiana ! Sergio Bocca afferma : « Ferrovie e crimininalità. Non passa giorno o settimana senza morti o ammazzati dalla malavita organizzata o senza treni che deragliano e locomotive che s’incendiano….. Al ministro dell’interno va bene che esista una non piccola provincia italiana, la Aspromontana, in cui lo stato in cento anni non ha mai trovato uno dei sequestrati della ‘ndrangheta. ». Nelle riunioni internazionali ove vengono discussi e definiti gli standards di trasmissione per le telecomunicazioni, o dei collegamenti internazionali, o per la costruzione di apparecchi industriali, i rappresentanti degli altri Paesi dell’Unione Europea proteggono gli interessi delle proporie economie. I rappresentanti italiani raramente ci provano, se lo fanno rischiano brutte figure. Nel 2002 la sorpresa di Marino, re dei trapianti. Lui , che nel ’92 era il 1° direttore straniero del centro trapianti governativo USA, nel ‘99 diviene direttore dell’ISMETT di Palermo. Nel 03, stanco di combattere per poter lavorare, sbatte la porta e se ne va a dirigere la divisione trapianti a Philadelphia, dicendo: qui in Italia non posso lavorare, son costretto ad andarmene. Un’altro esempio del pantano italiano. Vale la pena di ricordare che non c’é nessun Paese dell’Unione Europea che sia al livello italiano, cosi basso, in tutti i settori menzionati ? E quali ne sono i motivi ? E come mai nessuno li ricerca e li scopre ? L’intellighentia italiana dorme, o non esiste ? Se vogliamo andare a fondo e scoprire le cause del sottosviluppo italiano, non c’é alternativa ad un riesame dei nostri comportamenti. Questa lettera dall’Europa é un piccolo contributo preliminare. Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr P.S. Con gestioni pubbliche all' italiana e colla corruzione dilagante (non esiste una strategia di lotta alla corruzione), cosa si potrà avere, meglio di cosi ? |