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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
17-05-2006, 19.38.42 | #5 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Woody Allen e il doppiatore
Citazione:
Sì, ci sono ancora tanti così come dici, Mary. Mi sono ricordata di una trasmissione televisiva (alcuni mesi fa) condotta da Bonolis in cui veniva intervistato Woody Allen. Le dichiarazioni di Woody Allen (poi riportate da Radio Radicale): ...... «Devo dire di avere una scarsissima considerazione della morte. E' tra le cose che preferisco di meno. Credo che essere umani significhi essere ossessionati dalla propria mortalità. Ognuno di noi la affronta in modo diverso. Siamo tutti consapevoli del nostro essere finiti. Alcuni preferiscono dire: «Non mi importa, la vita è meravigliosa». Altri preferiscono dire: «Io sono religioso, ci sarà un'altra vita nell'aldilà, non mi preoccupo». Altri si distraggono con il sesso, la sessualità. Altri con la politica, o il lavoro. Altri costruendo grandi piramidi e opere d'arte. Alla fine, però, ci ritroviamo tutti nella stessa posizione. E' una prospettiva molto triste: inafferabile, ineluttabile, spaventosa, su cui non c'è niente di buono che si possa dire». E Bonolis: «Lei è ebreo e questo è un argomento centrale nel suo lavoro. Ecco, che differenza c'è tra un ebreo e un cristiano? E che rapporto ha lei oggi con Dio?». «Prima di tutto io non credo in Dio. Sono ateo, non sono religioso. E non credo che esistano differenze tra ebrei e cristiani, sono solo nomi attribuiti ad alcuni gruppi che sono molto inutili al mondo. Non credo che tra le persone debbano esistere queste differenze, non credo in nessuna di queste religioni. Credo che le religioni siano soltanto organizzazioni, gruppi politici composti da ciarlatani. Ebrei, cristiani, musulmani... sono tutti uguali. Tutti a dirci di sapere quello che vuole Dio, come dobbiamo vivere la nostra vita. Vogliono la nostra fedeltà, i nostri soldi... Io, questi gruppi, li considero uno spreco di tempo. Sono soltanto l'opportunità di aderire a un circolo che esclude gli altri. Che ci dice: «Non sposare una persona dell'altro circolo, sii fedele alle persone del tuo circolo». E' puro sciovinismo, senza alcun tipo di sentimento religioso. Io non ho niente in contrario ai sentimenti religiosi personali. Tutti gli esseri umani al mondo possono provare sentimenti religiosi personali e un senso di trascendenza, nel senso che esista qualcos'altro, che esista un profondo senso della vita. Sono sentimenti legittimi. Io personalmente non ci credo. Molti, invece, sì e io li rispetto, ma questo non ha nulla a che fare con i gruppi organizzati, con le loro regole, con i soldi che ti fanno pagare, le usanze che ti fanno seguire, i vestiti che ti fanno indossare, le gerarchie cui ti fanno obbedire, e che ti dicono poi di avere le risposte alla vita. Tutto questo io lo trovo veramente assurdo». Lo storico doppiatore di Allen, Oreste Lionello, terminata l'intervista al regista americano, sente il bisogno di dissociarsi da quanto quest'ultimo ha appena affermato circa la vita, la morte, la religione e di sottolineare, a scanso di ogni dubbio, la sua fede cattolica. Mentre Allen, doppiato dalla sua voce italiana, quella famosissima di Oreste Lionello, sta rispondendo all'ultima domanda di Bonolis, un messaggio in sovraimpressione avverte che «Lionello ha deciso di prendere le distanze da tutto ciò che ha detto Woody Allen». Poco dopo il doppiatore afferma: «Io non sono ateo, sono cattolico, accetto la fortuna, ma è il lavoro che dà il diritto di ospitalità sulla terra. E poi non credo che con la morte finisca tutto. Noi siamo dei veicoli di creatività per i nuovi esseri umani. Noi siamo un infinitesimo lampo della gran luce di Dio». Può darsi che sia andata "leggermente" OT ma appunto, leggendo Mary, mi è tornato alla memoria questo episodio e sono andata a cercare notizie più precise. Perchè - secondo voi - Lionello aveva sentito quella esigenza di dichiararsi cattolico? Ciao |
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17-05-2006, 20.16.55 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: La NUOVA CENSURA ...
Citazione:
Forse avevano calcolato che la gente spaventata dalla globalizzazione sarebbe tornata a Canossa, col capo cosparso di cenere, ma secondo me stanno isolandosi sempre di più. |
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18-05-2006, 00.16.00 | #7 |
...cercatore...
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Messaggi: 604
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...la critica sembra comunque non aver gradito l'anteprima Cannes...
...e mi fa piacere... ...un libro enormemente sopravvalutato, che mi ha molto annoiato e di cui proprio non riesco a spiegarmi il successo... ...il film mi sa che è uguale...una gran bella operazione commerciale e nulla più... |
18-05-2006, 07.07.41 | #8 |
Ospite abituale
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Messaggi: 0
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Cultura e spettacolo
17 mag 12:51 Cinema: "Il Codice da Vinci" senza censure in Thailandia BANGKOK (Thailandia) - "Il Codice da Vinci" uscira' in versione integrale, senza censura, in Thailandia. Lo ha deciso la commissione per la censura del paese, contravvenendo alla richiesta della Chiesa cattolica. Nelle Filippine, invece, il film e' stato consigliato solo agli adulti, ma non e' stato classificato "X", la sigla che si usa per i film a luci rosse o di contenuto troppo violento. (Agr) Corriere della Sera Ps.: non ho letto ancora il libro |
18-05-2006, 08.35.13 | #9 | |
Frequentatrice abituale
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Citazione:
Il discorso non voleva essere nè di critica letteraria, nè tantomeno cinematografica. Certo che in questo caso, si potrebbe dire che il Papa contribuisce al lancio commerciale del film |
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18-05-2006, 08.44.22 | #10 |
Ospite abituale
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Esce il "Codice", Chiesa mobilitata
dalle proteste al gioco online Gli studenti di un istituto dell'Opus Dei lanciano un'iniziativa "leggera" che sarà in linea dal 17: "Vi faremo divertire e vi condurremo alla verità" di CLAUDIA MORGOGLIONE Pubblicità del film su un autobus in transito a San Pietro ROMA - Non c'è - almeno finora - la furia censoria che investì Ultimo tango a Parigi, con tanto di sequestri a tappeto e roghi delle pellicole. Ma c'è sicuramente qualcosa di più, rispetto alla polemica e alle proteste per l'Ultima tentazione di Cristo. No. Stavolta, in questo megapolverone mediatico planetario che sta investendo Il Codice da Vinci versione film, la Chiesa sta mostrando una preoccupazione quasi senza precedenti. E se oggi il cardinale Camillo Ruini detta una linea ufficiale per nulla aggressiva ("no al boicottaggio della pellicola", dichiara), continuano a fiorire iniziative di ogni genere: condanne, appelli, mobilitazioni nelle parrocchie, campagne dei giornali cattolici. E perfino il gioco online. La Repubblica |