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04-06-2006, 09.38.46 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Chiedere a Dio le motivazioni dell'olocausto ha senso solo se siamo in grado di accogliere la risposta.
E' possibile spiegare ad un bambino delle elementari equazioni algebrighe universitarie? Certamente, ma la sua comprensione si fermerebbe al riconoscimento di qualche numero e basta. Ma potrebbe spingerlo a proseguire sulla strada della conoscenza e dell'apprendimento. Ricordiamoci sempre che gli errori difficilmente scaturiscono dal nulla, ci sono altri elementi che si sono concatenati e hanno prodotto quel qualcosa. Ed in questo gioco nessuno è escluso. Noi tutti siamo il frutto di una eredità. Abbiamo ereditato i geni che compongono il nostro corpo ma abbiamo anche ereditato quel che altri uomoni e donne, compresi genitori e pareti, hanno intessuto per noi con le loro azioni, pensieri, desideri, patologie. A prima vista potrebbe sembrare che siamo solo ingranaggi di un perverso e mostruoso meccanismo. Ma, fino ad oggi, non credo sia del tutto vero. E' come scendere in campo mentre si sta giocando una partita di calcio, il nostro ingresso non può far ricominciare la partita in corso ma può modificarla in una vittoria come in una sconfitta. Il nostro apporto non è inutile e insignificante in quanto siamo comunque in gioco, nel gioco. L'Alllenatore (Dio) ci urla consigli, da comandi, incita ma non può entrare in campo. Alcuni giocatori lo sentono, altri no. Alcuni cercano di seguirne i consigli altri fanno di testa loro. E la partita va avanti. A rendere ancora più difficile la partita sono coloro che in campo dicono di sapere quel che vuole l'Allenatore. E rendono la partita ancora più difficile. Perchè alcuni giocatori non sbagliano in prima persona e perdono la possibilità di apprendere dall'errore. Dall'olocausto si è imparato poco visto che ci sono tanti piccoli alocausto ancora accesi nel mondo. Dio non ci punisce, sappiamo farlo benissimo da soli. Se cominciassimo tutti ad cercare di ascoltare i consigli dell'allenatore e confrontarli con quello che dicono gli altri giocatori e poi scegliere secondo la nostra capacità e coscienza il mondo avrebbe ancora buone probabilità di evolversi. Ciao mary |
04-06-2006, 21.38.40 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 22-01-2006
Messaggi: 35
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Dio...
... che esista o che non esista non mi sembra il caso di dargli colpe o meriti, dobbiamo imparare a contare sulle nostre forze. Ho un amico molto credente che ha paragonato la sua fiducia nella Chiesa alla fiducia che si ha nei propri genitori quando da bambino ti impogono delle regole, per il tuo bene: "non giocare con il fuoco". Ad un certo punto della nostra vita tutti ci stacchiamo dalla nostra famiglia, cresciamo, facciamo delle scelte e ci prendiamo le nostre responsabilità. Da bambini si diventa uomini e non abbiamo più bisogno delle regole dei genitori. Se sbagliamo dobbiamo essere noi stessi a rendercene conto e a migliorare. ciao ciao |
06-06-2006, 05.02.14 | #15 |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Perché Dio non parla
Cosa dovrebbe fare?
Parlare e dirci chi ha ragione e chi ha torto? Così metà di noi comincerebbe l’inevitabile polemica dandogli del fascista e l’altra metà dandogli del comunista?, O intervenire ad aggiustare le cose e permettere a tutti noi, questa volta unanimi, di criticarlo perché prima ci dà libertà di fare quello che ci pare e libero arbitrio e poi vuol fare a modo suo? Non sta a me comprendere i perché di Dio, ma se io fossi lui non interverrei perché l’uomo è duro di cervice e falso di cuore. Rudello 6 giugno 2006 parole 92 |
10-06-2006, 10.20.07 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Sapete quante volte mi sono chiesta cosa potrebbe fare Dio quando due eserciti stanno per affrontarsi?
Ciascuno lo prega, lo implora, gli offre sacrifici per farlo vincere. E Dio cosa deve fare? scendere giù e dire: guarda che hai torto. Guarda che hai torto. Guardate che avete torto. Oppure: Giocate, giocate pure e .... vinca il migliore!! Ciascuno pretende di tirarLo dalla propria parte senza mai chiedersi se è davvero quella giusta. Può un padre autorizzare un figlio ad uccidere un altro figlio?! Ciao Mary |