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Messaggio originale inviato da odissea
Penso che un discorso come quello pronunciato da Benedetto XVI su Auschiwitz non dovrebbe mai essere considerato retorico e obsoleto, e va rispettato.
Sono certa però che non intendevi questo.
Rispetto ciò che ha pronunciato il Papà sull'olocausto, rispetto molto meno la scarsa attenzione su tutti gli altri olocausti che tutt'ora infuriano nel mondo; in questo concordo con te al 100%.
Non c'è coraggio; i bei discorsi si fanno sempre sulle tombe di coloro che hanno già dato e hanno già subito; belle parole pronunciate con guanti bianchi e puliti.
Come fece del resto Pio XII, che non disse una parola fino a che la seconda guerra mondiale cessò. Neutralità, parola d'ordine sinonimo di potere temporale e, per chi vuole credere ciecamente, di santità autentica.
La storia si ripete.
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Le belle parole postume non servono a niente. E' simile ad un elogio funebre. Il morto non può più sentire, qualsiasi cosa si dica.
E a quanto vedo non servono neppure ai vivi visti i genocidi, massacri, pulizie etniche, violenze e torture (vedi americani in Iraq) guerre sante e di petrolio ecc. ecc. ecc.
Ho sentito in tv, più di una volta, non so se è vero, io non la seguo, pare che Radio Maria inciti all'antisemitismo. Non so in che modo o in che forma.
In quanto alla realtà quotidiana io, purtroppo, vedo i preti che stanno più dalla parte dei potenti che con la povera gente.
Il loro potere temporale, preti, vescovi, cardinali, è molto più ampio e saldo di quanto lo possa essere un qualsiasi politico.
Sono capaci di sposare voti, di condizionare le menti. E non è roba da poco. Ogni tanto cercano di dare una ripulita alla facciata, ma i sepolcri restano quel che sono anche se con diverse mani di vernice bianca. Gesù è stato molto chiaro in proposito.
Ciao
mary